Cravenroad7

Da qualche parte dovrei avere uno screen con uno scambio tra un adoratore e Recchioni su Instagram. Il tizio (vado a memoria) chiedeva come mai Recchioni non si esponesse più in prima persona nella promozione a Dylan, e Lui ha risposto che ormai non lo faceva più, che era una strategia che aveva funzionato a suo tempo, ma che adesso preferiva mantenere un profilo basso.

Si limita infatti soltanto a pubblicare mese dopo mese le foto degli albi prese da internet una settimana dopo l'uscita ufficiale, e poi tutto precipita nel totale oblio social. La sua assenza dalla pagina FB Horror Post è diventata ormai cronica, direi quasi totale.

Non che sia per forza un demerito, per carità, nessuno credo sente la mancanza di tavole piene di errori pubblicate senza essere state ancora controllate, o sente la mancanza della sua pioggia di insulti ricopiati all'infinito, solo che forse si poteva adottare una via di mezzo tra la presenza social costante e provocatoria (che accadeva in precedenza), e il nulla assoluto (che c'è adesso).

Ai posteri l'ardua sentenza. Io tra le due, comunque, preferisco la strada del nulla assoluto.

Può darsi che, finalmente, gli abbiano fatto notare che strapazzare le persone sui social, è un danno di immagine per l"azienda.
O, semplicemente, non gli importa più niente per via di qualche cambiamento futuro.
Sarebbe altrettanto bellissimo.
Tengo a precisare che, le critiche, non fanno piacere a nessuno e sono sicura che brucino parecchio, il modo di reagire alle stesse, però, dovrebbe essere più diplomatico.

Non penso proprio che sia stato tirato per orecchie pro-civiltà/educazione in rete. Con un ego come il suo avrebbe rincarato la dose delle provocazioni e mandato tutti affansherlock.

Semplicemente è in parabola discendente come voglia e credibilità.
Mesto mesto, nello scoramento abbacchiato low profile, sa che deve proseguire nel suo lavoretto d'ufficio da contratto, e che le sue ideone strabilianti gli si sono ritorte contro (con ingente profluvio di bile ), creando malcontento anche nei piani alti come alla base del pubblico, e quindi non è più il caso di fare lo sborone in giro.

Sa anche che più si va avanti più altri decideranno al suo posto a livello editoriale, e questo porta l'entusiasmo rasente lo zero. Forse intravede il tempo di tirare i conti della sua era dylaniata, e pare che abbia quagliato poco (e male).
Posare da distante/incompreso può essere una parvenza di comoda soluzione.

In questa intervista accennò all'evento estivo:



lo "scandalo" a cui si riferisce il titolo riguarda gli albi ispirati alle canzonette ( ora lo sappiamo ). Se non sbaglio, dopo aver detto che qualcuno griderà allo scandalo, Recchioni aggiunge che non è stata una decisione presa da lui, bensì dai piani alti.

Segnalo una curiosità: dopo l'intervista Recchioni dichiarerà di non voler più essere intervistato dallo youtuber in questione perché il titolo scelto per il video è clickbait.

A proposito di niente, questo ciclo di Vasco mi sembra di poter dire che non ha nulla a che vedere con gli altri cicli che abbiamo visto finora, nonostante il modo in cui Recchioni li ha anticipati ormai un secolo fa ("da qui al 420 avrete tre cicli..."). Sia il ciclo 666 che quello di Mana Cerace avevano il "continua" alla fine di ogni albo, nonché il sovratitoletto per i non udenti, mentre questo ciclo non ha nessuna delle due cose, e ha anche delle cose in più che quelli non avevano, , vedi la doppia copertina e le pagine in più di redazionali vari. Ha più i caratteri di un evento eccezionale (nel senso di raro, non in senso qualitativo, almeno finora, e almeno per me).

Insomma, mi pare di poter concludere (in linea con le considerazioni sulla gestione recchioniana di cui sopra), che da qui al 420 il famoso Dylan Dog "ad archi narrativi" sia rimasta (per fortuna, aggiungo io) una pura utopia. VENTI numeri, DUE soli cicli. E tutti sappiamo il ciclo di Mana Cerace come c'è arrivato lì... Nove albi su venti. Mi sembra una buona media...

Adorabili le sue prese di posizione.
Una decina di giorni fa disse che non avrebbe tifato la Nazionale perché "mi fanno schifo e non posso tifarli".
Adesso ovviamente è tutto un POpoPOpoPOpoPOOOOOOpo.
Bene ma non benissimo.


Scusate l'OT.

come di consueto arrivo a giochi fatti, ma dico subito che stavolta la Barbato ha fatto centro pieno. Non guardo l'evento mediatico, ma mi soffermo sulla storia in se, anche perchè il collegamento alla canzone è ben poca cosa rispetto allo sviluppo della storia (e di conseguenza nullo a Vasco se non per il fatto che ha scritto lui quel testo), ma utilizzato molto bene. Come anticipavo Paola ci regala una bellissima storia, molto barbatiana, che ha qualche piccola sbavatura alla quale si riesce a passar sopra senza nessun problema. L'atmosfera di questo albo è molto dylandoghiana, come non ne vedevo da tempo. Roi splendido.

Sull'evento ho trovato interessanti l'intervento di Masiero e l'intervista a Vasco, il resto abbastanza deludente. Peccato aver sprecato così De Tommaso (ma mi rifaccio con Morgan Lost )

era meglio questa , come disegno, anche se ancora incompleta del colore.
nella versione finale c’era qualcosa che non andava , e confrontandola con questa si capisce. gli ha tolto l’occhio destro rendendo il viso sbilanciato.

forse dirò due parole sull'albo, anche se avete detto tutto voi in modo esaustivo
ma una cosa urta il mio sistema nervoso: Masiero che si ingegna di trovare punti di contatto tra Dylan e vasco rossi. Stessa identica scenetta che si sono inventati per il (futuro) cross-over con Batman, cercando di giustificare l'ingiustificabile.
Ora io lo ammetto, con vasco non è lo stesso chiaramente, le sue canzoni sono solo lo spunto per sviluppare delle storie, ma allora perchè diamine scervellarsi per trovare punti in comune tra i due? E' un obbligo contrattuale? Serve a tenere buoni i fan più talebani? boh..
Questi ci canterebbero pure i punti in comune con topo gigio se il mercato lo richiedesse, e sono sicuro che sforzandomi potrei trovare alcuni dei suddetti punti anche mettendo dylan in relazione con il mio barbiere.

Quoto tutto. Grande Colonnellooo!

Operazione inutile. Speriamo si tratti di un esperimento destinato a non ripetersi mai più.

Delle due copertine di "Sally" quella di Gigi Cavenago è molto in linea con la canzone e con la storia e vince su quella standard di Fabrizio De Tommaso.

Storia carina di Paola Barbato, anche se alcuni personaggi appena accennati (tra coloro sottoposti all'iniezione) risultano superflui o non sufficientemente argomentati. Quindi il lettore medio, da non sottovalutare, si chiede: "ma questi chi sono?". Per esempio il bambino, la vecchia sepolta o la donna del boss.

Disegni ottimi, Corrado Roi è sempre un piacere.

Storia discreta e da NON amante delle canzoni di Vasco Rossi devo dire che alla fine ho letto con svogliato piacere sia "Sally" che lo speciale sul Blasco nazionale.

Il nulla formato famiglia.
In pratica
E c'era bisogno di tirare in ballo Vasco per una storia che con il testo di Vasco non c'entra nulla? La delicata introspezione femminile del cantautore qui si trasforma in tutt'altro, dando l'idea di una macchinazione pretestuosa (Vasco lo dovevano piazzare dentro a forza) e leggendo non ho la minima sensazione di un seppur vago collegamento tra il brano e la storia.
Ah, si, è vero: hanno appiccicato le parole del brano con il biadesivo sulla bocca di Sally.
L'effetto è stato tanto posticcio quanto straniante. Come attaccare un procione morto sulla testa di Vin Diesel spacciandolo per una sua nuova capigliatura.
Così tutto "funziona": se facevano l'ennesimo remake del numero uno e c'era Xabaras che diceva "senti che fuori piove, che bel rumore" non avrebbe fatto alcuna differenza.
Ah, a proposito: la frase di cui sopra, declamata all'aperto non ha semplicemente senso. Fuori da dove? Fuori dalla terza dimensione? Fuori dal mondo dei fumetti? La cosa era già stata sottolineata (da Keanu mi pare, correggetemi se sbaglio), ma dato il senso del ridicolo suscitato meritava di essere nuovamente citata.

Roi come al solito da applausi.
Cavenago nella norma: sfondo di discreto livello (si, ma perché Sally ha i tentacoli in testa??? E lo chiedo da persona open minded, estranea se possibile a ragionamenti funzionalisti in stile Adolf Loos) e Dylan... che pare Lupin III con una capigliatura diversa. Almeno la bocca chilometrica poteva essere evitata. Non è una caratteristica peculiare di Dylan. E basta fare riferimento - ancora una volta - a Rupert Everett per rendersene conto (vedasi foto sotto)

Bravo De Tommaso ma il doppio soggetto (Dylan + Vasco) non mi intriga.

Lasciate perdere. Da questo momento più Qwertyngton e meno Vasco, please.

sally
per la prima volta nella mia vita mi sono immedesimato nell'imbarazzo di tiziano sclavi, che con un pizzino dei suoi confessa di non essere fan di rossi
io il fenomeno rossi non l'ho mai capito, non mi piace "sally", una lagna, preferisco "fegati spappolati" forse anche più attinente al fumetto dylan dog
e sempre meno capisco questo dylan dog recchioniano/roiano... no, per carità, ottimo roi, l'illustrazione iniziale, lo spillone, il ponte, la tomba.... però....
che significhi questa storia? "l'eterna illusione"? "eterne stagioni"? sullo stesso genere preferisco la baraldi "la sopravvissuta", è più alla mia portata..
cioè, non riesco a capire... è un fumetto sempre più di nicchia, del tipo che vi capite solo tra di voi, oppure è un fumetto ormai totalmente millennial..?
cioè, riesco a cogliere qualcosa, una partenza classica, un bel finale amaro, qualche scambio con groucho... ma poi perdo il filo, entro in crisi, apatia pura
magari è proprio questo il senso... il lettore si deve immedesimare anche nell'apatia di sally... o nell'entusiasmo mastrotiano di bonelli, recchioni e masiero
boh, non mi ha convinto nemmeno la spiegazione finale dell'autrice, non la riconosco più...capisco che dopo 20 anni le persone cambiano... però.....
il fascio-pentothal, i non-morti, masha e il pelatone (ma chi sono?), i sentimenti in 3d (come i "giochi innocenti"?), il fantasma:ma che è 'sta roba?
tra le peggiori storie di un'autrice che ho amato molto, direi alla follia... meglio l'incontro tra zagor e jovanotti.....
copertina cavenago molto bella....

voto 5

Ehhmm, Kramer... ehhhmmm... credo ci sia qualche problema nel format/layout degli a capo - forse un copincolla da smartphone? - perché il post è venuto sframmentato per righe invece di essere un paragrafo compatto, e crea effetti psichedelici di sicuro più elettrizzanti del siero dell'albo. Somiglia alle lyrics di una canzone, come partitura...

Sul resto



Significa che anche la Barbato ha ormai poco da dire e rimescolare quando si tratta di sieri per nonmorti e fanciulle afflitte. Soprattutto se deve anche giustificare dei fatui collegamenti con le canzoni di Vasco.

L'unica nicchia è quella contro cui andranno a sbattere Airoldi e Masiero con queste carnevalate da venditori di tappeti. Nel senso che sempre più lettori storici abbandoneranno la nave se costretti a sorbirsi letture for teen-dummies, edulcorate nell'idiozia più banale, illudendosi che ci siano nuove leve (i millennial? ) quando il lettore medio di DD ha superato da parecchio i 30.

Certo, invece di Sally, potevano proporre una roba del genere

Sceneggiatura di Clint Eastwood.