Cravenroad7

piccinino non fa più dampyr da anni per scelta sua. baggi si vedrà sul color dampyr ma è nello staff di dylan dog.
majo e rossi è un miracolo averli ancora. si dividono fra dampyr, tex e altre pubblicazioni estere.
altri persi definitivamente (ci sarà il ritorno di alcuni per il famoso ciclo in uscita con il film)
andreucci tex
bocci tex
dotti tex
bruzzo tex
maroto estero
santucci estero
torricelli zagor
non ricordo chi ma statella o del campo passano a julia

Il calciomercato proprio...

Letto (si fa per dire) il n 256 "Operazione Messiah", un albo veramente noioso, ma talmente noioso che ci ho messo un'ora a leggerlo....

Confermo. E mi parlano di continuity quando non succede un benemerito nulla, se non l'ennesima presentazione di nuovi personaggi che avranno un ruolo secondario e marginale in qualche saga futura... Poi si torna a parlare di Grandi Antichi: a saperlo manco l'avrei iniziato a collezionare Dampyr! Una storia o due che omaggiassero Lovecraft d'accordo, ma ora si sta davvero esagerando!

Letto il primo "Color", la Biblioteca degli orrori.
Che dire, solo sulla serie Dampyr è possibile leggere un albo del genere.

Un unico neo ma è un parere personale. Vista la qualità complessiva dell'opera (ed il prezzo ) avrei apprezzato di più un albo cartonato.

Letto anch'io, e concordo in pieno. Gran bell'albo!

Gli amanti della continuity, delle storie "action" e di Bobby Quintana possono andare tranquilli con la doppia che inizia con il n° 257, con approfondimenti (fatti bene) sul passato del poliziotto di Medellin.

Per me la migliore di Giusfredi finora. Si intuisce la sincera passione per il personaggio e la conoscenza della serie e sicuramente le idee non gli mancano.

Da affinare la messa su carta del soggetto. Nella sceneggiatura ci sono dei cambi di scena non proprio fluidi, alcuni personaggi secondari non utilizzati al meglio ed alcune scelte narrative che risultano un po' pesanti ai fini dell'intreccio. Dovrebbe forse cercare di snellire alcuni passaggi.

Detto questo do un 8 pieno a questa doppia.

Letto "L'occhio dell'Inferno" del, mi pare, esordiente Febbrari.
Esordisce anche una nuova maestra della notte in una storia da record per quanto riguarda la presenza dei Maestri, infatti se ne citano nove se ho tenuto bene il conto.
Per me la storia nel complesso è molto buona, l'ho letta con piacere dall'inizio alla fine ed a parte qualche passaggio arzigogolato di troppo (non tanto per la sceneggiatura perché è fluida ma più che altro per i continui doppiogiochismi dei personaggi) l' ho trovata avvincente, studiata nei minimi dettagli e ben equilibrata. Quindi complimenti.
Fra l'altro la storia da un primo spunto ad eventuali filoni. Uno su tutti, un racconto corale sul passato terreno dei Maestri della Notte (i brevissimi flashback fanno intuire un passato vissuto in comune, almeno da alcuni di loro). Ma anche un racconto incentrato su Dagda, o sul primo Dampyr. Oppure un altro albo su Azara, sicuramente una delle maestre più affascinanti.
Come al solito la carne al fuoco sarebbe tanta, peccato che ultimamente latiti il principale addetto alla griglia, impegnato su altri fronti.

Note su cui migliorare: l'utilizzo dei comprimari (soprattutto Kurjak, abbastanza inutile) ed il sempiterno Vassago che, pur ovviamente utile ai fini della creazione di una trama, ormai ha stufato.

I disegni, parere personale, sono poco adatti in generale ad una serie come Dampyr, seppur buoni.

Voto finale: 8,5.

Anche a me "L'occhio dell'inferno" è piaciuto molto, sebbene abbia un inizio un po' troppo verboso ma necessario per illustrare la spiegazione.
Non ho capito le prime tavole affidate a Majo, dato che poi anche Viotti rappresenta scene del passato, e quindi il dividersi i compiti tra presente e passato quadra poco.
Dal canto suo Viotti mi è piaciuto nelle tavole più "storiche", mentre l'ho trovato asettico nelle scene al presente.
Azara bellissimo personaggio.
Vassago era stato minacciato dai suoi superiori di pesanti "sanzioni" qualora avesse nuovamente fallito, ma a quanto pare Iblis e soci sono un po' troppo ispirati ai cattivi di Go Nagai, che minacciano i loro sottoposti qualora fallissero ma dopo qualche episodio rieccoli a dare loro piena fiducia per la conquista della Terra partendo ovviamente dal Giappone dove c'è un robot a difenderla... Almeno stavolta non c'era Saint-Germain di mezzo.

Finalmente una bella storia scorrevole....lo Speciale "Il Codice Ferrucci" veramente bello....

Potrebbe andar bene anche per chi non segue abitualmente il personaggio?

direi di si....io che lo seguo dal numero 1 non ricordo niente

Grazie, l'ho sfogliato in edicola e mi sembrava interessante, mi sa che lo prendo.

Confermo che è molto slegato dalla continuity.
Molto interessante la parte storica (traspare in tal senso tutta la passione di Burattini) discreta la parte d'azione con l'albo che però ad un certo punto si "sgonfia" un po'.

Fino ad un certo punto è da 8,5 il finale è da 7.
Consigliato!