Cravenroad7

ricordo che mi era piaciuta.,....buono

Peccato,secondo me questa storia poteva avere del potenziale se modellata intorno alla figura di Hook. Le prime 20 pagine rimangono eccezionali!

è il resto che è da mani ai capelli

Concordo!

Storia non così deplorevole come viene dipinta, ma certo tutt'altro che riuscita. Ruju vuole omaggiare dichiaratamente Christine la macchina infernale (King citato in 2 albi consecutivi, tra l'altro) e all'inizio e alla fine il gioco funziona. Peccato che quasi tutto quello che ci sta in mezzo sembri quasi giustapposto a forza, come se si trattasse di un altro albo, mettendo in serio dubbio la legittimità stessa del titolo e non basta certo una contrazione post-mortem a tenere legato il tutto. Tra l'altro l'idea degli amanti (anche se qui a pagamento) morti ammazzati post coito non è manco nuova nella serie.
Però alcune cose funzionano, in certi casi anche molto bene come il pluricitato funambolico inseguimento iniziale che quasi da solo vale le 3.500 lire dell'albo. Il personaggio di Hook poi spacca (peccato averlo bruciato letteralmente così presto) e interessante anche l'inedita rappresentazione della Morte/Caronte in veste da jettatore. Non male neanche l'incubo di Dylab a pag. 70. Poi c'è l'esordio brillante di Maurizio Di Vincenzo, che già avevo iniziato ad apprezzare in precedenza sulle pagine del defunto ESP; concordo con Wolkoff quando dice che finora è stato un po' sfortunato nell'assegnazione delle storie dylaniate da disegnare.
Idee confuse, ma tutto sommato, in uno slancio di generosità, accettabile nel complesso.

Comprai questo albo alla sua uscita e mi piacque da matti...lo riletto ieri e la sensazione non cambia...C'è da dire che però io son di parte: tra le mie passioni c'è anche quella per le auto (soprattutto storiche), e inoltre adoro Christine di King, che viene palesemente omaggiata, e quindi un albo del genere non poteva non piacermi...La storia mi piace, come mi piace la metafora della "vite"...Ho trovato addirittura simpatica la figura della morte (con la lamborghini Diablo...Mitico !)...Sinceramente non capisco nemmeno io il titolo, visto che Hook non ha una grandissima parte nella storia...Ecco...Per quanto riguarda i disegno sono ottimi...Secondo me i personaggi caratterizzati meglio sono il meccanico O'malley e Giamaica...Quest'ultimo ha proprio la faccia da figlio di p*****a ...uno di quei tipi che pesterei volentieri...Essendo, come ho detto, appassionato di auto non ho potuto fare a meno di apprezzarne la realizzazione su carta...e non solo il maggiolone...Ovviamente anche io reputo stupenda la sequenza iniziale dell'inseguimeno, davvero adrenalinica...Bell'albo davvero

SPOILER

Ad inizio albo c'è Hook e non si capice bene chi o cosa sai, potrebbe diventare una storia di Dylan Dog Poi Hook muore e la storia diventa "Dylan Dog 139.5 Il muto e la maggiorata", che per l'amor del cielo è anche ben gestita e interessante, pur avendo poco o niente da indagatore dell'incubo. Nel finale, il Ruju nazionale si ricorda che l'albo verrà venduto tutto assieme e che Hook deve fare la figura dell'implacabile perché sennò bisogna cambiare titolo dell'albo e "Il muto e la maggiorata" non lo convince più di tanto. Allora mette a Bruce Willis camicia rossa, giacca, jeans e clark e, in un tripudio di esplosioni alla Michael Bay, fa fare la figura dell'implacabile a Hook, dell'idiota al muto e della meretrice alla maggiorata.
Carina la macchietta del capo-meccanico, ma l'insulto variegato è marchio registrato di Lilly Connory.

Per niente convincente, anche se c'è un buon Di vincenzo
5

hook l'implacabile
disegni di di vincenzo sprecati in questa classica ruiata senza arte nè parte
ci si accorge vagamente di stare leggendo un dylan dog, la citazione carpenteriana, il meccanico con i poteri paranormali, la ballata, la macchietta
ma già in questo cattivo TRASH che dà il titolo all'albo si avvertono sinistri echi dal chiaverottiano bosco degli assassini
e poi con personaggi come quelli del pappone e del suo gorilla si capisce che ci si trova di fronte alla solita grezzata alla ruju
finale confuso e senza senso, ma già la scena in cui hook uccide da morto con un riflesso post-mortem doveva far scattare l'allarme rosso
dylan un pò troppo arrapato, vuole farsi a tutti i costi una ragazza che ha appena subito una violenza sessuale
da salvare la copertina molto simpatica

voto 5

Questo mantra teorico per cui le storie meno riuscite di siano colpa della sua vena chiaverottiana, comincia a sembrarmi peggio che grottesco, a livello di ovinidi espiatori.


ALOHA PIOVE GOVERNO LADRO... D'IDEE

Certo che usare il Chiave come capro espiatorio per certe storie discutibili di taluni mi sembra un voler fare torto a tutti i costi al Claudione. Il tiro al bersaglio contro Chiaverotti è diventato uno sport forse un tantinello malsano... anche perché, come detto in precedenza, l'autore citato è stato l'altro grande motore di DD dopo Sclavi. Quindi non dico debbano essere tutti inchini e riverenze, ma forse non è il caso di puntare il dito sul Chiave per qualsiasi cosa ("Ruju ha fatto storie non troppo gradite? Eh, il chiaverottismo..." "C'è l'inflazione? Eh, si, dato che Chiaverotti...." "I treni non arrivano in orario? E' normale, considerando che Chiaverotti....").

Non mi stupirei di sentire che se RR sta sbagliando un albo dopo l'altro c'entra in qualche modo Chiaverotti...


P.s. a prescindere da tutto Hook non mi dispiace. Non un capolavoro, ma diverte...

Il capolavoro di Ruju o meglio, uno dei suoi capolavori.

"Hook l'Implacabile", titolo degno di un filmaccio thriller-horror anni '70, ha un'ottima sceneggiatura, con Dylan Dog che riesce a fare quello che meglio sa fare: indagare su un mistero e risolverlo, con l'aiuto di un Groucho in stato di grazia e di un Bloch sempre con i piedi per terra.
Le squillo di lusso, i clienti viscidi, il boss degno appunto di poliziotteschi (Jamaica come nome non può che far pensare a quello), uno scagnozzo dalla mano facile e degrado sociale unito a immigrazione (non ancora tema abusato negli anni '90). E poi Hook, cattivo che andrebbe fatto tornare e non come in quella storiaccia di un Ruju spento in cui venivano fatti riemergere i suoi "cattivi".
La storia è lineare. Certo, non fa gridare al capolavoro, ma mette in mostra un mestiere, lo sceneggiatore, che ti regala 94 pagine di storia che alla fine ricordi a distanza di più di 20 anni.
Di Vincenzo poi, come ai tempi di Esp, è perfetto per le storie di azione con auto che sfrecciano e sparatorie.
Davvero una storia da incorniciare.

Incipit bello, ma poi tutto sparisce. Dov'è Hook? Questo capitan uncino che buca lo schermo della copertina a mio modo di vedere iconica...
Ridicolo che guidi la macchina utilizzando le protesi ad uncino

Sarebbe dovuta uscire nel 2004 ai tempi di DJ Francesco.
Sarebbero aumentati drasticamente i lettori.

Voto 6 perché a mio modo di vedere resta comunque impressa... pur avendo 2544 difetti

Buon
Il titolo e la copertina sono una bugia bella e buona, ma la storia è interessante.
Mi chiedo dove avesse "la vite" Dylan. Insomma, per dirla terra-terra - dove gli è stato infilato il cacciavite per essere rianimato?