Premettendo che non ho letto l'albo, volevo sottoporvi questo confronto:
A malapena è il caso di dire che certamente non ci si aspettava che Tanzillo disegnasse questa location a memoria. L'uso della reference è scontato e necessario. Il problema è, ora e sempre, come venga usata la foto di riferimento. Da vari elementi (uno su tutti, la ragazza seduta sui gradini sullo sfondo) mi pare di capire che la foto (ab)usata sia proprio questa.
Non avendo letto la storia, posso solo immaginare che lo sfondo dei palazzi sia completamente diverso da com'è in realtà per motivi narrativi, quindi su questo non ci sono assolutamente problemi.
I problemi arrivano quando si va a guardare materialmente il ponte: guardate come diventa incerto (per non dire sgummato) il parapetto in prossimità di (mi pare di capire si chiami) Wendy. Questo succede perché in originale in quella foto in quel punto ci sono due persone che "interrompono" le linee del ponte, che quindi Tanzillo ha dovuto ricreare a "mano libera". Stessa cosa più avanti nel ponte, dove Tanzillo ha dovuto a occhio recuperare (a mio avviso malamente) la parte di ponte coperto da quell'assembramento di persone. Si vede perfettamente il punto in cui finisce la linea del computer e inizia la parte ricreata da Tanzillo!
Tutta la parte a sinistra del ponte, poi, quel coacervo di linee buttate a caso, fa vedere come ci si è preoccupati soltanto di riempire quello spazio senza capire davvero che cosa quelle linee rappresentassero. Prova assoluta ne è quell'oggetto nero non identificato all'estrema sinistra (sopra il ponte e sotto l'albero, per capirci) che nel fumetto diventa misteriosamente un'ombra (?).
Il tutto condito con questo spapocchiamento finto acquerellato, vero digitalizzato (guardare i mattoni per credere). Su come sono stati resi gli alberi, poi, con quella sorta di nebbiolina verde, meglio stendere il sipario della carità.
Insomma, stringendo all'osso: io tecnicamente lo saprei fare? Certo che no. Questa è arte? Nemmeno lontanamente. SEMBRA artistico, per via dello spapocchiamento di cui sopra, ma è solo il velo di Maya. Ma soprattutto sembra artistico perché ci DICONO che lo è! Ci vendono 'sta roba come storie sperimentali, e poi quello che fanno è il compitino per casa ammantato di un'aura autoriale che basta osservare bene per smontare.
Tutta la storia è così? Non saprei dirlo, immagino di no.
Mi sta antipatico Tanzillo? Assolutamente no! Ma siccome sento (non qui) parlare di miracolo (!) e giù di lì, credo che sia il caso di rimanere un pochino con i piedi per terra.
Teniamoli un po' in tirella, questi autori, altrimenti, come si dice da queste parti, questi iniziano davvero a mangiarci sul chicchirillo!
P.S. Non so se nell'albo si vede anche lo sfondo reale (magari la vignetta in questione è una transizione dalla Londra reale a una più antica, non so) ma, per i londrofili, è questo: