CHIAVEROTTIADE56. Il bosco degli assassini: memorabile ma pessima, c'è poco da ridere...
55. La notte eterna: mi pare terribile, non la capisco
54. Ritorno al buio: mi pare terribile, non la capisco
53. Per amore del diavolo: vedi il bosco degli assassini, più o meno...
52. Titanic: brutta, tirata via, dimenticabile
51. Il terzo giorno: un pò meglio degli altri due capitoli, ma siamo lì
50. Attenti al Goblin! botolo e goblin la coppia più brutta del mondo
49. Il compagno di scuola: brutto riempitivo
48. Lo spettro nel buio: mai piaciuta, noiosa
47. La donna che uccide il passato: senza senso
46. Armageddon! sgangherata e noiosa
45. La Fata del Male: prima mi piaceva, ma è troppo sgangherata
44. I killer venuti dal buio: noiosa con un buon finale
43. Lontano dalla luce: sopravvalutata
42. I cavalieri del tempo: buon finale, ma noiosa
41. La rivolta delle macchine: accettabile, rovinata dal finale
40. Il Picco della Strega: finale brutto, ma storia non così brutta
39. La strega di Brentford: bruttina, ma con atmosfera
38. Incubo di una notte di mezza estate: bruttina ma nostalgica
37. Possessione diabolica: riempitivo senza infamia e senza lode
36. La mummia: prima mi piaceva, adesso mi annoia
35. Frankenstein!: sgangherata ma non annoia
34. Il mistero del Tamigi: senza infamia e senza lode
33. Il Labirinto di Bangor: senza infamia e senza lode
32. Lo sguardo di Satana: senza infamia e senza lode
31. La sfida: sgangherata ma simpatica
30. Paura di vivere: purtroppo ho perso l'albo, mi fido di altair la metto tra le accettabili
29. La vendetta del tempo: accettabile, sgangherata, nostalgica
28. La clessidra di pietra: prima mi piaceva, ora mi annoia
27. Il buio nell'anima: sufficiente, insolitamente moderata
26. Feste di sangue: sufficiente, sottovalutata
25. Delirium: sufficiente, classica storia con e per teenagers
24. Fantasmi: sufficiente, classica storia con e per teenagers
23. Goblin: sopravvalutata, comunque a tratti buona
22. L'uomo che vende il tempo: interessante
21. L'antro della belva: argomento delicato trattato con delicatezza
20. Cronache di straordinaria follia: quasi discreta
19. Anima nera: al massimo discreta, personaggio troppo lamentoso
18. Il confine: mi piaceva molto, ora non riesco a inquadrarla
17. Metamorfosi: discreta e simpatica
16. La Regina delle Tenebre: discreta, sottovalutata
15. Partita con la morte: mi piaceva molto, ora un pò meno
14. Il monastero: un pò monotona e incasinata, ma discreta
13. Il gioco del destino: l'ho rivalutata, discreta, classica
12. Scritto con il sangue: buona, classica
11. Il buio: buona, anche se mana cerace non mi piace
10. L'UCCISORE DI MOSTRI
di chiaverotti si citano sempre le stesse storie, il buio, il buio 2, il buio 3... poi vai a rileggere albi come questo e scopri gioiellini nascosti... no, forse "gioiellino" no...
però come nel caso di "la maschera del demonio" o della sorella gemella "il gioco del dolore", qui abbiamo un chiaverotti moderato eppure ultrachiaverottiano...
qui funziona soprattutto la componente malinconica, il personaggio di marianne è simpatico e il finale è uno dei migliori di chiaverotti...
la sceneggiatura è buona, con un groucho grande bastardo e il tocco di classe della donna cannone di de gregori, una volta tanto non è de andrè.....
disegni di siniscalchi non male, simpatico il posizionamento dei nomi degli autori nella prima tavola...
9. FALCE DI LUNA
magari il kandrax chiaverottiano fosse stato al livello di questa onestissima storia di dylan dog... una delle migliori storie di chiaverotti...
tutto molto lineare, una versione perfezionata di "incubo di una notte di mezza estate" se vogliamo, tanti gli elementi classici
il lunapark, gli animatronics, il poster di asterix, i cosplayers, il serial killer di bambini, che stavolta è una baby sitter dalle sembianze fatate
inevitabile il finale con mostro, spiegone e controfinale, però sa un pò di forzato ribaltamento, un voler stupire a tutti i costi
disegni di dell'agnol davvero molto belli, si può amare il primo dell'agnol come quello più recente, non c'è contraddizione
a differenza che su zagor, qui morrigan è cattiva...
8. IL MOSAICO DELL'ORRORE
la storia è simpatica, basti pensare alla versione femminile di groucho (peccato che venga fatta fuori malamente), oppure a quando dylan si risveglia nel letto con la tardona
l'autore qui sfoggia una certa fantasia, si ricorda la scena dell'astronave che esce dallo schermo per fare strage in un cinema, ma anche la scena del materasso ad acqua
la casa che si chiude su sè stessa e stritola una malcapitata, una bambina inglobata in una scultura umana e, ultima ma non ultima, un'ardita bestialità con protagonista un ragno
nella tradizione di roi non tutte le vignette risultano comprensibili a occhio umano, ma dà il suo contributo decisivo alla riuscita dell'albo
la soluzione è tutta un piangersi addosso, ma meno dannosa del solito...
7. IL GIOCO DEL DOLORE
non so se sono più bonellianamente scorrette le scene di stupro mai così esplicite oppure il finale che con il metoo attuale potrebbe essere considerato "misogino"
è una delle migliori storie di chiaverotti come l'altra chiaverottata disegnata da pennacchioli, il mitico secondo almanacco della paura "la maschera del demonio"
entrambe le storie sono dylaniane fin dentro il midollo, c'è il tocco magico dei tempi migliori: il treno che copre i gemiti, sangue su tela, la cripta galeotta
sembra un thriller all'italiana, vedi anche la scena in cui viene accoltellato il cognato della protagonista, del resto è lo stesso tema trattato da argento in "profondo nero"
altri dettagli gustosi: le ombre degli impiccati, il sorriso diaboliko dell'entità, il bluff di dylan, dylan in biblioteca, mentre groucho è quasi assente stranamente
6. LA MASCHERA DEL DEMONIO
merito del soggetto di sclavi? no, anche della sceneggiatura... vedi il "faccia di ricotta" che bloch rifila a un arrogante sospetto
in questa storia ci ho sempre visto un pò di "italianità", non solo per il titolo di bava, le scene sono fatte bene, sembra un thriller all'italiana
la scolaretta sgozzata sull'autobus, il maniaco che la insegue che viene messo sotto a sua volta, il chiodo, l'uomo in carrozzina, la piscina (il sapore dell'acqua?)
dylan e l'assassino alle spalle riflesso sullo specchio... e quella scena all'inferno che mi ricorda il finale di "l'aldilà e tu vivrai..."
i disegni anti-bonelliani di pennacchioli, l'inizio alla diabolik, i diavoli sporcaccioni, invece mi fanno pensare al fumetto nero italiano...
5. LABIRINTI DI PAURA
una delle storie più apprezzate di chiaverotti, e a ragion veduta... non ingannino i soliti dialoghi alla chiaverotti e la qualità non eccelsa dei mini-racconti
vedi il racconto "il viaggio" che ricorda un pò il recchioniano spazio profondo, con luoghi comuni assortiti, sesso nello spazio, magritte, il cervello, eccetera
non ingannino, perchè la storia cresce man mano che si mettono assieme tutti i pezzi, con una parte finale di indagine tradizionale
controfinale metafumettistico ma addirittura più sobrio del solito... è una storia di serial killer elegantemente incasinata...
e quando dico "elegante" il riferimento a roi non è puramente casuale, in questo periodo era davvero una forza della natura
da incorniciare pagina 28 e anche il dettaglio delle lacrime di sangue a pagina 45, possibili soggetti per copertine
4. PRESENZE...
a dispetto del titolo banale con famigerati punti di sospensione, questa storia rappresenta qualcosa di diverso dal solito tran tran chiaverottiano
una storia evanescente, basti pensare alla scena del proiettile gelatina (mah!), ma in realtà trattasi di tocco surreale e malinconico
un gioiellino inatteso che ricorda certe future storie di medda, magari proprio quelle disegnate da freghieri... zero splatter, ma tanta classe
anti-politica, tuttavia senza retorica, altro piccolo miracolo nel miracolo, una variazione sul tema della zona d'ombra
zorex è un buon cattivo, ma curati anche gli altri personaggi, come il killer, gli impiegati e la povera segretaria, sempre ben disegnata da un esperto come freghieri...
il finale chiaverottiano potrebbe incasinare il tutto, ma in verità questo non succede, storia grandemente sottovalutata
un chiaverotti intellettuale, orrore senza orrore, fanatici chiaverottiani disorientati...
la bella copertina suggella il tutto con ironia
3. I DEMONI
mi ha sembre incuriosito che i fan più accaniti di chiaverotti la considerino una delle storie meno chiaverottiane....
storia semplice, con riferimenti semplici (gli ultracorpi), idee vecchie che fanno buon brodo, il veleno, un dylan moribondo che vaga di notte, disperato e disidratato
un prologo accattivante e un finale furbo che lascia il dubbio: effettivamente la cosiddetta "supervisione" sclaviana qui è molto presente...
l'intermezzo con i ricordi degli albi passati è una tassa che si paga volentieri... anche quello con la solita strega alla chiaverotti, però stavolta inquieta...
casertano apparentemente sottotono rispetto ai capolavori della centuria precedente, ma è pur sempre casertano, il re mida dylaniano
2. L'ULTIMA MUTAZIONE
sembra sclavi, invece è uno dei gioielli nascosti di CHIAVEROTTI, insieme a "presenze..." e "i demoni", superiore a tanti altri titoli altisonanti, incomprensibilmente sottovalutata
inevitabile il collegamento con I DEMONI, per i disegni del grande CASERTANO, mostruoso (la mutazione), giocoso (il triceratopo giocattolo), trasforma in oro tutto quello tocca
formidabile l'inizio della storia, con albert einstein, la strage nello studio della psicanalista e la citazione di gianni morandi, basta con de andrè
è pura golden age di dylan dog, c'è cronenberg con la carne, la cabina, la bava del mostro, c'è il mostro delle fogne, c'è la profondità dei personaggi (pagina 175-176)
un buon ruolo per bloch, anche una struttura un minimo complessa, un puzzle da ricomporre, un dylan sballottollato che nel finale è presente solo in ologramma, in teleconferenza...
ma chi se ne frega!!! chiaverottismi ridotti al minimo e indispensabile, un altro caso raro di storia di chiaverotti senza controfinale ma con un finale finalmente soddisfacente
1. I DELITTI DELLA MANTIDE
incredibile, appena un mese dopo dalla sua peggiore, chiaverotti si vede pubblicata la sua migliore
sembra una storia di sclavi, quel personaggio dell'anziano zombi "cupido", quel giocare con i destini dei personaggi...
l'albo è malinconico e deprimente il giusto, con un'ironia "adulta" e una cura superiore alla media chiaverottiana
anche nella soluzione del giallo, telefonata ma meno stupida del solito...
tanti i particolari accattivanti: la lingerie, lo spremiagrumi, hiroshima mon amour, sinead o' connor
affascinante il personaggio di ellen, la ciliegina sulla torta dell'ottimo lavoro di brindisi
la copertina capolavoro chiude il cerchio
THE END