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#395 - Del tempo e di altre illusioni
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 Oggetto del messaggio: Re: #395 - Del tempo e di altre illusioni
MessaggioInviato: dom ago 04, 2019 11:58 pm 
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Della meteora e di altre delusioni non mi va tanto di parlarne... per cui qualche parere sulla storia di questo mese, cercando di essere circoscritto perché l'esegesi in sé sarebbe un po' lunghetta oltre la decenza... e per ora la rimando a tempi (quali?) più relativamente esistiti.


POSSIBILI SPOILER


Alla fine come voto si assesta intorno ad un 7 - - che forse è quello più basso conferito ad Ambrosini da quando scrive qui sopra, cominciando con Dietro il Sipario.

La storia è pressoché infarcita di motivi simbolici, filosofici, e metafisici... ma consiste in poco o nulla a livello di meccanismi di narrazione. C'è un bambino che fugge e tutti lo inseguono per i motivi più disparati, senza capire chi sia/cosa faccia. Fine.
Troppo povera come impronta del raccontare per avvincere. Si vuole, almeno nel mio caso, solo capire dove voglia andar a parare la "tesi" in questione e se avrà delle conseguenze sui diretti interessati - v. continuity, al di fuori delle allegorie senza tempo. Troppo poco per trovare solidità nella storia, che latita appunto :x: .

L'idea del film muto (mai esistito) collegato al mito è l'input migliore per raccontare questa parabola, ma l'albo in seguito soffre di difetti di scarsa sostanza, a differenza di Cronodramma o Il Male Infinito, che pur nelle loro acrobazie labirintiche verso il logos vantavano una trama diagonale che coinvolgeva altre storie di vita, altri personaggi con un'esistenza degna di interesse. In questo senso la parte sulla Morte in battaglia a Somme l'ho trovata oleografica, se non documentaristica, e poco coinvolgente. Anche qui come nei due albi summenzionati si mette in discussione l'andamento del Tempo fuori dei tempi, c'è un infante (inquietante, seppur innocente) che rischia la pelle, ma è solo una metafora per altro o altri conflitti sullo sfondo.Alla base di tutto vediamo Dylan che si perde da sé - tanto per cambiare - nella percezione dei frammenti dei suoi tempi alternativi o dei loro più improbabili sviluppi. Rimpiango ancora l'Arlecchino demoniaco di cui si sono perse le tracce, a proposito di sviluppi lasciati in sospeso :(

La riflessione a margine è molto interessante - e mi porterà ad una lunga disquisizione in un prossimo post, avvisati :!: - ma nell'albo rimane una sensazione di scenette già viste: es. lo zombi preso a pugni, una trista vita senza Bloch e Groucho, la città vuota che disorienta, etc... che non portano a nessun sommovimento in particolare. Peccato, perché le vicende della vulcanica famiglia Martini potevano significare ben oltre come spunto - come per la famiglia della riccastra adottiva defunta in Cronodramma - e invece rimangono una breve parentesi svolazzante per i nostalgici delle gite estive adolescenziali nelle grotte stile Lungo Addio, o per gli adepti del Barbato-pensiero, che ancora una volta potranno rimproverare a Dylan di dichiararsi facilmente in amore eterno a qualunque fregna scenda a compromessi con lui, già in jovine età (p.45) :* .

Tra l'altro questa cosa degli scultori c'entra per certi versi con l'ultima trilogia di Napoleone, che vanta un approccio molto meno filosofeggiante di questo Dylan, e un più schiettamente robusto ritorno al noir in quel di Ginevra. Ambrosini che omaggia scherzosamente la Svizzera anche per la faccenda degli orologi, ma invece di un cioccolatino da Ginevra, ci lascia una per souvenir una cartolina dal ponte dei fiori di Lucerna (p. 6.iii). Ambrosini ancora una volta presente con tanto di cappello nelle sue stesse tavole (p.50.iii) anche se dovrebbe spiegare cosa ci faccia una suora nana alla sua sinistra, per quanto sappiamo tutti come un certo San Silvio d'Arcoredoro abbia preso i voti nonostante la scarsa statura (etica, del suo tempo?) :mrgreen:

In linea di massima la storia vanta buoni scambi, un Groucho composto, ed un buon ritmo finché Dylan non entra nella libreria (p.62) - a proposito, libreria in inglese si dice "bookshop", e non "library", che vale più come biblioteca, anche se per come sono disposti i libri questa fa pensare ad un luogo di comoda consultazione - dove oltre alle pellicole in b/n tra mito e guerra, passano davanti agli occhi solo scambi inconcludenti nei fatti. Per adesso... perché la diffidenza di Dylan nello stare al gioco tomb(ol)ale della Morte avrà delle conseguenze, credo.
Altra piccola defaillance veniale sono i fichi d'India in primo piano (p.12) nella Stromboli Magna Greca, perché la pianta in questione fu importata nel Vecchio Continente solo dopo la scoperta di Colombo. Ma d'altronde, si sono visti altri blooper anacronistici simili nelle pellicole di Mayer, come quel Giulio Cesare che usava Irma per trovare il guado sul Rubicone :wink:

Detto questo rimane sempre un albo sopra la media attuale senza sforzarsi più del dovuto - o forse sì, per andare a parare su certi discorsi meteorici - e la griffe autoriale del Conte si distingue a più riprese, specialmente per gli svariati spunti che offre. La prima parte però mi aveva fatto sperare in meglio, devo ammettere :roll:
Disegni non trascendentali, ma in qualche tavola ho rivisto la concretezza più viva del tratto di Ambrosini. Altrove qualche incuria, specie in certi primi piani troppo deformati. Bene la vecchia giustamente ripugnante - un classico dell'autore, non vi lamentate - la solidità tragica del mito, e la confusione da trincea. Cavenago superlativo sul neoclassico dopo l'omaggio staniano del numero scorso.


ALOHA AL DI LA' DEL TEMPO
C'E' IL RECUPERO, INFINE I RIGORI

Spoiler!
Ed io recupererò rigorosamente sui motivi simbolici, filosofici, e meteorici di questo "denso" albo in un futuro post a venir postumo. Se il futuro esisterà, e non è un'invenzione dell'INPS :? .

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 Oggetto del messaggio: Re: #395 - Del tempo e di altre illusioni
MessaggioInviato: lun ago 05, 2019 3:23 am 
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Con tutti i Tiramolla che abbiamo letto in questi mesi (ma magari fossero stati a quell'altezza) io ti direi di fartelo spedire. È un bell'albo; i disegni tirati un po' via, sono il difetto forse più evidente, ma il resto vale decisamente la pena.
Poi ci fai sapere, sperando di averti consigliato bene.


Ultima modifica di bertuccia il lun ago 05, 2019 10:54 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #395 - Del tempo e di altre illusioni
MessaggioInviato: lun ago 05, 2019 10:14 am 
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Recensione estremamente esaustiva Wolkoff, anche se

wolkoff ha scritto:
La storia è pressoché infarcita di motivi simbolici, filosofici, e metafisici... ma consiste in poco o nulla a livello di meccanismi di narrazione. C'è un bambino che fugge e tutti lo inseguono per i motivi più disparati, senza capire chi sia/cosa faccia. Fine.


pescando da un ambito che riterrei consono per un eventuale paragone - il cinema - non sempre i capolavori sono architettati su trame particolarmente strutturate.

La Grande Abbuffata consta di quattro tardoni che, arrivati alla frutta decidono di andare in una villa, magnà di tutto e
Spoiler!
darsi alla morte

Easy Rider tratta di due motociclisti che se ne vanno in giro a cazzeggiare coi loro bolidi
Spoiler!
e alla fine crepano

2001 Odissea Nello Spazio (non metto "spoiler" tanto penso che questo lo abbiano visto tutti) parla di una nave spaziale in viaggio verso un buco nero/monolite, con al massimo la follia di H.A.L. e un bel contorno di Strauss(jr)/Strauss/Ligeti.

Allucinazione Perversa si struttura su
Spoiler!
gli incubi di un uomo ormai morto, o comunque prossimo a cedere l'anima a Dio


Poi ci sono pellicole con la trama ridotta veramente a (quasi) niente: Begotten, Eraserhead, Un Chien Andalou.

Poi è chiaro che un fumetto come Dylan Dog, se arrivasse a concedere qualche storia a "livello zero" (parlando di intrecci, dunque rievocando l'appeal di Eraserhead o Un Chien Andalou) sarei l'unico a provare piacere ahahah :D E' normale che si voglia "una storia" da un fumetto che nasce per fornire narrazioni (se buone è meglio) e non elucubrazioni, e nella stragrande maggioranza dei casi (salvo che non ci sia Ambrosini il Metafisico di mezzo) sono anch'io per "la storia" :wink:

Detto questo, sottolineo quanto accennato all'inizio... ottima recensione, come sempre :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: #395 - Del tempo e di altre illusioni
MessaggioInviato: lun ago 05, 2019 12:03 pm 
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Dylan dogofilo ha scritto:

Stando a quello che dicono le talpe ai vari Penacchioli, Bottero ecc I colleghi del Robe dicono questo: aggiunge sempre metafumetto non gradito in fase di revisione, rimanda al mittente le storie classiche(indagine, dylan spara al cattivo, scopatine ecc) obbligandoli quasi a scrivere storie sociali/politiche o storie dove dylan fa lo spettatore, boccia storie animaliste o dove ci sono personaggi grigi, dylan non può usare la violenza tranne contro i nazi/fasci/popoulisti


:mrgreen: beh... non so se è vero (e probabilmente non lo è) dell'esistenza di talpe, ma sicuramente è una lettura più che conforme alla piega attuale che ha preso "Dylan Dog" e quindi delle eventuali direttive che il curatore ha dato e che gli autori (se vogliono portare la pagnotta a casa) devono seguire.

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 Oggetto del messaggio: Re: #395 - Del tempo e di altre illusioni
MessaggioInviato: lun ago 05, 2019 1:15 pm 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 5:07 pm
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Lord Blendings ha scritto:
Dylan dogofilo ha scritto:

Stando a quello che dicono le talpe ai vari Penacchioli, Bottero ecc I colleghi del Robe dicono questo: aggiunge sempre metafumetto non gradito in fase di revisione, rimanda al mittente le storie classiche(indagine, dylan spara al cattivo, scopatine ecc) obbligandoli quasi a scrivere storie sociali/politiche o storie dove dylan fa lo spettatore, boccia storie animaliste o dove ci sono personaggi grigi, dylan non può usare la violenza tranne contro i nazi/fasci/popoulisti


:mrgreen: beh... non so se è vero (e probabilmente non lo è) dell'esistenza di talpe, ma sicuramente è una lettura più che conforme alla piega attuale che ha preso "Dylan Dog" e quindi delle eventuali direttive che il curatore ha dato e che gli autori (se vogliono portare la pagnotta a casa) devono seguire.

Citando il vecchio Giulio: A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina. :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: #395 - Del tempo e di altre illusioni
MessaggioInviato: lun ago 05, 2019 1:59 pm 
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raffa ha scritto:
Che poi si contraddice: quando c'era da comunicare la cosa di Salmo, la giustificazione è stata che non c'era bisogno perché tanto chi l'avrebbe letto su fb non era che una minima percentuale dei lettori (che poi, piccola o no, merita cmq rispetto). D'altro canto, però, rivendica il suo grande potere di marketing, la sua capacita di smuovere le.masse sui social quando c'è da strombazzare qualche bomba termonucleare. Bah
Quindi per lui la maggior parte dei lettori di Dyd sono zombi senza Facebook che per inerzia comprano un giornalino che leggono mentre fanno la cacca. E allora lui che ce stà affà?! :mrgreen:
Ormai siamo al delirio.

Meglio tornare all'albo del mese e lasciar stare le macchiette prodotte dai social.
Ci casco sempre (forse perché le sue prime storie seppero sedurmi profondamente) ma ogni volta mi tedio a morte a leggere gli albi di Ambrosini (soprattutto gli ultimi due). Il solito concerto jazz sofisticato e spocchioso. E mi sembra di leggere sempre la stessa roba, il tempo, i piani dimensionali, la filosofia e le allegorie e le vecchie e i bambini e la guerra e la Morte e alla fine non succede mai niente.
I disegni sono proprio tirati via anche se ne comprendo il motivo.

Quanto vorrei che Plotino fosse ancora tra noi per confermarci che il prologo ghostesco è tutto di Recchioni dalla prima all'ultima parola.
Plotino torna!!! :cry:

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #395 - Del tempo e di altre illusioni
MessaggioInviato: lun ago 05, 2019 2:12 pm 
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Dear Boy ha scritto:
mi sembra di leggere sempre la stessa roba, il tempo, i piani dimensionali, la filosofia e le allegorie e le vecchie e i bambini e la guerra e la Morte


eheheh comunque meglio Morte, piani dimensionali, filosofia etc che gli X Men e Lobo :lol:

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 Oggetto del messaggio: Re: #395 - Del tempo e di altre illusioni
MessaggioInviato: lun ago 05, 2019 3:58 pm 
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@Nima

Apprezzo il tuo intervento, ma come ti ha già detto in meno righe Dear Boy - a differenza della mia graforrea - per me l'albo rimane a grandi linee senza sostanza, e ancorato alle solite fisime di Ambrosini, con in aggiunta il nuovo pallino per la fisica quantistica, che speriamo rotoli via al più presto... :oops:

Questo non vuol dire che io necessiti di un piano di narrazione lineare o compìto.
Tu hai citato il cinema, io ti potrei citare dozzine di romanzi e racconti che offrono tutto fuorché una "storia" vera e propria, perché fanno a meno delle trama e vivono di pure suggestioni o divagazioni, magari ispirati da un sottotesto unico. Ti potrei citare anche storie tipo L'assassino è tra noi su DD a livello di divertissement paraculi dove la "storia" non conta nulla e anzi l'intera cornice è un semplice pretesto che si oppone a qualsiasi canovaccio per smontarlo/rimontarlo a piacere dimostrandone l'inconsistenza, di genere.

Il problema è che qui il Conte non articola nulla - o quasi, perché la parte del film muto ha un valore come meta-narrazione parecchio riuscito, per quanto la Morte ci dica sia un mera "ipotesi". Per tutto il resto dell'albo, come detto sopra, ci sono i consueti valzer di sofismi/simbolismi ed il solito Dylan che si divincola affannoso alla S.Accorsi ( :x: ) in qualche altroquando perdendo la bussola di sé e degli eventi... mentre un bamboccio autistico scorrazza senza senso, e quando lo ribecca dalla Morte in libreria, questa gli deve appioppare due spiegoni metaforici in uno (il secondo sarebbe il documentario dal fronte) per provare un minimo di pathos da svolta, che si traduce in una non-scelta di Dylan - di cui forse vedremo le conseguenze in futuro :o

Mi spiace, ma secondo me in casi come questi la sceneggiatura difetta.
Ed era l'unica cosa che poteva tenere a galla un soggetto non trascendentale, nonostante gli afflati verso l'assoluto atemporale. Altrove, lo stesso Ambrosini, sulla stessa falsariga, è comunque riuscito a fornirci nell'incubo dei ritagli da pagine di vita (probabilmente) vissuta, di altre "storie"... vedi le due orfanelle in Cronodramma e Il Male Infinito.
Qui solo cartoline astratte da un centro termale per liberi pensatori oziosi, ultima pagina docet :|

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MessaggioInviato: lun ago 05, 2019 4:06 pm 
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ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


Ultima modifica di rkc il lun ago 05, 2019 8:21 pm, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #395 - Del tempo e di altre illusioni
MessaggioInviato: lun ago 05, 2019 4:08 pm 
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wolkoff ha scritto:
@Nima

Apprezzo il tuo intervento, ma come ti ha già detto in meno righe Dear Boy - a differenza della mia graforrea - per me l'albo rimane a grandi linee senza sostanza, e ancorato alle solite fisime di Ambrosini, con in aggiunta il nuovo pallino per la fisica quantistica, che speriamo rotoli via al più presto... :oops:

Questo non vuol dire che io necessiti di un piano di narrazione lineare o compìto.
Tu hai citato il cinema, io ti potrei citare dozzine di romanzi e racconti che offrono tutto fuorché una "storia" vera e propria, perché fanno a meno delle trama e vivono di pure suggestioni o divagazioni, magari ispirati da un sottotesto unico. Ti potrei citare anche storie tipo L'assassino è tra noi su DD a livello di divertissement paraculi dove la "storia" non conta nulla e anzi ogni costrutto si oppone a qualsiasi canovaccio per smontarlo/rimontarlo a piacere dimostrandone l'inconsistenza.

Il problema è che qui il Conte non articola nulla - o quasi, perché la parte del film muto ha un valore come meta-narrazione parecchio riuscito, per quanto la Morte ci dica sia un mera "ipotesi". Per tutto il resto dell'albo, come detto sopra, ci sono i consueti valzer di sofismi/simbolismi ed il solito Dylan che si divincola affannoso alla S.Accorsi ( :x: ) in qualche altroquando perdendo la bussola di sé e degli eventi... mentre un bamboccio autistico scorrazza senza senso, e quando lo ribecca dalla Morte in libreria, questa gli deve appioppare due spiegoni metaforici in uno (il secondo sarebbe il documentario dal fronte) per provare un minimo di pathos da svolta, che si traduce in una non-scelta di Dylan - di cui forse vedremo le conseguenze in futuro :o

Mi spiace, ma secondo me in casi come questi la sceneggiatura difetta.
Ed era l'unica cosa che poteva tenere a galla un soggetto non trascendentale, nonostante gli afflati verso l'assoluto atemporale. Altrove, lo stesso Ambrosini, sulla stessa falsariga, è comunque riuscito a fornirci nell'incubo dei ritagli da pagine di vita (probabilmente) vissuta, di altre "storie"... vedi le due orfanelle in Cronodramma e Il Male Infinito.
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Chiaro, chiaro Wolk :wink: grazie del post d'appendice a cui sarebbe inutile aggiungere qualcosa

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 Oggetto del messaggio: Re: #395 - Del tempo e di altre illusioni
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Nima83 ha scritto:
Dear Boy ha scritto:
mi sembra di leggere sempre la stessa roba, il tempo, i piani dimensionali, la filosofia e le allegorie e le vecchie e i bambini e la guerra e la Morte


eheheh comunque meglio Morte, piani dimensionali, filosofia etc che gli X Men e Lobo :lol:

Non toccatemi Lobo e gli X-Men por favor. 8-) in confronto a quel che ho letto nei scorsi mesi da certi autoruncoli sono oro colato.

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Zak ha scritto:
Nima83 ha scritto:
Dear Boy ha scritto:
mi sembra di leggere sempre la stessa roba, il tempo, i piani dimensionali, la filosofia e le allegorie e le vecchie e i bambini e la guerra e la Morte


eheheh comunque meglio Morte, piani dimensionali, filosofia etc che gli X Men e Lobo :lol:

Non toccatemi Lobo e gli X-Men por favor. 8-) in confronto a quel che ho letto nei scorsi mesi da certi autoruncoli sono oro colato.


ahahaha :D Ma no, per carità, io ero un fan sfegatato di questi ed altri fumetti americani :D il riferimento - ironico a dir poco - era ai bambini di Esercizio n.6 e Axel Neil :lol:

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Nima83 ha scritto:
Trame di film non particolarmente strutturate


Certo, messa giù così nessuna trama risulta particolarmente strutturata

Esempio, trama di questo post:
Nima83 nasce, mangia, va sul forum di dylan dog, e poi posta un intervento su trame di film non particolarmente strutturate. Fine


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outcast ha scritto:
Nima83 ha scritto:
Trame di film non particolarmente strutturate


Certo, messa giù così nessuna trama risulta particolarmente strutturata

Esempio, trama di questo post:
Nima83 nasce, mangia, va sul forum di dylan dog, e poi posta un intervento su trame di film non particolarmente strutturate. Fine



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Certo che dietro a quanto ho affermato un pizzico di ironia non mancava eh
Easy Rider è più di un film dove due vanno in moto e poi
Spoiler!
crepano

2001 è sicuramente ben più di un film che parla di un'astronave in viaggio con un computer scassato che da i numeri (la storia della nascita della consapevolezza nell'uomo tramite monolite, l'ellissi temporale che ci porta in tempi attuali, il viaggio, la follia di H.A.L. [e la riflessione sul rapporto tra uomo e macchina], la parentesi nel buco nero, l'elucubrazione sulla ciclicità dell'essere)

ma mi sembra evidente che se dobbiamo paragonare "2001" (per fare un esempio) a "La Talpa" o "Matrix", dove anche volendo - a meno che tu non sia un mago, io no - è difficile fare un riassunto in due righe, il primo risulta meno "intrecciato" (leggasi più lineare, con meno sottotrame o quello che ce pare) rispetto agli altri due. Cosa non forzatamente intrinseca al fatto che negli ultimi due è difficile tentare un sunto stringato, ma per una loro sostanziale "elaborazione" di fondo (cmq invece dei due nomi citati ci potresti mettere tranquillamente "Magnolia" o "Cloud Atlas", per citarne un paio). All'opposto per dire "Il Padrino" lo potresti riassumere come "la vita di una famiglia mafiosa", ma risulta ugualmente strutturatissimo: molte sottotrame, molte vicende importanti nel suo svolgimento, "tanta roba". Riassunto in mezza riga ma film particolarmente "composito".
Se devi paragonare poi... diciamo sempre "La Talpa"? Massi daje... a un film come Begotten magari ti rendi conto che il primo risulta abbastanza "elaborato" mentre Begotten vive di poche ma giuste visioni (certo è un film sperimentale, ma cambia poco. Tra l'altro te lo linko pure qua sotto così capisci a cosa mi riferisco)


Dunque riguardo al "non particolarmente strutturato" non è che volessi intendere che nei quattro film citati i protagonisti si stanno a guardare per due ore consecutive il piffero. Solo hanno una struttura di base più "snella" rispetto a tante altre opere cinematografiche.

Comunque post simpatico, due risate mi ci volevano.
Se ancora non sono troppo chiaro possiamo riaffrontare di nuovo il discorso, magari c'è ancora qualcosa che sfugge.
Ciao Outcast

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 Oggetto del messaggio: Re: #395 - Del tempo e di altre illusioni
MessaggioInviato: mar ago 06, 2019 3:01 pm 
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Iscritto il: mar lug 23, 2019 11:05 am
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noioso e sconclusionato


spoiler
Ho capito solo che la meteora scombussola il multiverso, preoccupando pure la morte, ma chi è il bambino immortale che viaggia tra lo spazio tempo? Speriamo che torni nei prossimi numeri.

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Dylan Dog ormai è un personaggio lontanissimo dai giovani e ormai anche dai vecchi. Può piacere solo a quelli dei centri sociali.


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