Cravenroad7

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#387 - Che regni il caos!
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Mediocre (5) 10%  10%  [ 8 ]
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Ottimo (9-10) 15%  15%  [ 12 ]
Voti totali : 78
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
MessaggioInviato: sab giu 29, 2019 7:54 pm 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
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Località: Ἁρμαγεδών
bel numero. Colpito in special modo da
Spoiler!
1) l'occhio della madre / 2) il montaggio analogico (cit.)


Anche qui colgo l'occasione per reiterare il mio apprezzamento nei confronti di Nizzoli supportato da un ottimo Leomacs.

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 Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
MessaggioInviato: mer ago 07, 2019 5:30 pm 
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Iscritto il: mar lug 23, 2019 11:05 am
Messaggi: 100
Non ho capito l'anti climax. Dylan arriva a tutta birra davanti al mostro e invece di farmi vedere che lo trafigge con la super balestra, mentre cerca di ucciderlo, fermi tutto e mi fai vedere la notizia al telegiornale????Ma perchè???

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Dylan Dog ormai è un personaggio lontanissimo dai giovani e ormai anche dai vecchi. Può piacere solo a quelli dei centri sociali.


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 Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
MessaggioInviato: mer ago 07, 2019 6:51 pm 
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Iscritto il: dom giu 02, 2019 10:39 am
Messaggi: 1849
Località: Ἁρμαγεδών
Dylan dogofilo ha scritto:
Non ho capito l'anti climax. Dylan arriva a tutta birra davanti al mostro e invece di farmi vedere che lo trafigge con la super balestra, mentre cerca di ucciderlo, fermi tutto e mi fai vedere la notizia al telegiornale????Ma perchè???


Bella domanda: la puntata non è neanche così parca in quanto a splatter (se no uno poteva dire "per censurare la scena sanguinolenta"), dunque non vi era ragione di interrompere tutto in un momento "clou". Bah... misteri...

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 Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
MessaggioInviato: lun ago 19, 2019 2:49 pm 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
Messaggi: 8736
Località: Eternia
pessimo. recchionata galatattica. è più forte di lui, se non ci infila quei dialoghi suoi che dylan dog non pronuncerebbe mai non è contento. vogliamo parlare poi del metafumetto continuo? dei gasp?. lo splatter è sbagliato, non spaventa ma grazie ai pessimi disegni di leomacs diventa macchietta caricaturale. questo non è dylan dog. toglietecelo dalle palle per cortesia, il prima possibile.

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 Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
MessaggioInviato: lun set 02, 2019 9:33 pm 
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Iscritto il: gio nov 07, 2013 10:29 pm
Messaggi: 112
Albo che o si ama o si odia.
Personalmente, il modo in cui Recchioni interpreta Dylan Dog mi incuriosisce e affascina al tempo stesso.
La sua narrativa non c' entra niente con quel che il personaggio era durante la sua età dell' oro ( 1986 - 1993 ) per il semplice fatto che è moderna, nel senso che rispecchia le mode e i modi di oggi.
All' albo assegno pertanto un 7,5.


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 Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
MessaggioInviato: ven set 06, 2019 8:50 pm 
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Iscritto il: ven feb 21, 2014 12:29 pm
Messaggi: 31
Compro Dylan ogni mese ma ho accumulato un numero molto ampio di arretrati. Pertanto ho deciso di leggere il ciclo della meteora per essere al passo con i mensili ed arrivare pronto al 400.
Ritengo che una continuità nella narrazione sia una cosa davvero positiva e a cui la bonelli ha fatto poco ricorso, pertanto la premio a priori.
Questo albo è un buonissimo intro: le vicende sono dinamiche e mi ha davvero coinvolto. Il quadro generale è bben delineato. La mano del curatore è evidente e necessaria. Ho votato tra 7 ed 8.


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 Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
MessaggioInviato: dom dic 29, 2019 7:54 pm 
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Iscritto il: mer ago 09, 2017 4:35 pm
Messaggi: 119
Imbarazzante numero di inizio saga. Si passa da pipponi in stile "Ulisse" a truzzate senza capo né coda. Sono d'accordo che venga segnalato il trascorrere del tempo e dei sentimenti social da apposite didascalie, ma tutto ciò si dovrebbe evincere da dettagli nella sceneggiatura e da eventi, non in una maniera così frettolosa, artefatta e priva di qualsivoglia pathos. Purtroppo davvero un brutto inizio, capisco perché ho atteso 13 mesi per decidermi di leggerlo. Fortunatamente, data la premessa, non può in ogni caso che migliorare col prosieguo, detto senza ironie. Un albo simile vale solo per l'impalcatura di tutto il resto, quindi sarebbe forse necessario ma ingiudicabile, letto da solo e senza alcuna acrimonia si merita un bel mediocre.


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 Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
MessaggioInviato: lun mag 18, 2020 7:28 pm 
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Iscritto il: mer mag 13, 2020 12:29 pm
Messaggi: 126
Come scrivevo nella mia presentazione, qualche giorno fa (visti i tempi, non mi faccio troppi problemi ad autocitarmi :mrgreen: ), iscrivermi a questo forum è stato anche un modo per spronarmi a rileggere gli albi più recenti (se per "recenti" intendiamo "usciti negli ultimi vent'anni": quelli che ho letto più di una volta, in questo periodo, sono stati davvero pochi).
E allora, "all'apice del mio masochismo" (giuro che adesso la smetto con le citazioni), tanto vale (ri)cominciare dal Ciclo(ne) della Meteora. Sperando di non rovistare troppo fra le ceneri e di non tornare a far ardere fuochi che, a giudicare dalla lettura del thread, hanno divampato a lungo e con una certa virulenza... cosa che, con ogni probabilità, non era del tutto estranea alle intenzioni e alle aspettative degli autori.

Sulla questione "politica" mi limito a un appunto, forse tangenziale e forse no: credo che Sclavi si sia sempre professato anarchico, il che significa -semplifico brutalmente- una certa diffidenza, per usare un eufemismo, nei confronti di ogni forma di potere costituito (religioso, economico, politico...). A naso, non mi pare che Recchioni sia molto lontano da queste posizioni, e non credo si possa escludere che la simpatia e la stima del Tiz nei suoi confronti derivi anche da questo comune sentire. Una delle differenze tra gli anni in cui Sclavi creò Dylan Dog e il presente è che -per numerosi e noti motivi- oggi la gente, o se preferite l'opinione comune, è diventata, o ha la possibilità di diventare, un'altra forma di potere. Una maggioranza non più silenziosa, ma decisamente rumorosa nelle sue esternazioni social, e che da almeno un decennio a questa parte è diventata, piaccia o meno, un personaggio, o forse è meglio dire una presenza, imprescindibile -benché di fatto inafferrabile, fluida, indefinita... un fantasma, forse, ma un fantasma le cui azioni e i cui sentimenti hanno effetti decisamente concreti. Si può discutere se l'argomento sia stato trattato troppo (e/o in maniera ripetitiva, semplicistica) negli ultimi anni, su queste pagine: ma limitandomi a questo singolo albo a me pare che non emerga una visione della società, e del rapporto tra Dylan e la società, molto diversa da quella di Sclavi. Se c'è uno "snaturamento" della testata o del personaggio, insomma, non mi pare di scorgerlo qui...

... diverso, sicuramente, è l'approccio alla citazione, al riutilizzo/recupero/rielaborazione di materiale esistente -ma questo è un discorso così articolato che meriterebbe un thread a parte. Personalmente, l'affastellarsi di citazioni dopo un po' mi viene a noia (tutte quelle strizzate d'occhio e gomitatine nel costato mi lasciano accecato e dolorante), e sui vari giochini metatestuali ormai sarebbe il caso di imporre una moratoria, per quanto mi riguarda; molto più interessante e attuale, per me, l'aspetto "meta" di secondo grado, per così dire, ossia il fatto che il tema principale della storia sia Dylan Dog che perde -e lotta per ritrovare, e finisce per ritrovare (in un'ultima pagina così didascalica da lasciare il forte sospetto che si tratti di ironia, così come la ripetizione quasi verbatim dello stesso concetto -"non ha senso combattere i mostri diventando mostri", o giù di lì, alle pp. 94 e 97)- il controllo della propria immagine, della propria identità (ossia esattamente la stessa cosa di cui diversi lettori "storici", a giudicare da questo forum, lo accusano).

Nel complesso, però, mi è difficile giudicare quest'albo, nel suo turbinoso e divertito rimescolamento di stili e umori, che probabilmente non fa più presa su di me come un tempo. A parte l'aspetto "meta" di cui sopra, mi sono piaciute diverse altre cose (l'inquadramento teorico di John Ghost nel prologo, lo splatter quasi golcondiano, entrambi i disegnatori), ma se le singole sezioni della vicenda hanno ognuna qualcosa di interessante (la parte ad Harlech avrebbe potuto tranquillamente essere espansa in un albo dalla lunghezza canonica), i collegamenti presentano invece qualche problema. Intendo proprio dal punto di vista narrativo -non mi pare se ne sia parlato, nel thread, ma ci sono almeno due momenti in cui la successione temporale mi risulta indecifrabile:

1) pp. 43-51: mi va anche bene che Dylan Dog sia già un idolo della folla il giorno stesso in cui John Ghost lancia l'app e pubblica il suo videomessaggio pro-Dylan, anche se sarebbe più ragionevole supporre che la prima cosa sia una conseguenza della seconda -quello che non mi va bene è leggere che DD è stato insignito dell'Ordine della Giarrettiera (o quel che è) due mesi prima, mentre nel sottopancia del servizio del telegiornale la notizia viene presentata come se stesse accadendo in quel momento (c'è perfino scritto "breaking news");

2) pp. 66-70: quando si verifica l'evasione da Harlech? Dylan Dog esce dagli studi televisivi, ed è ancora giorno; telefona al giornale, e scopre quello che è accaduto ad Harlech -e nella vignetta che visualizza l'evento mi pare abbastanza chiaro che, fuori dalle finestre, ci sia la notte, dunque l'evento deve risalire alla sera prima (il che ha senso, altrimenti i media non sarebbero ancora stati informati del fatto). Però le frasi di John Ghost, quando decide di spegnere la BBC (e dunque pochissimo prima che Dylan Dog faccia la telefonata), fanno supporre che il "diversivo" (che viene presentato appunto come una reazione alla mossa di Dylan) non sia stato ancora messo in atto.

Se siete riusciti a districare i nessi causali-temporali di queste due sequenze, vi prego, illuminatemi! :)

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Non giudicare gli uomini sulla base delle loro opinioni, ma da ciò che le opinioni possono fare di loro. (Georg Christoph Lichtenberg)


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 Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
MessaggioInviato: dom giu 28, 2020 4:54 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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che regni il caos!
sarebbe da SENZA VOTO, "storia" (per modo dire) che ho difficoltà a valutare, non so cosa scrivere, sia perchè ormai è stato scritto tutto, sia perchè non ho ancora capito se devo odiarla... recchioni ha già raggiunto il suo scopo: parlarne bene o male, purchè se ne parli... facendo fessi tutti quanti, provocare, polarizzare
impressioni personali: vado controcorrente, ho trovato divertente la prima parte, la "cafonata", golconda rivista dal dirompente leomacs, e in questa prima parte ho apprezzato persino lo sproloquio di john ghost sulla storia dell'umanità e sui barbari/migranti affamati... mentre mi ha annoiato parecchio la seconda parte, con i selfie, le app, "i mostri siamo noi" :roll: :?
oggettivamente: la forma è diversa da quella di un tempo, un citazionismo e un metafumetto spinto oltre il limite... con l'insopportabile ghost recchioni marchia a fuoco dylan dog, come a dire "qui comando io, adesso" :x: un personaggio odioso metafumettisticamente, nel senso che vorresti strappare le pagine in cui compare :roll:
più che una storia sembra un saggio a fumetti sui diritti e doveri di dylan dog nel panorama fumettistico e nella società
ma, detto questo, nella sostanza, cosa dice recchioni di diverso da quello che dicevano sclavi o l'idolatrato chiaverotti? è sempre la stessa rroba anti-reazionaria, è una rimasticatura
stavolta non c'è un'epidemia zombi (o un'epidemia da coronavirus), ma una meteora, con tutto il trash che ne consegue... non c'è più umberto bossi, ma salvini.....
meno scontato l'attacco frontale a certa agiografia occidentale (churchill, la famiglia reale)
la copertina mi piace, fantastica la variant presentata in fiera
sempre gradita la citazione di scheggie di follia...

voto 5/6


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 Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
MessaggioInviato: mer ago 07, 2024 1:22 pm 
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Iscritto il: dom nov 26, 2023 9:57 pm
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