Cravenroad7

La Barbato è una garanzia...nel senso che è garantito che sarà una storiaccia dove non si capisce niente...ci sono gli autori di Saw l'enigmista che hanno già fatto partire le denunce...

Quest'albo sta a Necropolis come Mad Max (uno qualsiasi, pure il terzo) sta a 2061 - Un anno eccezionale.
Potrebbe seguire qualche Spoiler:
Non tutto è disprezzabile, l'inizio e alcune singole scene si salvano, ma non sono mai riuscito ad entrare nella lettura abbastanza da poter sospendere l'incredulità. Ok, la meteora rende folli e violenti, vedi i nuovi primitivi guidati dal ridicolo emulo zagoriano o quei giustizieri privati che prendono Dylan a modello esteriore (e prima o poi apparirà anche qualche setta di adoratori della meteora), ma i moventi della società che dovrebbe essere utopistica e il rapido voltafaccia degli adepti mi sono parsi proprio pretestuosi (per la storia in sé e per rientrare nel ciclo). Una scappatoia per Dylan si doveva trovare certo, ma così... forse forse avrei perfino preferito un intervento ghostiano.
Voto 5 alla storia e 7 ai disegni. Casertano coi suoi tratti grotteschi m'è sembrato l'illustratore ideale.

In questa storia avrei visto bene salvini. In una stanza della struttura, su un pulsante, è posto un meraviglioso calice di ottimo vino rosso; ma, se lo toglie per berlo, a quel punto si apre il portellone della diciotti

Stessa cosa per me. Oltretutto, speravo che avessero salvato e riproposto i testi di Sclavi nei tarocchi originali in qualche modo.

un po' necropolis, un po' il giudizio del corvo, un po' la saga di Saw questo la caduta degli dei...
detto del finale bislacco, l'albo mi è piaciuto anche perchè ormai siamo addentro la meteora, quindi mi sembra normale che la trama adesso sia profondamente collegata con quanto sta accadendo, anzi mi stupirei nel vedere i prossimi albi con storie in cui la meteora è solo sullo sfondo... o forse visto il "fine dell'episodio" sarà proprio così
come gli altri utenti suppongo sia un refuso, ma visto che il Rrobe ogni tanto passa ancora di qua...

Avrei voluto dare "ottimo" a questa storia (perché questi sono i tempi), ma purtroppo ha un po' troppi difetti.
In primis una sorta di senso di deja-vu, che fosse solo verso l'esterno poco male (Sclavi ci ha fatto una splendida carriera). È che qui l'autocitazione sorpassa di gran lunga l'esercizio del proprio stile.
E poi il fatto che questa storia prende esattamente il peggio dal contesto della meteora* (motivazioni folli dei cultisti, che in altri tempi - ne sono certo - sarebbero state molto più sensate), affidando invece la soluzione al solito discorsetto motivazionale di DD, laddove si sarebbe potuto utilizzare uno degli elementi introdotti dalla "saga" (es. John Ghost, bande di cavernicoli moderni, vigilantes vestiti come Dylan che non ricordo come si facciano chiamare ecc.) contribuendo così - se non altro - a caratterizzarla.

Detto ciò, se dietro una storia c'è una buona idea io parto sempre carico di benevolenza, e quella dell'involuzione forzata degli eccellenti (e sua diffusione multimediale "pedagogica") mi è molto piaciuta, anche perché accompagnata da trovate efficaci à la Saw. Intriganti anche le atmosfere. Ho votato "buono".

* La saga della meteora è una delusione. Io capisco che in ottica editoriale non si vogliano "punire" gli acquirenti occasionali, ma io mi aspettavo ingenuamente una storiona di grande respiro, dove ogni singolo numero avrebbe rappresentato un tassello imprescindibile per il completamento del puzzle. Ormai (salvo sorprese) non sarà così, e difficilmente tutti i protagonisti dei singoli numeri (es. gli X-Men o la nemesi/amante di Dylan) potranno andare oltre il semplice cameo nel proseguo degli eventi.
Insomma, alla fine era ancora hype. Speriamo che i numeri a ridosso dell'impatto ci facciano parlare in futuro di quella che sarebbe stata una bellissima mini-saga da 4-5 volumi.

E comunque è riciclata anche l'idea dei giustizieri vestiti tutti come Dylan: da Bilotta e il suo Pianeta dei Morti, per l'esattezza.

Che mortorio, siamo a pagina 2

Non sono molto d'accordo con RKC, qualcosina di buono c'è (ritmo, tema, un buon dylan) ma poco altro, soprattutto il finale è affrettato e facilone. Fanatici in grado di costruire una struttura del genere e di compiere le peggiori crudeltà in nome di una "disevoluzione" (concetto questo che mi è piaciuto trovare in un dyd, raccontato altresì bene, una delle cose salvabili) che dovrebbe, non si sa per mezzo di quale forza cosmico/mistica, deviare la rotta di un enorme asteroide, alla fine si lasciano convincere da quattro parole in croce.

Proprio non so cosa succede alla Barbato, un tempo mi piacevano un sacco le sue storie dylaniate, soprattutto erano emozionanti, precise e coerenti, con un'attenzione puntigliosa ai dettagli.
Da un po' però....boh. Sembrano scritte di fretta.

A me la citazione "zagoresca" è piaciuta, per quanto il dialogo tra i due sembri un po' fuori luogo.
E non capisco quale grande problema sia il "fine dell'episodio".

Votato 6 d'incoraggiamento.

Per un'accelerazione di continuity mi sa che dovremo aspettare il Mid-season finale.

in tutti gli altri episodi del ciclo c'era scritto "continua", quindi si suppone in un refuso, tutto qua...

parlando di continuity ,
la continuity non c’è.
c’è un incipit di fondo che è la meteora , ma le storie sono slegate tra loro.
Come avevo previsto qualche mese fa , ci sono un paio di pagine che fanno intendere che ci sia una trama di fondo ,ma è tutto qui.
Per vedere un po’ di continuity basta andare a leggersi le saghe di nathan never o dragonero restando in casa bonelli.
inoltre ci sono errori e non sensi ,
il maggiolone distrutto e poi riapparso. Comportamenti che convergono verso il grottesco,
come lo era stato anche il primo numero della meteora. Che può essere anche una scelta , ma poi appare john ghost che fa discorsi seri , le cose non collimano.

Ti meravigli? La graphic novel di Sclavi uscita a gennaio l'abbiamo commentata in due.
Quando è così, passa proprio la voglia di scrivere sul forum.

Bah, in fondo basta un po' insultare il supervisore sui refusi, parlare dei dati di vendita, del valore del "6" come voto, per movimentare la discussione.
Ma se la storia ha poco da dire, alla fine si parla di altro. E tra un altro e l'altro non si dice più nulla.

VERBA VOLANT, ALOHA DECOLLANT