Se di fanfiction dobbiamo morire, di fanfiction posso ferire...con qualche ipotesi per puro passatempo:
V.M. ha scritto:
A mio avviso l'aspetto più interessante del ciclo della meteora sarà proprio il contrasto fra la visione del mondo di Recchioni (in parte riflessa in John Ghost) e quella di Dylan.
Per il momento si è notato soprattutto ciò che accomuna quelle due visioni (il disprezzo per il fascismo inconsapevole della gente comune), ma già si intuisce che nei prossimi albi i princìpi etici di Dylan saranno messi a dura prova e dovranno scontrarsi con la razionalità di Ghost/Recchioni.
Quello che dici è interessante, ma secondo me Recchioni è ben più scaltro e disilluso dal semplice cercare una forma di identificazione in quello che fa/dice JG, specialmente se si parla di approccio razionale ai fatti. L'autore sicuramente ne fa uso, di questa razionalità, perché manovra il personaggio-Dylan per metterlo in difficoltà, in discussione, per allargarne le prospettive o evidenziarne i paradossi sotto stress - ma senza l'accanimento sadico della
Barbato, che ragiona diametralmente
contro Dylan, e prova piacere nel colpevolizzarlo o sminuirlo, anche per revanchismo di
gender - mentre
JG è un'altra storia.
E' un burattinajo cinico e machiavellico, nel senso che farebbe di tutto per arrivare ad un suo preciso scopo. In questo è razionale, ma solo in superficie, nel metodo. Non predica un'ideologia precisa in cui crede, che comunque può ribaltare a piacimento sempre per giungere a quel fine. In questo senso è al di là dell'etica. O delle filosofie che ricicla. Gioca a scacchi con la credulità degli altri finché gli servono. E se esegue i piani di qualcuno più in alto di lui, magari un giorno riserverà un brutto tiro anche a costoro, per emergere come singolo, preso da delirio di narcisismo titanico
.
La butto lì: col passare degli albi, se Dylan comincerà in un certo senso a prendergli le misure (in conflitto), vedremo JG perdere progressivamente quel sorrisetto, quella sicurezza in sé, quella lucida garanzia di controllo occulto su ogni cosa...e Dylan saprà far emergere progressivamente le sue sbavature, fisime, limitazioni, ossessioni, esponendolo quindi su un fianco, con una graduale perdita della proverbiale faccia da culo che espone in mondovisione. Insomma, lo farà degradare nell'irrazionale per sfidarlo su un campo dove JG non detiene più il monopolio né la bussola degli eventi.
[...]
E tornando sull'albo del mese ho notato una cosa di cui nessuno ha parlato, forse perché magari ricordo male: nel giro di quattro pagine (pp. 56 e 60) si vede Dylan rimetter in moto il
Maggiolone con un singolare teschio come portachiavi dell'auto. Adesso, sappiamo che Dylan colleziona ninnoli e cianfrusaglie piuttosto kitsch per l'arredamento di CR7, ma non lo ricordo con qualcosa di decorativo addosso, a parte la Bodeo o la solita
mise. Quindi o
Nizzoli si è preso una libertà tantoper, oppure quel portachiavi ha qualche altro valore...
...considerando come durante il
#384 (quella mezza scemenza sul Maggiolone posseduto/possedente scritta dal maitroppoesimio Simeoni
) in nessuna scena compaja questo oggetto penzolante prima che l'auto venisse fatta ricostruire ex-novo da (indovinate chi?) Groucho, che come sempre ottiene appoggi da chissàcchi per indirizzare il suo capo verso chissàddove...
ALOHA USATO GARANTITO