Cravenroad7

ma chi ti ha detto che non ce ne accorgiamo? qui si critica il fatto che forse non è DD il luogo più appropriato per discuterne e che sicuramente questi albi ne discutono in maniera pessima.
Se non ti accorgi di questo hai la testa in un vaso. Da notte.

Sì Yulin secondo me è proprio quello l'armaiolo a cui si riferiscono (sia qui che sul team up di Dampyr).


Per la storia della ""critica sociale"" credo che il problema più grosso sia come viene presentata (ho cercato di fare un esempio più su).
In pratica questi meccanismi narrativi non servono per far dire al lettore "Anche io sono il mostro" ma solo per sedimentare nell'eventuale lettore il concetto che la ggente lo sia (facendolo così sentire un eletto). Questo per me non è bello.

Per il salvinismo in sè, premettendo che mi viene una fitta al costato ogni volta che non ne dico male...però anche lì il tema non è così semplice. Le social democrazie europee stanno tutte crollando in quanto sono state le prime fautrici di questo mostro capitalistico che è la UE.
Salvini (e i tanti partiti di questo tipo che stanno prendendo consensi in tutta europa) cavalcano più o meno intelligentenmente questo tema (che oggi credo abbia più peso sull'opinione pubblica DEI INMIGRATI). La Lega ha candidato praticamente tutti i divulgatori "no euro" che negli ultimi anni hanno aperto questo dibattito con libri per nienete populisti (vedi a\simmetria ad esempio o BarraCaracciolo).
Anche sta storia del sovranismo è un qualcosa che non mi capacito di come si possa criticare: persino Togliatti che era l'uomo di Stalin (il diavolo incarnato imperialista di sinistra) in Italia (semplifico) subito dopo la guerra ha scritto una marea di articoli in cui rassicurava di come non credesse assolutamente nell'internalizzazione del proletariato in quanto pure secondo lui la nazione fosse una dimensione giusta per l'esercizio democratico (nazione = patto sociale tra le classi sociali).

Quindi boh...mi sembra che queste critiche siano altrettante semplificazioni che non apprezzo poi tanto. Soprattutto in periodo di erosione dei diritti sociali calcare così tanto la mano sul fatto che la ggente sia stupida per me non è che sia proprio "de sinistra".


Vabè, io la finisco qui (evidentemente questi temi sono più interessanti della storia ?)

Come già con "Al servizio del caos, la storia in sé mi è piaciuta ma è quanto di più lontano ci possa esseredalla mia idea di Dylan Dog. Leggerlo mi interessa ancora davvero? In ogni caso arriverò al termine di questo ciclo, poi vedrò se e come rispondere all' interrogativo

Secondo me invece il problema non è Salvini, Di Maio, Renzi. Anzi il problema è, e lo cito,

E' questa tendenza a pensare di avere in mano sempre la verità. Solo che fino a che lo si fa su un forum parlando di fumetti ci può stare. Quando questo viene ampliato alla vita pubblica o a temi scientifici, economici è tutta un'altra storia. E' proprio questo secondo me il male del nostro tempo. Non avere idee diverse. Ma pensare che le proprie siano sempre le migliori, in maniera assolutista, negando il confronto.

Ma se la maggior parte delle pagine è occupata da mattanze, didascaliche lezioni socioantropologiche, "forse non tutti sanno che", citazioni e battute sulla citazioni e splash page!

Parto dalla copertina. Stupenda, emana un senso di forza incredibile. Una delle più belle dell'intera saga.
Questo albo ti dà una scarica di adrenalina forite. La strage di Axel, strano che qui sul forum nessuno se ne sia accorto, cita Killer! di Sclavi, e la balestra sopra la macchina cita Lo hobbit- La battaglia delle cinque armate, quando i nani scortano Scudo di Quercia verso il Azog il profanatore. Questo albo ti prende allo stomaco in senso positivo, ti scuote. Dylan che viene portato alla ribalta contro la sua volontà, è una cosa che mi ha colpito. Bene lo splatter, così erano i primi Dylan dog è così inizia il ciclo della meteora. Spero che lo splatter torni a far parte di questo fumetto. Albo che scorre a meraviglia, in certi momenti mi è sembrato il Dylan di Sclavi. Il ciclo della meteora parte col botto, secondo me. Votato ottimo, naturalmente. Voglio una gigantografia della copertina. Molto belli i tarocchi.

Soprattutto quando ci si diverte a parlare di entropia, caos, farfalle che svolazzano e quant'altro e non si ha la benché minima base e conoscenza di quello di cui si sta parlando, e quindi è tutto di una superficialità assoluta che, per chi lavora con queste cose tipo me, a un certo punto da un fastidio terrificante. Perché buona la prima, buona la seconda, va bene la fascinazione, ma a una certa pure BASTA. Siano maledetti the big bang theory e Schrödinger quando se ne uscì con l'esempio del gatto.

Si potrebbe fare il giochetto inverso e VIETARE a chi non ha un dottorato in materie scientifiche anche solo di citare il concetto di entropia.

Io invece dico che francamente non se ne può più di chi attacca Dylan Dog in questi termini.
Se quello di Salvini ti sembra buonsenso, allora tu di Dylan Dog non hai mai capito nulla, ma proprio niente eh.

Ti capisco Granger sul significato di Entropia. Ma ti reputo troppo esagerato. Ti darei ragione se in quest'albo si parlasse di entropia a livello scientifico. Invece la si usa come concetto di "disordine" e come concetto metaforico. Non a caso anche il concetto di disordine è usato anche per rendere capibile ai più il concetto di entropia, con il classico esempio delle molecole di gas prima divise e poi messe insieme. Poi sono d'accordo con te che il Caos così come lo vede John Ghost è un po' diverso dalla "configurazione con più alta probabilità di accadere". Io l'ho interpretata così:

John Ghost è colui che riesce a vedere nello status quo, nel disordine, la modalità per renderlo ordinato (dove con ordinato si intende un fine, un evento finale a cui si vuole arrivare).

Chiaramente si poteva spiegare senza usare il concetto di entropia e qualche altro concetto ma non sarei così severo con lui. Inoltre ci mette anche la teoria del caos con la questione semplificata della dipendenza dalle condizioni iniziali. Insomma fa un calderone. Ma tutto dipende dal contesto. Recchioni con questo albo non vuole spiegarmi l'entropia o la teoria del caos da un punto di vista scientifico ma fornire una metafora del comportamento di JG.

Mi sembra che Recchioni faccia più che altro riferimento al concetto di entropia utilizzato nelle scienze sociali, ovvero "misura del livello di disordine, fino al caos | con riferimento a organizzazioni sociali o culturali, misura della tendenza, non appariscente ma costante e irreversibile, al livellamento, alla stasi; perdita di slancio, degradazione" (cito dal dizionario Garzanti).

Pollice verso. Terribile.
Bella la parte iniziale, con la presentazione del Caos, la vignetta in questione è bellissima e mi aveva fatto ben sperare.
L'albo si riassume con: citazioni pessime di vecchi film, Dylan come Roibin Hood, trama terrificante.

sopra il sufficiente. dovrebbe corrispondere al sette.

Sì infatti, non è tanto una metafora del comportamento di JG, quanto un riferimento più generico all'entropia su scala globale applicata al ramo socio-economico, con esempi storici .

Esiste tutto un ramo di studi sul concetto di "dispersione dell'energia non reversibile=aumento del Caos" in ambito economico e sociale, con relativi paralleli a livello di rivoluzioni storiche. La termodinamica serve inizialmente da spunto metaforico per arrivare a queste correnti di pensiero che (in soldoni) sostengono che ad un tot di trasformazioni o sforzi produttivi fatti in campo sociale, politico, finanziario (Energia->Lavoro o Investimento->Produzione) corrisponde una relativa dispersione non reversibile della stessa energia, con conseguente aumento del fattore disordine/caos (rispetto all'equilibrio del sistema di partenza) che alla fine porterà al collasso del sistema (entropia per stasi o morte entropica dell'universo), nonostante la somma delle forze sia sempre uguale. In pratica più realizzi adesso per raggiungere un "top", meno possibilità e risorse ci saranno per le future generazioni di organizzarsi per nuove trasformazioni o avvantaggiarsi delle precedenti. Come dire che in certi casi la decrescita al risparmio conviene, piuttosto che projettarsi verso il Caos per aver goduto subito tronfi.

Ciò non toglie che tutto il discorso di JG siano una serie di frescacce stile superkazzola, buttate lì per turlupinare prima Axl e poi Dylan a suon di metaforoni, mentre in realtà il suo progetto consiste soltanto nell'impalmare la Isoardi dopo che grazie al suo complottone ha cornificato Salvini per poi mollarlo .

ALOHA LA PROVA DEL CUCCO

Beh la Isoardi la impalmerei anche io....

Non mi ha "scosso lo stomaco" ma comunque mi è piaciuta abbastanza. Come sempre buoni il soggetto e la sceneggiatura di Recchioni, a livello di dialoghi ci sta il citazionismo esagerato in un personaggio caricaturale come Axel, in bocca a Dylan invece risultano sempre artefatti.

Non mi va di fare disamine sociali ma rappresentare il nemico politico come una massa di ritardati armati di forche e fiaccole che impiccano un povero diavolo al primo lampione é desolante, banale e soprattutto inutile. Se Medda su DD favoriva l'autocritica da parte dei lettori, qui si fa gongolare il lettore facendolo sentire dalla parte dei giusti. Una sorta di bias di conferma come per chi legge un singolo quotidiano (o blog) per trovare conferme e non dubbi sulle proprie idee.