Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
Inviato: ven nov 30, 2018 6:18 pm
Iscritto il: gio nov 05, 2015 7:00 pm Messaggi: 35
Deluso , mi aspettavo qualcosa di profondo come mi ha deliziato in mater morbi.Un Dylan “orfanizzato “quasi Ringo 2 la vendemmia” , tutto citazioni, frasi ad effetto, esagerazioni . Non e’ il mio genere .
Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
Inviato: ven nov 30, 2018 7:24 pm
Iscritto il: mar giu 21, 2011 11:26 am Messaggi: 1421 Località: Firenze
Piaciuto. Molto. Recchioni è l’unico insieme a Bilotta ed Ambrosini ad avere una mano autoriale, che salta fuori ad ogni storia e non si maschera dietro a storielle magari ben scritte ma trite e ritrite. Certo se Bilotta e Ambrosini sono autori nel senso più raffinato ed intellettuale del termine Recchioni lo è alla Tarantino, alla Tony Scott. A mio avviso la lettura dylaniata più interessante dell’annata regolare, ma chiaramente è richiesta una certa sintonia con il “Rrobe style”, io seguo un po’ tutta la sua produzione quindi almeno a livello formale raramente le sue storie mi deludono in quanto conosco il suo stile smargiasso e citazionista e lo amo molto. Questa storia comunque dopo un avvio puramente cazzone e molto splatter (come non si vedeva da tantissimo tempo) mette anche parecchio contenuto sul fuoco. È un Dylan molto inserito nel dibattito politico del nostro tempo, un Dylan giustamente sociale e di nuovo respingente per i portatori di idee di un certo tipo. Da parte mia però la goduria è soprattutto data dai giochi metafumettistici di cui sono un fanatico (se ben fatti), lo scontro tra la morale di Recchioni e quella di Sclavi e il rinnovamento del significato di una delle massime più famose del creatore di Dylan Dog sono chicche perfettamente inserite nel tessuto della storia. Insomma un albo pieno di divertita ironia e di una certa intelligenza. Sono molto curioso di leggere il seguito di questa avventura, purtroppo credo che non tutte le storie della meteora saranno strettamente interconnesse a questa trama quanto piuttosto alle reazioni della popolazione sempre più conscia del disastro imminente.
8 1/2
_________________ Giosafatte Salterino, al rogo mandateci gli inquisitori !
Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
Inviato: ven nov 30, 2018 10:24 pm
Iscritto il: lun mar 07, 2011 5:16 pm Messaggi: 4484
Beh, ammetterai che copertina e autore sono cose assai diverse. La lettura è quella che è perché così la rende il suo autore, sono cose spesso inscindibili. Detto ciò, a me non piace particolarmente la scrittura così infarcita di citazioni, per quanto divertenti, ma nella seconda parte la storia mi ha messo comunque curiosità per questo ciclo. Alla fine è stato un buon episodio pilota, potrebbe rivelarsi un'annata interessante.
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Un albo che serve solo da premessa ad altro, ma che di fatto è una non-storia non-a-sé. Per cui preso singolarmente non ha molto valore/spessore né rilascia grandi spunti. Ha il merito di scorrer vie senza grossi problemi e di suscitare interesse verso quello che vedremo dopo. Senza contare che è tranciato con l’accetta a livello di sceneggiatura, tra tutto ciò che avviene prima e dopo pagina 50, con lo switch netto dei disegnatori e anche del registro… dal carnevale (senza Carnevale) hard gore di di Axl Neil, alla questione dell’immagine da gestire di Dylan sotto riflettori/pennelli di Nizzoli.
Cavenago in gran forma; molto belli i tarocchi – che mi ricordano il periodo di Stano inizi anni ’90, quando Dall’Agnol illustrò invece il gioco di ruolo. Non ho solo capito “concettualmente” La Temperanza XIV con quella pistola smontabile, ma forse può tornarmi utile qualche altro fumettista…
Spoiler!
Visto che siamo in vena di citazioni di quasi trent'anni fa rispetto ad (h)ora... (h)ora, (h)ora Questa mi aspetto che almeno Leone e Rimatt la capiscano
Parlando della storia, con qualche dettaglio sparso:
SPOILER ○○○ SPOILER ○○○ SPOILER ○○○
La prima metà è montata (a palla) come un videoclip . E infatti straborda di citazioni musicali, che sfociano nel karaoke fine a sé quando Axl spara aforismi da hardorockettaro fuori-tempo-massimo, che già erano penose negli anni ’80, figuriamoci adesso. Mancava il “kill ‘em all” di rito ed avevamo completato la patetica rimpatriata. Solita dimostrazione di come l’iper-citazionsimo rischi di diventare una forma tardo nerd-osa di autocompiacimento solipsista, al limiti dell’onanismo anticreativo. Un punto a favore solo sul punk in zona new wave newyorkese,
Spoiler!
ma quello compare nella parte di Nizzoli (p.59). Per cui la chiuderei anche io con una citazione, meno esaltata, ma in tema:
Teenage angst has paid off well, Now I’m bored and old
Giustamente assieme agli AC/DC, i Guns ‘n’ Roses, l’isp. Callaghan, Zemeckis, etc, ci sta anche la citazione più simpa delle stragi di Golconda!, tra occhi penzolanti a piede libero ed ombrelli in gola (p. 15 e 19). A corredo splatter abbastanza divertente - anche se più che altro divertito – e disegni un po’ altalenanti di Leomacs verso il caricaturale (v. faccia della giornalista e del soldato a p.25, come Groucho che rabbrividisce in poltrona (p.29). Tutto sommato tanto slash-ore per nulla: alla fine scopriamo che anche il metaforone meta-storico sull’entropia iniziale di JG è solo una perculata sceneggiata per innescare il caos sanguinario in giro, mentre la Regina se la ride (sotto i tentacoli) perché sa di non esser mai stata realmente in pericolo, a parte le relazioni private con l’americana Meghan che ha messo radici in casa Windsor. Sapevo che Carpenter e Rania non sarebbero crepati nel conflitto a fuoco, però sottosotto (e incrociando le dita grattandomi ancora più sotto) ci ho sperato. Tra l’altro m’insospettisce non poco quella pausa riflessiva di Rania abbagliata davanti ad Axl prima di scaricargli il mitra contro (p.38). Il migliore di tutti è comunque il maggiordomo ubriaco a Buckingham Palace .
Non mi è piaciuta tutta l’idea fanta-social paranoide dell’APP connected/collective, che alla fine suona più come una parodia delle ronde interconnesse di salviniana memoria, per ripulire le strade delle città tramite smartphone, come se si stesse dando la caccia ai Pokemon Go. Realtà non-aumentata e ridotta a luogo comune, quindi E anche quando JG presenta tutta la cosa (pp. 45-49, disegnato come uno sbruffoncello Ewan McGregor smirk-ante che non c’azzecca molto col suo tipico british aplomb), fa appello al suprematismo britannico (bianco e ultrareazionario) che si era intravisto già nelle sue precedenti apparizioni – v. ostilità al post-colonial, agli alleati nella Seconda Guerra Mondiale, ai “diversamente” orientati per religione, etnia, sessualità, reddito, etc - … ma poi riduce semplificando tutto al ribaltone urlato a diciannove colonne del credo sclaviano de ‘i mostri siamo noi’ con i ‘i mostri sono radicati tra noi, e dobbiamo ricacciarli via a pistolettate, per responsabilità civile’. O legittima difesa (dei nostri supposti valori) come direbbe un decreto legge in discussione in questi giorni. Ovviamente Dylan non si può prestare a queste campagne di Pubblicità Regresso con la sua immagine abusiva, per cui scatta la seconda parte:
Seconda parte con un Dylan che si muove ben indignato in giro (senza gillet giallo, per ora) in Maggiolone, ma puntualmente non conclude nulla perché si scontra con una macchina più grande di lui. Non manca l’ironia, per cui i toni apocalittici non scalfiscono più di tanto, ma il ritmo tiene bene e c’è qualche scambio divertente (come nella BBC o casa di Jenkins). Nizzoli in netta ripresa rispetto alle ultime prove: bei dettagli negli sfondi, molto in character JG e Lisbeth, molto simpatica l’espressione della conduttrice a p.68 . Diminuiscono le citazioni, ed il “diversivo” della gita ad Harlech non mi ha lasciato nulla, se non altre stucchevoli sparate su chi siano I VERI MOSTRI con un tiro al rimpallo peggio che didascalico o di barbatiana enfasi (pp.77-81). Il colloquio finale con JG smuove un po’ le acque (saporite? Simeoni non docet) lasciandoci qualche retroscena sul perché protegga Dylan-talismano in funzione dei propri loschi progetti futuri, anche se spero che almeno la metà delle cose che ha detto siano delle balle per disorientare Dylan. Troppo semplice altrimenti, eccheccacchio .
Morale in fabula lupi? Alla fine allunghiamo una mano, per palpare il prossimo ed ammettere che siamo tutti più umani in questo .
Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
Inviato: sab dic 01, 2018 2:24 am
Iscritto il: sab dic 29, 2012 8:06 pm Messaggi: 638 Località: un ROMEvarlo a Ferrarendàrt
votarxy ha scritto:
Rrobe, una domanda: quando Axel riceve la sua vecchia amica da John Ghost, nel rispondere alla sua domanda, sta per caso citando Steve Jobs?
Visto il diluvio di citazioni metal mi pare molto più probabile si stia riferendo alla canzone dei Twisted Sister.
wolkoff ha scritto:
Mancava il “kill ‘em all” di rito ed avevamo completato la patetica rimpatriata.
Veramente c'è anche lei, a pag. 28 ...
P.S. Scusate se mi ripeto ma ... l' assurdità della "meteora" da 2000 km (praticamente un pianeta), che a poco più di un anno non è ancora stata rilevata da nessuno a parte JG, ha dato fastidio solo a me ?!?
Dev'esser stata la mia coscienza oscurantista per motivi auto-precauzionali, a passarci sopra come se non ci fosse, affamando vane speranze. Come dire (Ambrosini, ajutaci tu!)... se non se lo metton altri il facepalm in faccia, lo faccio io per loro.
ALOHA
Spoiler!
Sulla meteora: non siamo mica da Alberto Angela! C'è gente che va in giro dicendo che la Terra è piatta, che i vaccini sono il Male...figuriamoci se non possono spiattellare sulla pagine di un fumetto che una cosa grande due volte il Texas (o trentotto il Molise) è una semplice meteora in arrivo e nessuno se ne accorge finché non sente uno strano botto più forte della caldaja in avaria
Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
Inviato: sab dic 01, 2018 9:36 am
Iscritto il: mar nov 03, 2015 10:15 am Messaggi: 44
Se non si trattasse di Dylan Dog, potrei dire che il fumetto non è male....ma questo dylan non è più il personaggio ante Recchioni che conoscevamo. La sua trasformazione è quasi completata...mancano solo 12 mesi. Peccato.
Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
Inviato: sab dic 01, 2018 10:05 am
Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am Messaggi: 2764
Non so nemmeno io come pormi rispetto a questa storia; per sicurezza l'ho riletta due volte e la seconda non ha sciolto le perplessità, ma mi ha resa più benigna.
SPOILER La sensazione generale è che la montagna abbia partorito un topolino. Il ruolo di burattinaio, affidato a John Ghost, è talmente macchiavellico e grottesco da inficiare, per buona parte, il risultato. Scatenare il tizio con l'ascia, blaterare fantasmagoriche teorie storico-sociali partendo dai primordi, l'app, sono cose che vanno oltre la mia pragmatica essenza. Però, non posso nemmeno bocciare il tutto, perché parte di un disegno più grande del quale, spero, ci siamo almeno liberati dell'incipit. Adesso spero in qualcosa di catastrofico pre, post apocalittico, senza tante masturbazioni o dietrologie. Disegni, della prima parte, semplicemente brutti. Stupenda la copertina. Tarocchi bellissimi.
Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
Inviato: sab dic 01, 2018 11:14 am
Iscritto il: sab dic 29, 2012 8:06 pm Messaggi: 638 Località: un ROMEvarlo a Ferrarendàrt
In realtà c'è anche quella, dopo, ma stavamo parlando di quando alla pagina precedente risponde alla domanda con "rimanere affamato", che infatti poteva essere di Steve Jobs, ma visto il contesto non mi sembra il caso.
Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
Inviato: sab dic 01, 2018 12:29 pm
Iscritto il: mer giu 22, 2016 9:37 am Messaggi: 50
Sono un po' triste, perché come diceva qualcuno qui sopra Recchioni (insieme ad Ambrosini e Bilotta, ma per altri motivi) è l'unico autore, almeno a mio parere. E infatti ho comprato subito l'albo, non dieci giorni dopo, e l'ho letto subito, non dopo una settimana di comodino. Però appunto, mi succede solo con questi tre.
La struttura della storia è, appunto, una struttura, difficilmente nelle storie di Roberto sento forzature, sequenze diluite o accorciate, e il linguaggio, se è artefatto e "fumettoso", lo è per uno scopo, non mi dà l'idea di esserlo involontariamente, di venire dalla testa di un autore pasticcione e goffo. L'ironia rimane sempre all'interno di un range sottilissimo, senza mai sforare nel ridicolo da una parte e nel banale dall'altra. Così anche le citazioni, sovrabbondanti ma brillanti.
Oltre alla mitragliata iniziale di citazioni rock e metal (ci sono persino i Manowar) ci sono almeno due volte i monty python (ministero delle camminate beote e "qualcosa di completamente diverso"), la questione dei "mostri siete voi" affrontata con una postmoderna presa per il culo dello stigma, l'ispettore callaghan (grazie per non aver tradotto "go ahead make my day", era intraducibile), Matteo Salvini (è una citazione di Sclavi che ci ficcava Bossi, un modo per dire "io posso", non un pistolotto politico, o comunque non solo).
Mi è parso di vedere, se non sbaglio, tra i "Linciatori", un personaggio ispirato al vecchio matto (o a uno dei vecchi matti) di "Cane di paglia", che ha senso sia per l'ambientazione extraurbana che per il ruolo, appunto, di "linciatore".
La meteora (asteroide?) grande "come il texas" (in questo caso due volte) è anche quella una citazione, tratta credo da independence day o uno di quei film lì.
Votato 9, proprio non riesco ad andar sotto, anche se non è la miglior cosa di Recchioni che io abbia letto (a Spazio Profondo, che non molti qui hanno apprezzato, avrei dovuto dare 10, col senno di poi, tanto un altro Attraverso lo specchio o un altro Golconda non lo scriverà nessuno, diciamo la verità).
p.s. per chi chiedeva il perché della pistola smontata nella "temperanza": se ci spostiamo dai tarocchi "classici" rider waite a quelli di Crowley (mazzo di Thoth) al posto della temperanza c'è "Art". Il sale e lo zolfo che combinati in una certa quantità fanno il vetriolo (versione alchemica di shiva e shakti e altre mille cose off topic). Ma forse sono solo io che mi faccio le pippe mentali.
Ultima modifica di DanteDellamorte il sab dic 01, 2018 12:54 pm, modificato 1 volta in totale.
Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
Inviato: sab dic 01, 2018 12:54 pm
Iscritto il: dom nov 06, 2016 1:29 pm Messaggi: 336
Prologo del cattivo sul cosmo e l'inevitabile spietatezza dell'evoluzione della società umana Prima parte da splatterone vecchio stile con perlopiù titoli di canzoni e album rock / metal al posto delle battutacce Seconda parte dove Dylan Dog viene eletto ad esempio supremo e scambiato per una specie di Charles Bronson nemico di freaks e minoranze varie solo perché si è permesso di sparare una freccia gigante a uno che era uscito di casa per squartare mezza londra a casaccio Terza parte di insulti (prima) e chiarimenti (dopo) dei loro punti di vista tra Dylan e JG, e introduzione della meteora Ultima parte dove Dylan versione Gesù tende la mano ad un pazzo armato di coltello To be continued Per il momento lo stile è anarchico e indisciplinato, i toni sono quelli della parodia Sembra un what if alla pianeta dei morti ma tutto da ridere C'è qualche piccola contraddizione in termini, tipo Axel Neil ambasciatore del caos che non sbudella John Ghost il secondo dopo che questi gli consegna l'ascia. Ma capisco che per esigenze di trama questo non fosse possibile Avrei evitato la battuta di Groucho che buca la quarta parete e Dylan che cita Nietzsche con tono di superiorità da maestro di vita Comunque tutto sommato, un buon inizio della fine
Oggetto del messaggio: Re: #387 - Che regni il caos!
Inviato: sab dic 01, 2018 2:45 pm
Iscritto il: mer giu 27, 2012 1:35 pm Messaggi: 2258
Dark Star ha scritto:
In realtà c'è anche quella, dopo, ma stavamo parlando di quando alla pagina precedente risponde alla domanda con "rimanere affamato", che infatti poteva essere di Steve Jobs, ma visto il contesto non mi sembra il caso.
Avevo equivocato sorry! Leggendo mi sono chiesto anche se il "Saluta e uccidi!" sia un omaggio ai Manowar di "Hail And Kill"