Cravenroad7

Un nuovo, imprevedibile personaggio fa irruzione nella saga dylaniata: è Henrietta, la madre di Bloch.
Sapendo come ha chiamato il figlio non si può che volere bene a questa donna.





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Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Preso oggi. Il mio quinto senso e mezzo me ne sconsigliava l'acquisto, ma ho voluto dar fiducia ad Ostini, tappandomi il naso per la figura della mamma di Bloch. Che nei disegni pare coetanea sua e della di lui fidanzatina. In attesa di una lettura completa, sfogliandolo mi è parso un Torti così così ed un buon Pontrelli nella breve.

mai preso un "magazine" ma amavo gli almanacchi della paura... come sono gli articoli?

Gli articoli mi sembrano nella media, ma per ora ho dato solo una scorsa guardando le immagini e leggiucchiando qua e là, non penso nemmeno di leggerli tutti (quello sui clown da incubo sì). Questa pubblicazione la compro esclusivamente se c'è una storia lunga che m'ispiri o d'autore che m'interessi, come il Bilotta di tre anni fa od ora Ostini che m'era piaciuto, con determinante contributo di Bacilieri, l'anno scorso, mai per gli articoli.

6,30 euro per una storia e un quarto. Più una moltitudine di articoli generici ed inutili. Ed ogni volta lo compro

Comunque la storia mi è piaciuta, mi piace lo stile scanzonato e leggero del sceneggiatore

preso il magazine, per ora solo sfogliato.
per quanto riguarda gli articoli, a chi piace l'horror e' una gioia per gli occhi ,ci sono un sacco di foto e disegni a colori.

Votato accettabile. Articoli più o meno interessanti. VIlla Serena così così, mentre la seconda storia mi è piaciuta molto, sia per la delicatezza con cui è stato trattato il tema in questione, sia per la colorazione bianco-rossa.

Può seguire qualche SPOILER

VILLA SERENA:
Se cercate storie complesse, profonde, ricche di suspense, emozioni e soprattutto dove domini l'orrore, meglio lasciar perdere.
Per una lettura veloce e (quasi sempre) divertente, senza troppe pretese, allora questa storia potrebbe piacevolmente intrattenervi.
Con spruzzate di giallo e di fantastico i toni usati da Ostini in quel di Wickedford (esattamente come nel precedente, dove c'era però più grottesco) sono da sitcom e direi che forse è una dimensione congeniale per queste storie da Magazine (con Bloch un po' Tom Bosley), con situazioni spesso comiche, dialoghi spiritosi e frizzantini... mancano le risate registrate, ma nel caso le metterà il lettore.
Con questi toni la presenza dell'arzilla novantenne madre di Bloch diventa accettabile ed il trio investigativo che va a comporre col figliolo ed il "nipote" riuscito. La storia, ispirata a Cocoon, è spesso accessoria, i personaggi di contorno idem (compresi i tre vecchietti da Bar Lume, l'infermierina facilina, il direttorone ed il suo tirapiedi), ma sono arrivato al finale (quello sì dylaniato - e un po' scontato) piuttosto lietamente, quindi il tutto funziona, come da logica sitcom, in base ai personaggi principali.
Torti non mi piace molto e questo abbassa un po' il voto, comunque sufficiente.

P.S.
Il tema della splah page di pag. 120-121 è ormai inflazionato

Ai disegni preferisco il Pontrelli de IL LABIRINTO, breve storia toccante a cui assegno un 7.

In blocco, voto sempre relativo alle storie (gli articoli come ripeto, poco o nulla m'interessano), ho dato accettabile.

anch'io faccio sempre la stessa considerazione e lo stesso errore... in confronto il maxi è regalato...

Votato Buono, la prima storia è scanzonata e dai toni leggeri, e per questo funziona molto bene. Apprezzo la scelta di mantenere questa atmosfera per le vicende di Wickeford.
La seconda storia, quella più breve, è però la migliore delle due. Profonda, affronta un tema delicato in modo molto sensibile.
I dossier e gli articoli non li considero praticamente mai, forse leggerò quello sui Clown. O forse no.

Alla fine ho votato buono per le stesse ragioni di iunioras e Aleksandr. E' indubbiamente una storia non da Dylan Dog. Il protagonista non è neanche lui, in quanto sembra molto più un comprimario della vera protagonista che è Henrietta. Però è scritta bene, è una commedia divertente, ironica che gioca un pò sui classici clichè di Jenkins e qualche siparietto ben amministrato e interessante. La storia è quindi da 6 e mezzo o sette. I disegni di Torti non mi sono totalmente dispiaciuti. Io sono un amante del disegno realistico (Cestaro, Gerasi e altri) e questi disegni sono piuttosto fuori dalle mie abituali preferenze. Però, però... ci stanno benissimo con la storia. Alcuni sguardi di Bloch quando Jenkins ne dice una delle sue danno proprio una mano al meccanismo della risata (rendendo in maniera interessante la differenza teatrale che c'è tra Bianco e Augusto) sono spettacolari. E' quindi una storia promossa e direi che una volta all'anno, anche se questo non è Dylan Dog, storie di questo tipo si possono leggere.

La seconda storia è invece molto intensa e poetica. Soprattutto nelle pagine finali che lasciano grande amarezza nell'albo. Anche qui, non sono un amante di Pontrelli però questo suo tratto impreciso e quasi non curato (so che invece sarà curatissimo ma una prima impressione lascia proprio l'idea di un "buona la prima") si adatta molto alla storia che in effetti parla di ricordi evanescenti, di immagini che si sbiadiscono. Per questa storia assegno un 8.

Volevo dire solo una cosa a RKC e in generale a quelli che pensano che i contenuti del Magazine non sono niente che non si possa leggere mediante Google. E' vero. E' così. Ma non può essere che così. E penso che sia sempre stato così fin dai primi almanacchi della paura. E oggi è ancora più difficile trovare qualcosa di nuovo che possa essere scritto su un articolo e che non sia scritto anche su Internet. Penso sia inevitabile soprattutto se si vuole parlare di film, giochi o libri pubblicati magari molti anni prima. Penso che il ruolo del Magazine non sia dare delle informazioni esaustive su uno specifico argomento ma proporre una varietà di argomenti in maniera tale che il lettore interessato possa usare questi articoli come PUNTO di PARTENZA per una ricerca maggiormente strutturata. E credo che in questo assolva il suo compito poichè propone in maniera molto ingarbugliata (e su questo concordo con RKC - un pò più di ordine non guasterebbe) tanti argomenti, tanti titoli, tanti temi da cui cominciare per conoscere meglio l'argomento.

Nel compesso è un Buono. Ed ora rimango in attesa della Ninna Nanna della Baraldi!!

Un magazine che merita l'acquisto solo per i favolosi disegni di Torti, il più innovativo e geniale talento espresso dalla nuova gestione. Seguite il mio ragionamento, per favore:tenendo a mente che un disegno di per sé é una piccola opera d'arte, storicamente abbiamo avuto grandi interpreti della "bellezza" barocca, come ad esempio Caravaggio, Bernini, Borromini (quasi fotografici nel tratto), ma ne é poi seguito ad esempio un Van Gogh (più duro, meno "bello" nel dipingere i suoi mangiatori di patate) e credo che soltanto uno sciocco direbbe che i primi sia "migliori" dell'altro.
E così anche il fumetto evolve nel suo spirito artistico. Che poi possa non piacere, per carità, a me Pollock non "arriva" e non lo critico, preferisco altro. Parlare dei retroscena su come Pollock sia salito alla ribalta é come disquisire dell'omosessualità di Freddie Mercury in merito alla sua capacità musicale.... Torti è il nuovo Micheluzzi, il nuovo Tacconi, il nuovo Stano. Il suo talento è indiscutibile.

Oddio mi sembra che ti stia un po' allargando... Ma siete parenti?
Torti è un buon gregario (e infatti finora è rilegato a pubblicazioni secondarie) ma come lui ce ne sono tanti.
L'innovazione e l'anticonvenzionalità sono altrove.

Fabio Principe Ottaviani?