Cravenroad7

Non mi è chiaro perché sia contrassegnato col numero #32.
288, sarà un tripudio di puntini di sospensione

Sono un po' scettico su Vietti, ma sono contento per i romanzi a fumetti: la qualità media era decisamente alta.

Sicuramente questo volume lo passo ma anch'io sono contento che ritorni romanzo a fumetti.

E' numerato col 32 perchè la collana romanzi a fumetti è diventata una sorta di contenitore. Oltre ai primi 10 romanzi a fumetti rientrano nella numerazione le 4 miniserie uscite (Coney Island, Tropical Blues, Hellnoir e Ut), il romanzo di Greystorm e i 4 romanzi di Tex.
Insomma... un bel frullato di tutto, tanto per non capirci niente.

Questi non li avevo considerati e infatti non mi tornavano i conti.

Se le cose non sono cambiate negli anni, è per non dovere aprire una nuova collana di durata temporanea o incerta.
Lo faceva anche Renato Bianconi con le Edizioni Metro: inseriva una miscellanea di ristampe di Braccio di Ferro, Soldino, ecc... sotto il marchio "Collana R.A.F." oppure "U.S. Navy" che erano serie di fumetti di guerra chiuse da tempo, ma col nome ancora disponibile. Collane a cadenza quindicinale ma che sulla serie di ciascun personaggio era data per mensile o bimestrale, in modo da consentire la rotazione con gli altri personaggi.

Mah, sarà. Io la trovo comunque una scelta confusionaria, soprattutto per i collezionisti che magari scoprono dopo anni di dover recuperare miniserie e quant'altro per avere la collana romanzi a fumetti completa. Che senso ha seguire la numerazione dei romanzi pubblicando miniserie e altre storie con formati e intestazioni molto diversi rispetto a quello dei romanzi o che forse potevano essere addirittura spacciati per dei normali speciali delle rispettive collane (parlo di Greystorm e Tex)? Vorrei capire quale sia il vantaggio effettivo per la bonelli.
Comunque, se non sbaglio, la collana raf era sì una miscellanea di fumetti ma con uguale prezzo e formato. Un po' come la collana "universo alfa" sempre di bonelli. Con i romanzi invece si è stravolta la collana, anche solo visivamente dovendola immaginare disposta su uno scaffale.

Senso eco-buro-editoriale.
Significa non dover inserire un'ennesima testata presso il Registro degli Operatori di Comunicazione, e pagare altra grana/proliferare altre cartacce compilate per rimanerci. Comunque sconsiglio ai collezionisti spazientiti di avventurarsi su Ut per completare la loro collezione...in alcuni casi meglio mantenerle (nella propria fantasia) certe lacune

ALOHA UFFICIO ARRETRATI... D'INGEGNO

Ah ecco, quindi c'è effettivamente un risparmio di vil danaro. E' addirittura così costoso/fastidioso dover registrare una nuova collana? A questo punto avrebbero potuto mantenere le uscite "alternative" sotto il nome di romanzi a fumetti, a chiare lettere però. Senza cambiare (entro certi limiti) tutta l'impostazione del fumetto a partire dalla copertina.
Purtroppo la mia malata vena collezionistica mi costringe a mal sopportare qualsiasi anomalia nella disposizione dei fumetti sugli scaffali. I cambi di formato e costina all'interno di una stessa numerazione mi mettono sempre ansia soprattutto per quanto riguarda la disposizione, al punto che da anni sto ancora rimuginando per decidere se disporre "universo alfa" seguendo la numerazione della collana o quella delle sotto-collane (con conseguente ordinatissima suddivisione per colore). Non datemi del pazzo, so già di esserlo.

E' tanto male questo UT? Mi mancano ancora tutte le miniserie e i romanzi alternativi ed ora che ho scoperto la loro collana madre sono costretto a recuperare tutto il materiale. sFortuna vuole che ultimamente non navighi nell'oro.

Il nome registrato della collana non impone costanza di formato, foliazione e prezzo. Vedi anche le attuali Topostorie Disney, che hanno una doppia numerazione, quella "fiscale" prosegue da una collana precedente (Disney Comix) mentre quella "esplicita" è ripartita da 1.

Sì questo lo so; colleziono anche manga e sono quasi tutti così, anche perchè escono un mese sì e tre no ormai. E nei mesi di buchi ne escono altri diversi. Il mio appunto è in particolare sulla confusione che si crea, e il fatto che ci siano persone che non conoscano il motivo della numerazione del prossimo romanzo (me compreso fino a pochi giorni fa) lo dimostra. Quanti vanno effettivamente a leggersi il numeretto sul codice a barre? Se non te lo dice manco la bonelli che i romanzi proseguono in quel modo la confusione è servita. Giusto andando nella sezione arretrati lo si può intuire. Oppure mi sono perso un loro passato annuncio in merito?
Comunque permettimi di mal sopportare il disordine visivo che ne scaturisce.

La bonelli lo ha fatto più volte anche in remiti passati. Pensate a zagor e alla collana zenith. E anche tutti gli almanacchi e ora i magazine hanno un unica serie oeriodica generale per tutte le serie. Non è un problema se non di issn registri tributari e catalogazione del periodico

Certo, quello lo lamento anche io quando viene cambiata la grafica di copertina (mai sopportato il logo tondo degli Speciali, o la nuova grafica dei Maxi che scompagna gli albi precedenti ).

Per non parlare di quell'errore di stampa sulla costina dell'ultimo dyd color fest.

Qualcuno l'ha preso?
Io l'unica cosa che so al momento è che la collana romanzi a fumetti riparte con più frequenza di prima. Un romanzo ogni 2 mesi... 9.90 ogni 2 mesi; comincia ad essere un po' costosa la questione. Alla bonelli non si regolano più, oppure il loro unico interesse è vendere più materiale possibile nel minor tempo possibile (fregandosene dei collezionisti seriali e puntando ai lettori saltuari). Penso però che 2 romanzi all'anno (o anche 3 volendo) potevi riuscire a venderli a più lettori. 6 all'anno invece costringeranno gli stessi ad essere selettivi. Non so quanto possa essere vantaggioso.

Io penso di appartenere alla categoria dei collezionisti seriali, che appunto quando iniziano una serie vogliono avere tutto, senza buchi.
Però nel caso dei Romanzi, il fatto di non avere una numerazione per me facilita la possibilità di selezionare abbastanza a cuor leggero (e il prezzo alto agevola anche lui). Nel mio caso poi, per una ragione o per l' altra li ho saltati quasi tutti, infatti sembra che me lo facevano apposta che almeno uno dei due autori non mi andava a genio ! Per la precisione Barbato ai testi e Simeoni, Diso e Bacilieri ai disegni.
Questo forse lo prenderò, lo devo ancora almeno sfogliare. Mi preoccupa però avere già letto su altri forum che forse "il finale non è proprio un finale" ma non ho ancora capito se è paragonabile al famigerato Darwin, dove era proprio una storia incompleta.