wolkoff ha scritto:
Mettere delle faccine in base alle proprie reazioni (
) è una cosa personale che ha poco a che vedere con la "critica", nel senso di strumento analitico per far emergere un giudizio specializzato, persino su un lavoro artistico percepito nel tempo.
E' un altro aspetto delle proprie affezioni travestito da sentenza uniforme/-ata.
Detto questo, io rimango così (
) davanti a chi, come in quel link di sopra (
http://megstop.blogspot.it/), pretende di sviscerare con spirito gnegné la prospettive sballate di gomiti e cosce, come se tutti i disegnatori/illustratori rispettassero le anatomie in modo realistico. Non dico di rivedersi Picasso, ma anche lo stesso Stano potrebbe dire la sua in merito...
PRENDIAMO ALOHA, E RIMANE ALOHA
hai ragione su entrambi i fronti; ora cerco di esplicitare i contenuti che davo per insiti nelle faccine:
se oggi riapro lo Stano del primo DD (o forse qualsiasi Stano) ci trovo un tratto assolutamente nuovo, del tutto insolito nell'universo bonelliano, d'impatto e al tempo stesso evocativo, a mio modo di vedere autorale, espressivo ed espressionista, in parole povere lo adoro dalla prima vignetta e rimango così
dopo diverse letture di Trigo (che inizialmente non apprezzavo granché, ma tutto sommato avevo 9 anni) mi accorgo di essere di fronte a un artista che parte da una tradizione affermata e la scompone a suo piacimento, di fatto quello che a primo acchito appare disomogeneo e frastagliato si rivela nel tempo ricco di dettagli e sempre adatto all'attimo narrativo; a mio modo di vedere avrò tempo per apprezzarlo ancora di più e ogni volta che me lo riguardo faccio così
e poi arrivano MeG nei quali intravedo tentativi non riusciti di dare dinamismo laddove è richiesta azione, dare espressività laddove gli occhi lo richiedano, acquisire uno stile personale (tradizionale o innovativo) che possa imporsi fra gli altri (ho citato Stano e Trigo, ma c'erano Roi, Casertano e Ambrosini a quei tempi); l'unica loro dote era quel gusto nel distorcere gli spazi e riempirli di ombre giganti a mo' di Murnau per intenderci; insomma ogni tanto me ne risfoglio qualcuno ma diventa una lettura frettolosa e nostalgica e quindi
per concludere disapprovo l'idiozia di quel blogger e l'ho postato proprio in tal senso, catalogandolo come hater con accezioni esclusivamente negative.