The ImpCita:
pagina 1, post di apertura.
A questo punto devo muovere a te la critica che non leggi integralmente i testi, ma solo quello che ti viene più comodo selezionare. Infatti, proprio dal post di apertura è chiaro che io non critico il fatto che siano presenti villain gay in Dylan, ma che siano tutti negativamente uguali nella misura in cui l'omosessualità
Ogni volta è un rapporto oscuro, tormentato, discriminato, lacerato, che quasi sempre finisce in tragedia (testuali parole mie dal primo post). Cioè qui non si critica il fatto che ci siano villain, ma che ci siano solo villain o solo vittime, caratterizzate male tra l'altro, usando sempre i soli stereotipi (Il gay assassino di Istinto Omicida deve essere pure
pederasta ovviamente, in Occhio del Gatto il nemico finale è una checca peggio di Solange e via dicendo)
Tra l'altro sempre a pag.1 avevo chiarito a LeoneArmato che
Io non credo alla discriminazione se per un solo numero l'omosessuale viene visto come psicopatico come in Istinto Omicida o la Mano Sbagliata o persona vittima destinata all'infelicità e sofferenza come in Reality Show e Dopo Mezzanotte. Ma se ogni volta che si tocca l'argomento l'approccio puntuale e sistematico è quello, permettetemi che dei dubbi mi vengono poi!Come vedi il problema non è il villain in sè, ma di come è gestito il tema omosessualità nel suo complesso, nella totalità dei numeri di 30 anni di Dylan Dog.
Cita:
bocci il personaggio di istinto omicida in quanto è il villain dell'albo, senza spendere mezza parola sul modo con cui era caratterizzato.
solo perchè era il villain.
Avevo specificato anche efebofilo, cioè attratto da ragazzi e adolescenti di molto più giovani di lui (da cui lo stereotipo gay = pederasta maniaco appunto). Ma come ho già detto fin da Pag.1 il problema non è il villain, ma il fatto di designare l'omosessualità a tinte tristi e infelici per 30 anni di seguito, sia quando l'omosessuale è antagonista, sia quando non lo è. Vuoi un esempio di villains gay caratterizzati bene?
In questo link potrai vedere esempi nei films di quando un villain gay è caratterizzato bene e quando è invece viene enfatizzato con stereotipi infelici. Questo per smentire ancora una volta la tua tesi di come non sia vero che solo perchè c'è un villain gay allora bisogna urlare automaticamente all'omofobia.
Cita:
continui a non rispondere ai tanti che ti ricordano che un fumetto come Dylan Dog non deve essere consolatorio,
Veramente ho risposto eccome a quello a cui ti stai riferendo e fin dalle prime pagine:
Pag1:
LeoneArmato:
fatico [in Dylan Dog] a trovare personaggi felici e contenti anche fra gli eterosessuali, a dire il vero.Lucifer:
Mi rendo conto, Dylan Dog è tendenzialmente tragico e drammatico a prescindere dalle storie trattate (ma non mancano comunque i lieti fine a volerli cercare). Infatti un solo singolo caso-simbolo per tutti gli altri sarebbe stato più che sufficente per poter dire con sicurezza che chi cura Dylan Dog è aperto e benevolo sul tema.
Pag2:
Wolkoff:
Dylan Dog è (anche, forse ) un fumetto dell'orrore.
Rassicurare il lettore è l'ultima cosa a cui deve puntare.
Non deve dare risposte, ma suscitare inquietudini. Non deve fornire direttive, ma disorientare. (...) La SBE ha sostenuto diverse campagne sociali, ma i suoi personaggi non sono tenuti a farsi carico della didattica dell'essere.Lucifer: :
Gli autori di Dylan Dog posso farsi carico eccome di didattica dell'essere se vogliono.(...) Non diciamo che Dylan Dog non si occupa anche di queste cose, perchè sarebbe una clamorosa sciocchezza smentita dai fatti. Invece gli autori hanno trattato di tutto e di più, veicolando sempre mesaggi molto positivi proprio nei confronti dei più deboli e discriminati, di quelli visti diversi dagli altri. (e non voglio fare spoiler, ma è perfino il tema centrale del mensile di questo mese [Miseria e Crudeltà])
Il fatto che a quanto pare tutti qui nel topic sostengano che l'omosessualità debba essere una misteriosa eccezione e che non se ne debba parlare bene e che vanno già bene invece tutte le volte in cui è stato affrontato l'argomento in maniera rude, tragica e oscura, è per me una cosa a dir poco incomprensibile. Pag3:
Ilnomeutenteinserito:
DD dovrebbe essere un fumetto horror, quindi quello che cerco sono belle storie horror. Non mi interessa che si parli di islam, omosessualità, esodati, necessità delle primarie nel centrodestra, brexit o che altro... mi interessa che si parli di horror.
Per le altre tematiche mi vado a leggere dell'altro...Lucifer:
Allora rimarrai molto spesso deluso, perchè tante, tante volte in Dylan Dog non troverai nè storie horror, nè solo storie horror, ma anche tante metafore di vita, denunce sociali e valori morali che lo stesso Sclavi ideatore di Dylan Dog ha sottilmente fatto passare nel suo albo usando il personaggio e gli orrori di Dylan come veicoli di enormi, grandiose allegorie per trasmettere dei messaggi molto più alti, nobili, profondi, personali. E' lo Sclavi che insegna che il vero orrore non sono i mostri e incubi di Dylan, ma l'indifferenza e la crudeltà dell'opulente società che schiaccia il più debole per far prevalere il più forte.
Penso che tu abbia profondamente frainteso l'opera nel suo complesso e che ne hai una visione molto superficiale di essa.Devo continuare? Mi sembra chiaro che, a torto o ragione che sia, abbia risposto alle critiche. A questo punto dunque sono solo due le possibilità : O non hai letto (o letto e scordato) proprio questi passaggi e in tal caso ti invito e rileggerti tutto il topic prima di fare simili obiezioni; o hai intenzionalmente omesso in mala fede queste informazioni per tentare di darti ragione.
Tertium non datur diceva Tertulliano, delle due l'una. Dalla logica aristotelica non si scappa.
Cita:
tutti diversi, mostri e vittime della società, il che mostra che la poetica di Sclavi l'hai capita poco se continui a pretendere qualcosa fuori dalla natura di questo fumetto, fatto per lo più di carnefici e vittime, come la popolazione di Cabot Cove
Anche ammettendo, e non avrei nessun problema a farlo, che in Dopo Mezzanotte Sclavi abbia fatto a modo suo quella che tu chiami poetica con David, potremmo anche accettarlo e toglierlo dunque dal novero dei casi della tematica omosessuale gestita male. Ma ricorda che stiamo parlando dello stesso Sclavi che ha fatto la checca caricaturale di Occhio del Gatto e li' me la devi proprio spiegare dov'è la poetica. Non usare la "poetica" di Sclavi come scudo per difendere anche l'indifendibile, perchè anche i geni possono fare sia lavori eccelsi che scadenti e giustificare a tutti i costi anche quelli infelici, (come in Occhio del Gatto appunto) è sintomo o di ignoranza e ingenuità o di disonestà intellettuale e malafede (riferendomi a tutti coloro che in questo topic hanno per l'appunto giustificato e scusato lo stereotipo gay perfino in quel numero perchè tanto "
doveva fa ridere". Proprio divertente infatti). E in ogni caso qui stiamo parlando di Dyaln Dog come testata nel suo complesso, la sua totalità e quindi anche fuori di Sclavi.
Cita:
Poi se occasionalmente un personaggio dovesse sfuggire a questo schema, ben venga, ma infilarlo sartorialmente a forza solo per poterci fare la pubblicità progresso sopra, boh, se non porta a una storia interessante da leggere, per me ha poco senso.
Il vero problema che prima chiedevo a inizio topic ma pare, spulciando le varie fonti, sia stato in qualche maniera appurato da fonti autorevoli (e in assenza di meglio gli autori Bonelli
sono fonti autorevoli) è che il nocciolo della questione sia proprio questo : i personaggi dei pilastri Bonelli come Dylan Dog (escludendo dunque le produzioni poco conosciute e di nicchia come quella di Enoch) non sono sfuggiti dagli schemi, non perchè non è banalmente capitato, ma proprio perchè è stato
proibito loro da Sergio Bonelli prima e la gestione della casa editrice poi, di trattare dell'argomento gay in un modo piuttosto che in un altro per non scandalizzare e compiacere la stragrande maggioranza del pubblico Bonelli, che è evidentemente tradizionalista e conservatore. Il che, è a tutti gli effetti una forma di censura uguale a quando quasi un secolo fa era proibito nei fumetti di caratterizzare uomini di colore e donne indipendenti ed emancipati perchè avrebbe causato l'ira dei tradizionalisti e conservatori dell'epoca.
Lux