Ma che bellezza vedere tanti autori e disegnatori con idee per portare avanti la fase 2! Il futuro dell'inquilino di Craven Road è assicurato. Grazie Lebbra, terrò un posto per te alla mia destra. Leggerei con piacere "Sedotta Spiritica", anche perché potrebbe creare scenari interessanti. Magari una guerra fredda tra quel Bloch che fa battute al vetriolo su Groucho, e il baffuto che passa sempre più tempo a parlare al telefono sottovoce.
Personalmente credo che a un grande personaggio non possa mancare una grande nemesi, e per il ritorno in pompa magna di John Ghost avevo pensato anche io all'Italia.
Da Caos Nasce Cosa
L'albo si apre con un prologo, che serve a ricordare al lettore (o a spiegare all'occasionale) chi sia il biondo dagli occhi di ghiaccio. John Ghost è seduto in una trattoria italiana, e ordina un cappuccino a fine pasto. Il cameriere cerca di spiegargli che da noi non si fa, ma il cliente non vuole sentire ragioni. Il cameriere perde le staffe, viene licenziato e torna a casa, dove per il nervosismo dimentica di usare le presine da forno e si scotta due dita. Questo innesca una catena di contingenze che porterà, di lì a tre mesi, allo scoppio di un'epidemia di colera in Uruguay, che faciliterà l'acquisizione di grandi appezzamenti di allevamenti bovini. Inizia l'albo vero e proprio. Dylan riceve un cospicuo anticipo e due biglietti aerei per Milano: John Ghost vuole assoldarlo nuovamente. Dylan non è sicuro se accettare, ma Groucho e Irma insistono. Resterebbe il problema dell'aereo, ma all'improvviso Dylan ha una rivelazione. "Io non ho paura di volare. Non nel modo in cui credevo. Non nella maniera in cui ho lasciato che lo credessi. Io temo per essere temuto. Ho paura degli aerei affinché essi abbiano paura di me. È l'unico modo che conosco per farlo." Stacco: Dylan e Groucho in business class. Il primo dice "Sono molto a disagio, ma non ho paura di te", tuttavia il Boeing 787 non risponde. Il secondo esaspera le hostess con battute sulle file all'Expo. All'arrivo a Milano si vira sul metafumetto spinto, così meta da dare le vertigini. John Ghost vuole importare in Inghilterra Thomas Fox, il fumetto dell'orrore più popolare in Italia, ma per riuscirci serve l'approvazione di Silvano Squali, il suo creatore, che però pretende di parlare in privato con Dylan Dog, l'ispirazione per il suo personaggio. L'incontro tra i due avviene nella casa di Squali in campagna. Lo scrittore avverte Dylan che la mafia è a caccia di un medaglione magico, che suggella il patto demoniaco alla base delle fortune della serie. Lo affida all'indagatore, pregandogli di averne cura, e dopo averlo congedato scende in cantina, dove si accoppia con un minotauro, o qualcosa di simile. Il ritorno in città si trasforma ben presto in una fuga disperata con i malviventi alle calcagna. Nella scena madre, Dylan si lancia col deltaplano da un elicottero in fiamme, facendone saltare in aria un altro con una freccia esplosiva. Viene recuperato da una macchina, e al suo fianco trova John Ghost, che gli spiega che il suo lavoro è finito, e di lì in avanti ci penserà lui. Dylan può quindi godersi il suo compenso e il resto della vacanza. Finale suspense! Dylan passeggia in un mercato rionale, ricordando (per esigenze di continuity) le sue passate avventure italiane. A un certo punto però sente delle parole in una lingua arcana, e vede dei tentacoli che si protendono verso di lui. Lo spavento dura poco: a quanto pare Groucho ha importunato un pescivendolo, e questi gli ha rivolto offese irripetibili in dialetto, scagliandogli contro un polpo che finisce in faccia a Dylan. Risate di sollievo, ma l'ultima vignetta stringe su una figura sullo sfondo: la signora che sta spinando i filetti di triglia è in realtà la Regina Elisabetta!
|