Cravenroad7

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#347 - Gli abbandonati
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Voti totali : 117
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mer lug 29, 2015 5:57 pm 
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Iscritto il: gio dic 09, 2010 8:04 pm
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devo dire che, non so per quale motivo,forse la immaginavo un riempitivo dopo l'albo del mese scorso, partivo prevenuto verso questa storia e invece mi sono dovuto ricredere. Mi è piaciuta tanto. Per me è un 8. Sarà anche lineare ma mi piace l'uso di tutti i personaggi. Su tutti dylan con il suo difficile rapporto con il telefono e con le sue vertigini che però non gli impediscono di fare la cosa giusta. A mio avviso la Barbato e Casertano hanno sempre formato una bella coppia(ricordo con piacere la bellissima "la seconda occasione") e devo dire che mi hanno lasciato soddisfatto anche questa volta. data la storia prettamente horror avrei gradito un pò più di splatter ma come diceva qualcuno più su: "questo passa il convento".


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mer lug 29, 2015 9:04 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3868
Toh una storia della barbato slegata dai entennali , dagli albi bomba termonucleare ,
Una storia con un inizio ed una fine , tipo nebbia ,
e mi e' piaciuto ,
La storia e' abbastanza semplice , ma mi ha preso ,

SPOILER
finalmente gli autori possono utilizzare le modifiche della fase due senza dover spiegare perche' . Penso che bloch in futuro fara' altre trasferte con dylan , in questa prima e' andata bene.
Si potevano fare scene piu' horror e paurose , questo ha limitato il voto alla storia.
Ma questo passa il convento no?

Il cellulare fatto portare da groucho a dylan fa parte del piano dell'albo precedente o fa parte di prendere piu' confidenza con l'aggeggio?

Cmq niente trionfalismi , la storia si fa leggere , ma siamo lontani dall'osare ( ehehe)

Ma dylan non soffriva di vertiggini ? Qui sembra un acrobata del circo orfei. :)

La copertina mi piace molto , nella sua semplicita' , e il colore rosso porpora e' un tocco si classe.

STORIA 7
DISEGNI 7


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mer lug 29, 2015 9:16 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
spoiler

ma soffrire di vertigini è un forte disagio, un malessere, non è che gli incolla il sedere alle tegole nonostante la possibilità di morire.
si confonde una paura/sofferenza con una disabilità.
in caso di pericolo di vita, se deve saltare salta!


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mer lug 29, 2015 10:00 pm 
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Iscritto il: sab dic 29, 2012 8:06 pm
Messaggi: 638
Località: un ROMEvarlo a Ferrarendàrt
bertuccia2004 ha scritto:
c'è una bella tensione e un bel ritmo soprattutto nel concitato finale.

Per me è stato il contrario, l' inizio era molto promettente ...

SPOILER
Mi piacciono le storie misteriose, e si comincia subito con questa bellissima scena di sparizione (pag. 6), soprattutto per come è resa graficamente. Poi l' aereo a volo radente sul paese (ma questa cosa si rivelerà banale : sono normali aerei), Dylan posseduto ecc.
Poi però la Barbato scioglie i nodi troppo presto : a pag. 55 è già tutto spiegato per filo e per segno, e da qui in poi per me è stata solo un' agonia. A parte le ultime 7 pagine, con una potentissima pag. 94 ! :o
Però non ho capito chi batteva sui muri ...
FINE SPOILER

Il Casertano di una volta è ormai un ricordo lontano, ma mi è piaciuto comunque di più di altre sue prove recenti. Ma come è possibile che per ben due volte scriva JAST sul cartello stradale ? (pag 7 e 44) :?

5


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: mer lug 29, 2015 10:29 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
Messaggi: 2493
SPOILER SPOILER SPOILER

Ricordate La follia di Pete Brennan?
L'ha scritta sempre la Barbato ed è stata pubblicata nell'ultimo Maxi, uscito appena un mese fa.
Bene. L'albo del mese ripropone sostanzialmente quella stessa storia.
Cambiano giusto prologo, protagonisti e movente dell'entità soprannaturale antagonista, ma la situazione raccontata e lo svolgimento della trama sono pressoché identici.
In entrambe le storie, infatti, Dylan e altri personaggi sono prigionieri di un'entità malvagia (lì un demone, qui un'intera cittadina) che li tiene bloccati in uno spazio ristretto (lì una casa, qui un quartiere), nel quale possono spostarsi solo seguendo alcune regole capaci di spezzare l'incantesimo (lì l'esecuzione di alcuni rituali magici, qui lo sfruttamento dei rumori). Alla fine Dylan e i suoi comprimari (lì Groucho, qui Bloch) si salvano, mentre alcuni degli altri prigionieri ci lasciano la pelle.

A questo punto non posso che quotare il mio lapidario commento alla storia del Maxi e riferirlo anche all'albo del mese.

Cita:
Un horror adolescenziale a base di case infestate, demoni prigionieri e formule magiche. Si lascia leggere grazie alla buona penna della Barbato, che gli dà un certo ritmo, ma resta un episodio trascurabile e del tutto privo di guizzi.


Aggiungo che ne Gli abbandonati Bloch viene catapultato con troppa leggerezza in una situazione paranormale. Non è la prima volta che succede, ma non mi piace che succeda. Più che altro, si rischia di trasformare l'(ex) ispettore di Scotland-Yard in co-indagatore dell'incubo.

Aggiungo anche che, da un po' di anni, la Barbato sembra ispirata solo nei celebrativi e negli albi in cui strapazza e psicanalizza Dylan (e comunque, quando lo fa, i risultati sono altalenanti: si va dalla buona ...E cenere tornerai alla pessima Il giardino delle illusioni). Alle storie "ordinarie" (come quella del mese), invece, sembra dedicare pochissime energie creative.


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: gio lug 30, 2015 12:44 am 
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Iscritto il: mar giu 21, 2011 11:26 am
Messaggi: 1421
Località: Firenze
Votato accettabile. Buon ritmo, ma una trama tutto sommato banale e povera di fascino. Se non si può calcare sull'horror che almeno ci si impegni sui dialoghi. Purtroppo la Barbato di Necropolis o L'ultimo arcano sembra ormai un lontano ricordo.

Casertano non ai suoi massimi, diverse volte Dylan è disegnato in modo approssimativo. Buone invece le tavole con gli aerei, le masse oscure e la cittadina.

Magari mi darete di matto, ma a me Gli spiriti custodi è piaciuta di più.

_________________
Giosafatte Salterino, al rogo mandateci gli inquisitori !


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: gio lug 30, 2015 9:54 am 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
Messaggi: 2148
votato mediocre, anche stavolta mi sembra tutto troppo scontato, nessun colpo di scena, dopo qualche pagina sai già tutto e così sarà fino alla fine... inoltre trovo sempre più fastidioso il voler sempre rimarcare il rapporto tra Dylan e Irma... senza contare il "me lo porto appresso perchè Groucho mi obbliga", ma dai...

_________________
Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: gio lug 30, 2015 10:47 am 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
Messaggi: 1531
Località: cremona
et voilà.....la.mia videorecensione

_________________
ma se dal 2023 diventassi io il nuovo curatore di dyd?

IO SONO RKC E SONO FATTO DELLA STESSA MATERIA DI CUI SONO FATTI GLI INCUBI.......
IT BEGINS......08/09/2012

http://it.wikipedia.org/wiki/Sacello


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: gio lug 30, 2015 11:23 am 
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Iscritto il: sab ago 23, 2008 12:39 pm
Messaggi: 2168
Più che albo è uno scialbo.
Molte storie della Barbato sono ottime, questa non è brutta ma non ha nulla di che, manca il guizzo, e quel che è peggio si riconosce in ogni momento il modus operandi.
Raramente mi è capitato di leggere una storia di Dylan pensando ogni paio di pagine "ora succederà questo" e indovinando praticamente ogni volta. Diciamo che si tratta di un riciclo di vecchie storie della stessa autrice.


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: gio lug 30, 2015 12:23 pm 
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Iscritto il: ven nov 30, 2012 9:57 pm
Messaggi: 223
Ho letto anche io l'albo del mese ed ho votato accettabile.
L'idea di base mi ha toccato molto e tra poco spiegherò anche il perché. Ma lo svolgimento della storia non mi ha né colpito molto né soddisfatto, benché avesse dei punti positivi. Io, personalmente, ho dovuto - al termine della lettura - anche storcere il naso riguardo il titolo dell'albo. Segue Spoiler


Spoiler!
Il tema centrale: l'allontanamento dal proprio villaggio/dalle proprie origini. Questo è un tema che sento molto mio e che è stato ed è tutt'oggi motivo di riflessione per me.
Nell'albo ci troviamo di fronte un villaggio dal quale tutti i cittadini sono andati via, perché l'aeroporto - ed il conseguente traffico aereo - l'ha reso invivibile. Si apre così quello che definirei il dramma silenzioso del luogo, che si sente solo e ha bisogno di gente che lo popoli. In effetti, senza nessun cittadino le città, i borghi ed i villaggi diverrebbero privi di vita. Io vivo il dramma nel senso opposto: spero un giorno di poter tornare nella mia città di origine e di poterci vivere. Mi piacerebbe se la mia città "mi ricatturasse".
Il tema, se lo vogliamo vedere in un modo più profondo, tocca il dramma di tutte quelle persone e quei popoli che sono costrette/i ad allontanarsi dalle proprie case per motivi vari (guerre, violenza, mancanza di lavoro, ecc). Ma quest'albo ci rimanda ad un altro punto di vista: il villaggio (le città) abbandonato soffre per la mancanza della gente!
Il titolo... più che gli abbandonati, sarebbe dovuto essere "Abbandono" o, al massimo "Gli abbandonanti". E' chiaro che gli abbandonati si riferisce ai villaggi svuotati o, almeno, così capisco io. Ma, secondo me, non da bene il senso del tema centrale. "Abbandono" sarebbe stato un titolo generico e molto più coerente, per non parlare di "Gli abbandonanti" che, però, sarebbe stato troppo spoileroso.
Lo svolgimento dell'albo ha un punto positivo: Dylan e Bloch indagano assieme. E' una cosa divertente, che spezza la routine Dylan-Groucho.
Lo svolgimento, il villaggio: vediamo il villaggio come un'entità viva (alla "Supernatural") che cattura i cittadini per tenerli con sé e dar loro l'illusione di star bene. I malcapitati diventano le vittime della città ma scoprono anche alcuni elementi che permetteranno loro la fuga: allontanarsi dal pavimento/collegamento col villaggio e la sua nebbia ed il volo degli aerei il cui rumore "deconcentra" l'entità, facendole perdere presa.
La possessione: vediamo che il villaggio può possedere i propri prigionieri, in modo da poter interagire con i ribelli. Questo anche è un punto divertente, secondo me, ma la storia dell'asfalto che diventa melma ed ingoia gli esseri viventi mi sa un po' di... estremo e mi fa storcere il naso.
"La scomparsa": è un punto debole, poco chiaro, poco conforme, secondo me, con l'entità. Strappa via le persone dalle auto? E perché solo il passeggero e non il conducente? Sia Bloch che il compagno della protagonista non vengono rapiti... perché? E' una cosa, questa del rapimento, che non mi è piaciuta.
L'entità sente: l'entità avverte la presenza attraverso le vibrazioni dei movimenti. Questa cosa potrebbe essere plausibile, essendo l'entità il villaggio stesso e quindi la terra, le fondamenta, su cui poggiano le case... eppure, non mi ha coinvolto, non mi ha preso tanto come espediente.
Il colpo di scena finale: bello in questo caso! L'entità che, spinta dalla disperazione per il nuovo abbandono, con un guizzo di energia, cattura un intero aereo passeggeri (l'aereo, il nemico che ha permesso ai prigionieri di andare via, a causa del forte rumore che deconcentrava l'entità). Gli ultimi due disegni di pagina 96 sono molto toccanti, lasciano trasparire tutto il dolore, tutta l'agonia provata dall'entità/villaggio per l'abbandono. L'entità/villaggio finalmente ha i suoi cittadini, ai quali regala delle piacevoli illusioni. Resta da vedere se un giorno questi si sveglieranno... in tal caso, quale sarà la loro reazione?
L'entità: non è malvagia, essa vuole solo avere persone/cittadini (e chissà, magari se un villaggio o una città potessero parlare ci direbbero che è proprio questo che vogliono). Vediamo che l'entità non fa del male alle persone ma le tiene semplicemente prigioniere, in una sorta di limbo/illusione in cui (lo scopriamo alla fine dell'albo) da loro l'illusione di vivere come vorrebbero.

Come avrei integrato: io, personalmente, avrei speso qualche vignetta in più sulla desolazione, per dare maggiormente risalto al tema del villaggio abbandonato. No che non sia stato fatto. Se vediamo dove finisce Dylan, ci rendiamo conto del senso di abbandono che circonda l'abitazione come l'intero villaggio ma io avrei consumato qualche vignetta in più (magari all'ingresso dei due nel villaggio) riguardo la desolazione, sfruttando la stessa suggestione usata per le due vignette di pagina 96. Per me è stato dato troppo spazio ai "prigionieri" e poco al dramma del villaggio, capovolgendo un punto di vista - invece - inedito (almeno per quanto io ricordi) e geniale.

Chi leggerà il mio spoiler, potrà facilmente capire il perché del mio "accettabile".


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: gio lug 30, 2015 1:52 pm 
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Iscritto il: sab ago 21, 2010 7:28 pm
Messaggi: 593
Località: Twin Peaks
votato accettabile perchè dalla Barbato non mi aspetto di meglio...


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: gio lug 30, 2015 3:29 pm 
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Iscritto il: mer feb 29, 2012 8:36 pm
Messaggi: 530
Nel giro di due mesi abbiamo avuto un bignami completo della Barbato che non vogliamo [più] vedere: la sadica torturatrice di poveri Dylan indifesi e quella che scrivo-perché-devo.
Dove sono finite quelle meravigliose architetture d'angoscia che ti davano l'impressione di stringere in mano la vita invece che un semplice fumetto?
Il prezzo della morte tolse il sonno alla mia ragazza dell'epoca.

Sono finite in un tempo che non c'è più - inteso come periodo storico e come tempo concreto di un'impegnatissima madre di famiglia -, in un'ispirazione che segue a ruota in quanto temporalmente situata e nei manifesti di un Recchioni che sostanzialmente non sa cosa fare.
Ed è un Recchioni a cui, beninteso, attribuisco ben poche colpe.
I suoi editoriali sono tremendi perché deve rivolgersi ammiccando a una platea che lo rigetta.
Se già sai che stai per scrivere un qualcosa che verrà additato come "tremendo" su un forum, la voglia ti passa.
Anticamente, anche un "nun ce rompete" era percepito come segnale romantico fra due poli che si intendevano al volo in un clima generale di consenso. Ed era un piacere sia scriverlo, sia leggerlo.
Qui invece si passa da una pallida e confusionaria ricostruzione storica del tema dell'albo all'ironia tracotante di chi deve farsi accettare, fino alla marchetta compulsiva.
Ma semplicemente perché il registro, il tono e il tatto dell'editorialista non gli appartengono.
Un premetto-perché-devo che coerentemente precede uno scrivo-perché-devo.
Ecco, ciò che permea questa nuova gestione è un forte senso del dovere a valanga sul piacere, a tutto detrimento della libertà creativa.

E al RRobe non appartiene neanche il genere che deve andare a raccontare.
Recchioni alla guida di Dylan Dog è come un illustre ortopedico chiamato ad aggiustare un tubo che perde.
Magari nel suo campo sarà un'autorità, ma semplicemente non parla il linguaggio dell'idraulica.
Prova ne è il fatto che, non appena mette piede fuori da Dylan Dog, cambia quasi completamente genere.
L'horror è davvero il grande assente della nuova gestione, a favore di una sfrenata copula gualdo-rujana che non può che generare una prole somigliante: tanti piccoli gialletti sbiaditi con un fiocco soprannaturale.
Ma qui siamo ancora fuori dal campo dei demeriti.
Se è un ortopedico, fategli fare l'ortopedico.
Il problema subentra nel momento in cui, già che si trova lì, l'ortopedico neanche ci prova ad aggiustare il tubo, ma piuttosto mi va a cambiare una lampadina perfettamente funzionante.
E al suo posto cosa mette? Una continuity che irradia luce marrone cacca.
Ora dico, la Barbato ha recentemente scritto su Facebook che sta scrivendo una storia che vedrà la luce fra un paio d'anni.
È come se uno sceneggiatore fosse all'opera su un episodio della decima stagione di una serie che è ancora alla prima.
È chiaro che poi il pastrocchio è dietro l'angolo, e l'andamento schizofrenico e balbettante delle novità introdotte è lì a testimoniarlo.
La continuity è una roba che va pianificata con estrema attenzione e coerenza, non un'appendice mobile che puoi andare a innestare ad cazzum come un rene artificiale.
Quello te lo rigetta per forza, soprattutto se non ha mai avuto bisogno di un rene artificiale.
Dylan Dog non ha bisogno di una yankeezzazione virulenta, di un'americanizzazione globale, di Sherlock H. Block [...], di Abel Cedric Jenkins [.....], di Carpenter, Rania, John Ghost o Irma.
Tutti orpelli superficiali.
Ha bisogno di ritrovare il sangue, il sudore, lo sperma, lo schifo, il disgusto, l'orrore, la solitudine, il disagio, la prostituzione, la merda, il mostro deforme, per restituirgli dignità poetica.
Dylan Dog ha bisogno di se stesso.
E di un Groucho che risponde al telefono per sparare cazzate, non per tramare complotti.

All'epoca funzionò perché a far suonare la lira non c'era un illustre ortopedico, ma una banda di anarco-punk incazzati neri con la voglia di spaccare tutto e di vomitare nuove sperimentazioni, nuove visioni.
Qui invece si è succubi dei nomi e dei sacrifici umani al dio del marketing.
Di una Barbato ormai completamente appannata che sferra pugni a vuoto da anni [ma farla riposare un attimo pare davvero così brutto?], di un Simeoni che si è dimostrato non all'altezza da diversi punti di vista, di un Medda che è fuggito dopo aver suonato al citofono sbagliato, di un Recchioni che, oltre al suicidio artistico di Mater Morbi [perché così mai più, e al confronto soffrirà sempre], sta guardando in direzioni che potrebbero trasformare in oro qualunque cosa, ma non Dylan Dog.
Sono tutti autori sontuosi, che però ci hanno già regalato i loro incubi migliori/peggiori.
Mi ci gioco un testicolo che, previo consenso diretto, Recchioni avrebbe riportato dentro anche un Chiaverotti fuori tempo massimo e uno Sclavi che preferirebbe farsi divorare da una pianta carnivora piuttosto che tornare a scrivere per l'Old Boy - quello vero, non il Maxi.

I miei due centesimi, giusto per dare un minimo di seguito anche all'homo construens che è in me: facciamo cantare qualche ugola giovane e affamata, non di denaro ma di carne artistica.
Usciamo dal circolo vizioso dei soliti nomi, soliti noti.
Togliamo paletti inutili e ridondanti, perché il 2015 fa schifo tanto quanto il 1986, e su quell'onda c'è tanto di nuovo da raccontare.
Rimettiamo ciascuno al suo posto, l'horror in primis.
E magari un po' di ironia va', che dallo schifo ogni tanto si deve pur evadere.

Magari la Baraldi, in questo senso, potrà aiutare.
Che dite?
Provo ad attenderla con fiducia.


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: gio lug 30, 2015 3:41 pm 
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Iscritto il: mer feb 27, 2013 10:03 pm
Messaggi: 860
Località: Forlì
Nikolaj ti amo.

Nikolaj Stavrogin ha scritto:
Dylan Dog non ha bisogno di una yankeezzazione virulenta, di un'americanizzazione globale, di Sherlock H. Block [...], di Abel Cedric Jenkins [.....], di Carpenter, Rania, John Ghost o Irma.
Tutti orpelli superficiali.
Ha bisogno di ritrovare il sangue, il sudore, lo sperma, lo schifo, il disgusto, l'orrore, la solitudine, il disagio, la prostituzione, la merda, il mostro deforme, per restituirgli dignità poetica.
Dylan Dog ha bisogno di se stesso.
E di un Groucho che risponde al telefono per sparare cazzate, non per tramare complotti.


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: gio lug 30, 2015 4:09 pm 
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Iscritto il: mar feb 03, 2015 10:01 pm
Messaggi: 1281
Nikolaj Stavrogin ha scritto:
Nel giro di due mesi abbiamo avuto un bignami completo della Barbato che non vogliamo [più] vedere: la sadica torturatrice di poveri Dylan indifesi e quella che scrivo-perché-devo.
Dove sono finite quelle meravigliose architetture d'angoscia che ti davano l'impressione di stringere in mano la vita invece che un semplice fumetto?
Il prezzo della morte tolse il sonno alla mia ragazza dell'epoca.....


Bellissimo post. Condivido tutto.


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 Oggetto del messaggio: Re: #347 - Gli abbandonati
MessaggioInviato: gio lug 30, 2015 4:21 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
standing ovation nikolaj


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