Cravenroad7

A Wynbring la gente svanisce misteriosamente... Quando anche Dylan scompare, l'incubo ha inizio!



Indagando su una donna svanita in circostanze misteriose, Dylan e Bloch giungono nella cittadina di Wynbring, nei pressi dell’aeroporto di Southend, dove l’Inquilino di Craven Road sparisce a sua volta, all’improvviso, davanti agli occhi dell’ex-ispettore. Per venire a capo di queste e di altre scomparse avvenute enigmaticamente in precedenza, bisognerà risalire a una terribile vicenda legata al passato, che ha lasciato un segno indelebile nella storia di quei luoghi.

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Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Non ho voglia di scrivere alcunché riguardo a questa storia poiché ritengo che essa non meriti neppure una riga.
Mi limiterò, pertanto, a dire questo : Paola Barbato è alla frutta e questa è, molto probabilmente, la sua peggiore sceneggiatura.
Le assegno, dunque, un' insufficienza piena.

Beh, la prima storia horror da quando è iniziato la fase due (horror o quasi).
Non così male, dopo una prima lettura un po' veloce direi che mi è piaciuto

ad una prima lettura...albo discreto, molto veloce e nulla piu'.....
colpisce la copertina forse buona nell'idea ma pessima nella realizzazione e nell'anatomia di dyd (guardate la spalla destra)......a breve video recensiona approfondita..

Non voglio fare la figura del rompiscatole poiché ho grande stima di questo forum ma mi piacerebbe chiedervi che cosa abbiate trovato di positivo in questa storia.
Il soggetto è ridicolo, la sceneggiatura noiosissima e scontata, i disegni di Casertano buoni ma lontani anni luce da quelli di un tempo, la copertina di Stano orripilante e l' editoriale a dir poco ridicolo ( editoriale che, in altre circostanze, avevo trovato accattivante se non, addirittura, scoppiettante ).
Piuttosto, io sono preoccupato del fatto che, ... e cenere tornerai a parte ( che, pur avendo detestato, riconosco possa piacere ad altri ), la Barbato sembri aver completamente perso la bussola.
Un tempo, pur essendo sempre stato il suo un Dylan " atipico ", scriveva delle storie logorroiche ma anche molto interessanti.
Negli ultimi tempi, l' unica cosa che mi resta dopo essermi approcciato ad un suo albo è un profondo senso di stanchezza.

Battuta del secolo

Non è la spalla, è il gomito... Oddio, poi se la riguardo pensando che quello sia in realtà la sua spalla sembra fa anche a me l'effetto che avrà fatto a te, ma sono abbastanza sicuro che non sia un errore così grosso

SPOILER

Credo che questa storia prenda anche spunto da un breve racconto horror che lessi una quindicina di anni fa.
Parlava, se la memoria non mi inganna, di un automobilista trovatosi in panne nel bel mezzo della brughiera inglese. L'uomo dopo aver abbandonato la macchina iniziò ad incamminarsi verso una casa completamente isolata e scoprì, a proprie spese, che pur essendo disabitata aveva un'anima propria ed era in cerca di un nuovo "padrone di casa" che non la abbandonasse mai più.
So che al tempo mi colpì molto, sia per il senso di oppressione che scaturiva dalla lettura, sia dalla brillantezza di certi passaggi narrativi, come quando si racconta dei tentativi di fuga.

Se qualcuno l'avesse mai letta potrebbe ricordarmene il titolo?

Ciaoooo!

Jones, quel libro in film l'ho visto anch'io!!! Potrebbe trattarsi di un episodio de "I confini della realtà"? Probabilmente sarà l'unico motivo per cui comprerò questo albo...

Letto ieri sera, storia che si lascia leggere ma che non mi ha mai preso e coinvolto del tutto.
Casertano in molte tavole ottimo in altre mooooooooolto meno, lontano dai suoi fasti pasati per qualità e potenza delle tavole imho.
Ho votato mediocre.

Dopo tre mesi di dilusione totale, finalmente Dylan mi dà qualche soddisfazione. Forse non sono un grande intenditore di horror perché il soggetto non mi sembra così trito e la sceneggiatura nemmeno così zoppicante. Anzi, fila tutto dritto come una fucilata, bella atmosfera, belle sequenze e belle tavole.
La Barbato fa sempre molta leva sulle inquadrature ad effetto, e devo dire che stavolta ci ha preso in più di un'occasione. Il finale è un po' scontato ma orchestrato in maniera molto molto buona. E Dylan finalmente mi è stato di nuovo simpatico. Quindi voto buono e sarò pure felice di rileggere sta storia tra un paio di mesi

letta anche io ieri sera, che dire? Ho votato buono, rispetto all'albo precedente così strombazzato e poi non mi e' piaciuto neanche un po'. Qui la storia mi piace, semplice ,lineare, senza troppe pretese ( tipo superare gli albi storici......di Sclavi) ma che si fa leggere e intriga, tipo vedere Bloch in azione anche fuori Scotland Yard. Sicuramente la storia piu' bella negli ultimi mesi, alla faccia della fase due. Un pizzico di horror che non guasta... (ormai ci dobbiamo accontentare, e' quello che passa il convento.....) un po' di suspance, azione , mistero, un Dylan in forma ritrovata ( ...rispetto allo sgorbio del mese scorso...), un albo che tutto sommato non e' neanche malvagio... Bene dai, con un po' di buona volonta'.... dai che le storie belle si tornano a fare per la gioia di noi lettori. Adesso sale anche l'attesa...sia per il color fest di agosto...(speriamo bene) e soprattutto per il numero 350.... dai, che c'e' Ambrosini e ... c'e' da vederne di tutti i colori, letteralmente...
Ah, dimenticavo.... per quanto rigurda la copertina di Angelo, beh, anche a me non mi e' piaciuta, fatta in 5 minuti di corsa e in tutta fretta. brutta , da dimenticare. Angelo pero', si sa, e' molto lento e puntiglioso e ha appena finito di realizzare i disegni delle 128 pagine dello speciale numero due della collana Le storie, bellissimi, tra l'altro, quindi io lo giustifico, avendo da fare anche altro secondo me non ha avuto troppo tempo da dedicare alla copertina di Dylan... sara' per le prossime.

l'ho trovato abbastanza squallido per essere scritto dalla mitica Barbato. Insomma la storia non è un granchè. Un complimento a Stano per la citazione di Intrigo Internazionale nella copertina.

Appena letta. Di primo acchito voterei mediocre, ma voglio rileggermela per chiarirmi un po' le idee. Per ora mi esprimo solo su disegni di Casertano: alcune tavole sono molto buone, altre bruttine.

storia da 6/7, affossata da disegni caricaturali, volti e corpi sgraziati e sgradevoli.
copertina oscena.

SPOILER
c'è una bella tensione e un bel ritmo soprattutto nel concitato finale.
rispetto all'albo scorso c'è subito un veloce cambio di registro: le lagnanze e l'insensato odio del nostro (anti)eroe nei confronti dello smartphone si esaurisce, per fortuna, in poche pagine.
iniziava ad essere stucchevole non tanto l'odio in sè verso la tecnologia, quanto quell'assurdo caratteraccio, la scontentezza, lo scazzo esistenziale tenuto per tutto il viaggio assieme a bloch.
per fortuna dura poco, sperando che adesso non diventi una costante tratteggiare dylan come uno scorbutico perennemente mestruato.
il soggetto è carino e plausibile, reso in modo angosciante, a tratti orrorifico.
i dialoghi, senza essere particolarmente brillanti, sono efficaci.

mi ritiro per deliberare ulteriormente.