O è inesistente o è serrata.
Altrimenti è un "
vorrei, ma non valgo"
Una continuity intermedia da "missione/viaggio/evoluzione" per tappe, con elementi ricorrenti (v. Adam Wild o Orfani) è mooooolto difficile da gestire in un personaggio come Dylan, che racchiude nell'autoconclusività dell'incubo (irrisolto?) uno dei suoi nodi ad effetto, senza portarselo sulla lunghe.
Abbiamo visto cosa significhi spargere elementi zoppicheggianti qua a là per alludere ad un qualcosa a venire dietro le quinte che poi non si realizza, se non in alcuni spunti random di riconfigurazione - v. tesserino, nomi di battaglia, pensioni, etc. Disorganici e poco funzionali, alla fine, se non al farsi belli degli autori che si compiacciono di aver stravolto la fossilità di Dylan con delle trovate "necessarie" quanto geniali.
Persino il futuro antagonista si è disperso fra le righe, alla corte dei Windsor, mentre tenta di catechizzare la principessa Charlotte a botte di Necronimicon in testa
.
E la rincorsa all'elemento ricorrente può divenire stucchevole come richiamo autoreferenziale verso un qualcosa che non trova sbocco, se non per smozziconi.
La logica da serie tv multi-filone - con notevole parco personaggi/comprimari - troverà molto di cui inciampare se queste sono le premesse del solo Dylan, e se gli exploit (
) attuali sono serviti strumentalmente soltanto a condurre a questa riprogrammazione.
La maggior parte degli autori fanno fatica a gestire 94pp, figuriamoci un progetto corale
hydra-cefalo, dove ognuno deve con-/ricordare cosa ha scritto o scriverà l'altro, ma facendo sempre emergere le proprie priorità narrative
.
Non sono pessimista. Sono molto scettico.
Una scossa ci voleva. Ma bisogna essere a norma sismica.
ALOHA SCALA MERCALLI IN FIERA