Come al solito un'osservazione normale (
incoraggiamento ad usare di più la propria creatività) è stato buttata in
caciara insinuando che chi non apprezza non capisce "la cultura dello ieri".
Facciamo un riassuntino. Su 6 copertine della fase 2, 4 sono rielaborazioni (manco tanto) di idee altrui, di cui 3 prese direttamente dal mondo del fumetto. Numeri semplici anche per chi di solito ha difficoltà con il pallottoliere.
E questo discorso non ha a che fare con il riscontro che ottengono tali copertine, ma con l'approccio (dedizione? passione?) che si ha con il mestiere del fumettista. Che può solo essere mortificato dall'abuso di scorciatoie e sprecato gettando via l'occasione unica di poter ridefinire
personalmente un personaggio storico come Dylan Dog.
Con tutti gli illustratori eccezionali che ci sono in Italia (uno come Ceccotti magari non faceva 6 capolavori, ma col cavolo che somigliavano anche solo vagamente al lavoro di altri), sono riusciti a ridurre Stano a mero esecutore del citazionismo compulsivo di Recchioni.
il RRobe ha scritto:
Poi, la copertina di DYD ha un disegno del tutto diverso da quelle di Devilman
Già, in una c'è Dylan in primo piano e nell'altra Devilman a mezzo busto. Frontali. Senza sfondo. Con il logo rosso. Sempre amabile mirror climbing.
E anche se fosse… praticamente si conferma che l'idea artistica è stata spazzata via per un vezzo tecnico di stampa nemmeno tanto originale, da quanto afferma il buon Rrobe.
Fosse stato almeno un celebrativo. Su
Spazio Profondo avrebbe avuto già più senso.