Cravenroad7

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#341 -Al servizio del caos
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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: gio gen 29, 2015 6:15 pm 
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Iscritto il: lun mar 28, 2011 1:46 am
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Ma quindi, sono state levate le scarpe da donna accanto all'uomo/donna bruno/a a letto con Ghost nella prima tavola, ma come mi ricordavo, nelle tavole in cui Ghost immagina la reazione della ragazza coi capelli lunghi, l'altro uomo/donna si copre il seno in due vignette. Quindi, maschio o femmina? :D


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: gio gen 29, 2015 7:40 pm 
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Spoiler!
Io ho beccato pure una pseudo Michonne che accetta lo "zombie locandina" di Zombi di Romero...giusto?


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: gio gen 29, 2015 7:44 pm 
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L'occhio gigantesco si era già visto in Golconda.

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: gio gen 29, 2015 9:53 pm 
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Albo strano e difficilmente inquadrabile. Indubbiamente un albo buono (per stare ai voti del forum), vivace e brioso. Non riesco a capire bene cosa non mi abbia fatto scattare l'ottimo, probabilmente il fatto che sia un quasi-pilota per il personaggio di John Ghost e che desideri vederlo in azione nuovamente.

Con ordine.

COPERTINA. Bah. Innovativa? Sicuramente adatta all'albo. Di più non posso elogiarla.

SOGGETTO. Sono parzialmente in disaccordo con chi dice che il soggetto della storia sia esile. Non mi sento di definire esile un albo che in 94 pagine presenta dettagliatamente un nuovo personaggio e nel contempo riesce a inserire una vicenda attorno alla quale far muovere Dylan, fondendo il tutto come, a mio avviso, c'era riuscita solo la Barbato nella fase 2.
Quindi un buon soggetto sebben poco "dylandoghiano classico". Ma John Ghost, e spero di essere smentito, ha poco del Dylan Dog di Sclavi dei primi numeri. Senza che questa sia una critica.

SCENEGGIATURA. Recchioni sa rendere appetitoso qualsiasi soggetto e me l'ha dimostrato con Orfani. Non nego il profondo scetticismo con cui mi avvicinavo al personaggio di John Ghost e allo stesso modo non posso negare il crescente interesse per questo personaggio durante la lettura. Non mi ha entusiasmato la parte su Irvine: forse per scelta, forse per esigenze di lunghezza, mi è parsa come una toccata e fuga, quasi una telefonata ad un numero verde da cui ottenere informazioni. Poco male, è una sequenza limitata chiusa da un fantastico splatter nonsense.
E, in ogni caso, l'obiettivo dell'albo, ossia presentare John Ghost, è stato pienamente raggiunto. E scusate se è poco :mrgreen:

DISEGNI. Stano molto adatto a presentare John Ghost. Bigliardo favoloso.

Fuor di tassonomia, mi è piaciuto molto il personaggio di Rania, che era rimasta un po' sulle sue nell'albo di Simeoni, quasi intimorita dall'avere a che fare con un mostro sacro come Dylan. Qui invece è fresca, solare, pure più carina di come l'aveva fatta Casertano. Ci si aspetta può anche una componente sentimentale meno frivola dei precedenti 340 albi? Chi lo sa, magari sì! Già su questo versante l'albo del prossimo mese è più che succulento.
Groucho (ma anche la scena dell'appartamento di Dylan) ha il suo perché nel dimostrare che si può cambiare senza stravolgere. Usato con parsimonia, ma incisivo all'apparizione, mostra ancora una volta di essere la componente mentalmente più aperta (perché folle) del fumetto "socializzando" col telefonino. Senza stravolgersi :)
La citazione (che poi è leggermente parafrasata) di De andrè (come dice Kowalsky da La mia ora di libertà e aggiungo anche dalla versione censurata de La canzone del maggio dove va a sostituire tutti i finali di strofa "per farci ancora perdere tempo" et similia) ci sta bene in quel posto. Ma non tanto per affinità di tematiche, quanto proprio per l'uso che ne fa Dylan: la butta lì, chi la coglie la coglie, senza didascalia, c'è Dylan che pensa e nella sua testa gli vaga la citazione e allora la dice, ma senza pretesa di voler strafare ( :P ), senza darsi un tono per aver citato De andrè. E infatti voglio pensare che Rania manco capisca :roll:

Non avevo letto la preview data a Lucca per evitare di farmi -ulteriori- idee confuse e negative su John Ghost. In generale sto pensando a come mi sarei sentito interiormente frastornato se avessi finito di leggere questo albo senza sapere che JG è un personaggio che ritornerà e che avrà un ruolo primario nella serie. L'esigenza sacrosanta del marketing stavolta mi ha tolto un po' di magia :mrgreen:

Che altro volevo dire... ah, sì volevo sindacare sul lettering :3
No, scherzo, però ho una questione che magari Rrobe può dirimere.
Spoiler!
Premetto che tutte le mie informazioni vengono dai tamburini dei Bonelli e dall'occhio -forse- allenato al lettering; immagino inoltre che un letterer abbia un unico modo di fare lettering e non che riesca a cambiare radicalmente da un albo all'altro. Se sbaglio qua, mea culpa.
Se non sbaglio, in questo albo il lettering è di Marina Sanfelice (confrontato con Spazio profondo) e non di Luca Corda (Destinato alla terra) o di Omar Tuis, di cui non ho a casa niente ma che ricordo abbastanza bene.
Peraltro cercando confronti, ho notato che il medesimo errore (sempre che sia tale) appare nel tamburino de La bomba, Luca Corda in luogo di Marina Sanfelice.

Giusto perché se non rompo le scatole ogni mese sul lettering non sono contento :roll:

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: ven gen 30, 2015 12:17 am 
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Commento l'albo senza aver letto nessun commento, cosi' cerco di non essere influenzato


SPOILER
Prima di tutto parlo di john ghost, personaggio che puo' essere moderno e attuale, forse mi ricorda un personaggio, ma non cito la fonte , e' un film, ma per essere la nuova nemesi e' azzeccato , non si pone come antagonista cerca di essere amichevole, ma dylan non essendo un pollo non ci casca , sente puzza.
Ha dietro una azienda , cosa usata molto da rrobe , nelle sue storie , cmq ci sta , da il senso di potere, la cosa che mi ha sorpreso e' questo presunto legame con i reali, qualcosa cmq che lo rende non fuorilegge , ma anzi iperprotetto.
Vedramo l' evoluzione , cmq mi piace quando si mostrano anche particolari , tipo che va al ristorante vuoto, ecc..
La storia di per se' mi e' piaciuta, perche' mi ha anche divertito ,
Dylan che guida la macchina di jb , il nerd nella casa skyfall che tra l'altro a me ha ricordato la casa di xabaras durante gli esperimenti in scozia.
Anche un po' di sangue c'e' stato ancora poco , ma non era una storia incentrata su quello.
Disegni ottimi , da un po' di anni bigliardo migliora sempre.
Stano ci voleva per presentare la nuova nemesi in modo ufficiale.

STORIA 7,5
Disegni 8,5


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: ven gen 30, 2015 12:45 am 
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:r:

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Il grooming è un concetto difficile da spiegare in USA, complicatissimo da recepire nella cultura italica


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: ven gen 30, 2015 1:06 am 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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Ultima (almeno credo/spero) storia di introduzione della fase 2, grazie all'ovvia maggiore sintonia fra autore dell'albo del mese e curatore è quella che riesce a gestire con maggiore disinvoltura la coesistenza nelle 94 pagine fra avventura mensile e introduzione dei nuovi elementi, tanto da farne un tutt'uno indissolubile, ma anche per lui la "quest" mensile del nostro eroe finisce per essere molto striminzita (vai da una parte, parla con qualcuno, ritorna senza farti ammaazzare), il che non è detto che sia un difetto, perché di carne al fuoco ce n'è comunque in abbondanza fra le righe della narrazione, né trovo implausibile che Ghost non abbia risolto da solo i suoi problemi e si sia rivolto a Dylan, visto che si capisce fin troppo bene perché lo abbia fatto... il problema è più che altro che non se lo sia chiesto lo stesso Dylan!

A parte questo piccolo difetto del soggetto, la sceneggiatura è davvero brillante, si nota un lavoro di cesello mastodontico, nella scelta delle parole e nella descrizione minuziosa di ogni elemento dello sfondo, il linguaggio è decisamente meno ingessato del passato, pur senza fare uso di slang particolari, i riferimenti sono ricchi vari e non pretestuosi, in questo davvero c'è qualcosa di sclaviano, anche se la scelta delle citazioni è più popolare e meno intima. Dietro la forma leggera con cui viene narrata la storia ci sono contenuti non banali.
John Ghost è un personaggio senza dubbio carismatico e raggiunge il suo scopo di bucare la pagina, il suo ruolo sembra inedito, più che un villain classco sembra essere un personaggio molto ambiguo, che può essere occasionalmente anche alleato di Dylan, anche se fossi in lui non mi fiderei mai e poi mai.
La narrazione più di tutte le storie precedenti dà una sensazione di libertà dai famigerati paletti che finora ancora nessuna storia aveva saputo dare, speriamo non sia una rondine isolata.
Ottimi i disegni, sia Stano che Bigliardo danno il meglio, in particolare quest'ultimo mi pare si sia sforzato di variare un po' il suo stile per l'occasione, tutti lo hanno sempre giudicato un ottimo disegnatore, ma non adattissimo a Dylan, stavolta mi pare sia riuscito a smentire questa perplessità.

Nel complesso quindi, un albo davvero molto buono e incoraggiante, non ottimo a causa di una trama un po' leggerina, ma complessivamente mi pare un ottimo punto di partenza su cui basare il resto della fase 2. Ora spero che i prossimi albi contengano una buona alternanza di storie in grado di giostrare con gli elementi appena introdotti, e di storie più indipendenti che sappiano giocare anche solo con le radici storiche del nostro Old Boy.

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Carnage - Teatro online
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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: ven gen 30, 2015 2:29 am 
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Iscritto il: sab ago 23, 2008 12:39 pm
Messaggi: 2168
La storia mi è piaciuta ma ho un dubbio su Irma.
Spoiler!
Dylan riceve il cell, viene aggredito, poi nulla più perché lo nasconde. Alla fine lo tiene con se e...? Se il problema era nella forma del telefono il suo è ancora maledetto, giusto?


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: ven gen 30, 2015 2:33 am 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
Messaggi: 913
leonearmato ha scritto:
SOGGETTO. Sono parzialmente in disaccordo con chi dice che il soggetto della storia sia esile. Non mi sento di definire esile un albo che in 94 pagine presenta dettagliatamente un nuovo personaggio e nel contempo riesce a inserire una vicenda attorno alla quale far muovere Dylan, fondendo il tutto come, a mio avviso, c'era riuscita solo la Barbato nella fase 2.

Sono uno di quelli che ha definito esile il soggetto.
Però a ripensarci c'è da dire che praticamente tutti i momenti "forti" dell'albo, finale compreso, già li conoscevo per via di tutte le anteprime e anticipazioni lette in precedenza. Ora, io sono un nemico giurato della mania odierna degli spoiler, ma in questo caso forse mi sono rovinato un po' troppe sorprese, quasi tutte, il che forse mi ha portato a giudicare povero un soggetto a pensarci invece abbastanza ricco.


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: ven gen 30, 2015 9:39 am 
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Iscritto il: gio ott 09, 2014 10:13 am
Messaggi: 334
Dirò la mia una seconda volta nella speranza di non essere arbitrariamente censurato.

Su quest'albo avevo già un pregiudizio che non nascondo. Verso l'autore e verso il soggetto.
I disegni mi hanno aiutato tantissimo a farmi leggere la storia con più serenità sebbene la fisionomia di Dylan sia più simile a quella di Ken Shiro che alla fisionomia classica che per me è quella dettata da Stano/Villa.
Il soggetto è talmente esile e forzato che qualsiasi mio sforzo positivo è stato vanificato. Tanto per cominciare l'editoriale, la solita presa per mano del lettore. E ciò è grave a mio parere perché il messaggio/critica della storia scompare e scompare il ragionamento autonomo del lettore che rischia solo di pensare "aah si, lo ha spiegato nell'editoriale". Cosa che sembra proprio essere l'intenzione di chi scrive, ovvero aver paura che qualcuno non capisca e allora ecco che arriva la didascalica introduzione, a prova di cretini.
La sottile ma pesante differenza fra il lavoro di Sclavi e quello dell'attuale curatore è che il primo lavorava con l'ironia e i messaggi erano impliciti, la critica alla società velata ma fortissima, il secondo invece mostra apertamente un punto di vista e lo fa con una tale accademica da privare l'albo di qualsiasi profondità riflessiva. Leggere fra i commenti che questa storia richiama agli albori è semplicemente sbagliato.
La storia è infarcita di situazioni così diverse dal passato da risultare moleste: Dylan che staziona di fronte le grandi finestre dell'ufficio di Ghost (chi soffre di vertigini non si sarebbe mai avvicinato), wikipedia ormai diventata la vera protagonista della testata, una specie di SIRI super avanzata che fa solo strabuzzare gli occhi (non sono più gli anni 80, gli Uccisori lasciamolo dove sta), trama sostanzialmente copiata dal numero 5 li erano computer in latino qui sono perversioni della sezione aurea (da fack?), macchine alla James Bond, Inghilterra male del mondo, la regina Elisabetta è il diavolo...e Gordon Ramsay su Dylan Dog (are u fukkin kiddin'me?).

Non si salva niente in questa storia. Voto 4.

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"Il vero nemico non è la discussione artistica. Il vero nemico è l'indifferenza." Già...ma in fondo, chissenefrega!


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: ven gen 30, 2015 12:08 pm 
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Iscritto il: gio feb 28, 2013 1:39 pm
Messaggi: 701
nedellis ha scritto:
Dylan che staziona di fronte le grandi finestre dell'ufficio di Ghost (chi soffre di vertigini non si sarebbe mai avvicinato)


Io posso assicurarti che se c'è una vetrata le vertigini passano e io soffro di vertigini di brutto.


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: ven gen 30, 2015 12:13 pm 
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Iscritto il: dom giu 23, 2013 6:28 pm
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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: ven gen 30, 2015 12:31 pm 
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Iscritto il: lun mar 25, 2013 12:14 pm
Messaggi: 610
Località: San Dona' di Piave
Io h votato buono (un 8 a mio giudizio).
Parto anch'io dai disegni, che sono straordinari, e nelle tavole a pagina intera rendono alla grande(se fossero stati nel defunto Gigante avrei comprato una copia in piú per appenderli in camera!).
La storia é effettivamente esile, ma antagonista e comprimari hanno talmente tanto spessore da tenere in piedi la baracca.
D'altra parte, come si dice a teatro, non esistono grandi parti e piccole parti. Esistono solo grandi attori e piccoli attori.
Bravo RRobe.

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Non c'è arte senza cultura.
Non c'è cultura senza birra fresca.


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: ven gen 30, 2015 12:33 pm 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
Messaggi: 1105
Avendo letto le pagine del volumetto di presentazione di John Ghost distribuito all’ultimo Lucca Comics, un bel po’ di sorpresa mi è mancata (non sapevo che fossero pagine tratte da quello che sarebbe stato poi quest’albo, credevo fossero pagine e storia realizzate appositamente per volumetto). Ma nonostante ciò la storia e i disegni mi hanno colpito (malgrado fossi prevenuto sull’aspetto principale del racconto dopo aver letto la sinossi, ovvero lo smartphone killer).
E poi c’è John Ghost che ha un fascino innegabile,
Spoiler!
dato anche dal “suo” mondo che pare costituito dal Male assoluto.
Questi aspetti sono decisamente positivi e rendono l’attesa del prossimo incontro tra Dylan e John spasmodica.

Come ennesimo albo di presentazione poi (delle novità della nuova fase), riesce nel suo intento (quello di introdurre un nuovo personaggio e soprattutto il suo “mondo”), ma stavolta è tutto meno didascalico e più convincente rispetto ai numeri precedenti.
Anche se la scelta di inserire tutte le novità in albi susseguenti non mi trova d’accordo.
Non è esente da difetti:
Spoiler!
alcune cose sono decisamente sopra le righe e alcuni altri aspetti non sono stati approfonditi (le aggressioni sono attuate soltanto da vagabondi e reietti), e forse se non ci fossero state sarebbe stato meglio (per questo ho votato buono).
Ma nel complesso la storia è potente e l’albo è uno dei migliori della nuova fase, poiché finalmente presenta un sovrannaturale cattivo, subdolo e complottistico. Quindi niente spiriti vendicativi di vittime sacrificate, o serial killer umani.


I disegni sono ottimi, sia quelli di Stano che quelli di Bigliardo (quest’ultimo è un buon disegnatore, ma in quest’albo ha dimostrato di essere capace di migliorare e di dare di più dal suo tratto).

Volti noti: il già citato Alan Moore e Gordon Ramsay.
Nota dolente: la copertina.

_________________
BenVenutI iN GolConDa!


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 Oggetto del messaggio: Re: #341 - Al servizio del caos
MessaggioInviato: ven gen 30, 2015 12:44 pm 
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Iscritto il: dom mag 25, 2014 3:33 pm
Messaggi: 32
Indubbiamente è un albo godibile nel complesso ma sinceramente gli ottimo sono da dare a ben altre storie...


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