Cravenroad7

Scusate, magari se n'è già  parlato, ma a livello di vendite com'è andata Caravan?

Alla fine, Caravan vendeva circa 36.000 copie. Non molto, e magari perfino sotto il punto di pareggio; comunque, sempre più di testate come Magico Vento o Martin Mystère (che se non erro viaggiano su cifre di poco superiori alle 30.000 copie) o di un'altra mini come Jan Dix (che non arriva alle 20.000 copie).

Ho letto proprio in questi giorni gli ultimi albi di Caravan: superlativi, davvero superlativi. Il numero 9 è addirittra strepitoso (credo sia uno dei singoli albi bonelliani che più mi sono piaciuti in senso assoluto), ma in generale è tutta la conclusione a essere eccellente. Un magistrale gioco di specchi che sgretola ogni certezza e avvolge il lettore nell'inquietudine, salvo poi regalare, con un ultimo colpo di coda, un finale aperto alla speranza. Di gran lunga la miglior miniserie bonelliana, nonché una delle vette (forse LA vetta) della produzione bonelliana dell'ultimo decennio.

esagerato

Riletto la mini tutta d'un fiato... niente, è decisamente la migliore fra le miniserie uscite finora, batte anche le due ottime manfrediane. Può lasciare perplessi a volte, ma l'impronta autoriale, la ricchezza di sottotesti e il modo in cui tante vicende si intersecano fra loro, il fatto che i personaggi sono forse gli unici personaggi veri di tutta la produzione bonelliana, rende l'opera veramente un piccolo gioiello.
Consigliata a tutti quelli che se la son persa.

Scherzi a parte, per me (fin dove sono arrivata a leggerla) una miniserie totalmente al di sotto delle sue smisurate ambizioni.
Troppo semplicistica per essere un affresco sociale e generazionale, troppo sgangherata per essere un efficace racconto corale. La tanto pavoneggiata eccentricità rispetto ai canoni bonelliani era più presunta che reale, con una visione d'insieme troppo petulante, didascalica e provinciale per possedere l'allusività e il respiro metafisico di certe ballate apocalittiche dylaniane (nel senso di Bob), che abbastanza scopertamente Medda teneva presente come modello. E, per quel che ho letto, neanche disegnata un granché.

Io insomma consiglio a chi se l'è persa di risparmiare i soldini e se proprio si vuole leggere un affresco allucinato sulla nostra società di recuperare piuttosto "Rumore bianco" di De Lillo, non esattamente una lettura scorrevole, ma che partendo da uno spunto narrativo praticamente identico a quello di Caravan (anzi mi stupisce che all'epoca quasi nessuno segnalò la somiglianza) raggiunge ben altri traguardi e ha ben altra sostanza in fatto di scavo psicologico e sociale.

Ovviamente, quoto in pieno. Anche Tommaso, a volte, può prendere delle cantonate.

Che poi DeLillo sia un grandissimo non ci piove.

Anche per me Caravan è la migliore miniserie Bonelli mai pubblicata finora.
Sarà stato il periodo in cui prendevo anche The Sandman e le leggevo una dopo l'altra (e perdonate quello che dirò adesso, ma ero giovane e pressapochista): mi entusiasmavano allo stesso livello entrambe.
E sono d'accordo con rimatt sul numero 9.

Sandman mi fa dormire (ovviamente, dirà qualcuno ), preferisco di molto Caravan.

Ho comprato l'intera miniserie un paio di settimane fa.
12 in condizioni perfette, e tutti imbustati, per soli 15 euro.
Ne ho letto uno al giorno.
Partenza col botto.
Numeri centrali che in qualche caso mi hanno (quasi) annoiato.
Ma gli ultimi quattro rappresentano un crescendo fantastico.
E il finale.
Beh...il finale é straordinario.
Aperto ma al contempo chiuso.
Criptico ma al contempo talmente chiaro.
I cancelli dell'Eden, in ogni caso, anche preso come singolo albo, é un gioco di scatole cinesi efficacissimo, in cui nulla é quel che sembra.
Medda non mi é mai stato molto simpatico come autore.
L'ho adorato su Nathan Never.
Mi é piaciucchiato e nulla di piú su Dylan Dog.
Non lo digerisco su Lukas.
Ma qui si supera.
Considerate anche voi Caravan il suo capolavoro?

Finora direi di sì, per ambizione e riuscita complessiva. Ma anche alcuni albi di NN e DD sono su quel livello, IMO.

Tutto bellissimo.

Ho finito anche io di leggere da poco questa miniserie.
E l'ho trovata davvero bella e appassionante,nonostante qualche calo nella parte centrale e piu' di una situazione che non mi ha totalmente convinto per quanto riguarda sia gli avvenimenti,che la caratterizzazione dei personaggi.
Medda e' uno degli autori migliori e sensibili di casa Bonelli,c'e' poco da dire al riguardo.La serie di "Caravan" parte da uno spunto,come dire...mistery,ecco...per parlarci invece di qualcosa di profondamente umano.A suo modo,anche un piccolo racconto di formazione.
Ripeto,con pregi e difetti.Probabilmente molto personale,intimista.
Grande impatto iniziale,buona gestione dell'aspetto corale...anche se qualcosa ogni tanto viene tralasciata.Accellera negli ultimi albi,e pur non puntando praticamente mai a fornire risposte o risolvere il grande mistero...non era questo l'interesse di Medda,ci lascia con un senso di irrisolto a suo modo appagante,e stimolante.
Io la consiglio.Imperfetta,a tratti un po' lunga...ma veramente bella e ben scritta,con personaggi che a loro modo strappano il cuore.

Ma sbaglio o all'epoca la gente dopo l'ultimo numero era incazzatissima?
Io la volevo recuperare ma lessi tanti di quegli insulti che ci misi la croce sopra.
Si parlava anche di disegni pessimi se non ricordo male...

A quei tempi non ero ancora iscritto a nessun forum, per cui non potei contribuire (con le critiche) ... rimediai dopo !
Per me nessun problema con i disegni, quasi sempre dal sufficiente al buono. Anche come lettura fu nel complesso soddisfacente. Il problema è che quello spunto iniziale, così misterioso, io lo considero quasi una truffa ! Perchè, dopo un primo numero INTERAMENTE basato su di esso, anche se nel prosieguo era stato lasciato sullo sfondo, ci si aspettava che l' autore gli desse una conclusione degna. E invece se ne è sbattuto allegramente ! Con ultimo albo che è addirittura contraddittorio da questo punto di vista, cioè sembra una cosa, poi è un' altra, ora non ricordo bene. Cioè, secondo me si doveva (e si poteva !) far coesistere tranquillamente questo cosiddetto "romanzo di formazione" con la parte misterioso-fantascientifica, ma Medda deve aver pensato che non era il caso di spenderci del tempo. Ed evidentemente ha fatto bene, dal punto di vista di commentatori poco sopra che dicono che è appagante e stimolante perchè irrisolto !
Comunque non sconsiglio la lettura, basta non aspettarsi nulla dalla sotto-trama delle nuvole.
Ah comunque per me è orribile anche il n.10, quello dei dilettanti allo sbaraglio, veramente senza senso.

Non so chi ha detto che e' appagante e stimolante,PERCHE' irrisolto.
Leggo,e mi sembra scritto chiaramente...che l'essere irrisolto,cosi' a suo modo,e' appagante e stimolante.Ma in realta' fa parte di un ragionamento piu' articolato,magari rivolto a chi si e' reso conto che le intenzioni di Medda non erano limitate a soddisfare chi,forse in modo un po' banale,pretendeva una chiusura del cerchio perche' l'albo all'inizio sembrava una cosa,poi un'altra,e va a capire di cosa si sta parlando.E vabbe',ma quello Medda e' contradditorio...addirittura.