Secondo, si rivolge al senso di "scritti" (p.passato) in quanto incisi attraverso una superficie più vaga di quella di un foglio di carta, più ampia e dispersiva, "in" qualcosa di evanescente/effimero e non necessariamente "su" un supporto plastico concreto, come non lo è la sabbia...
Mah, può essere che tu abbia ragione, ma mi sembra un'asserzione un tantino apodittica. Forse è come dici tu, forse no.
D'altronde, un testo è sempre ambiguo, per sua vocazione, e in questo non c'è nulla di male. Se un testo è ambiguo, la grammatica lo è un po' meno. E se non si scrive in qualcosa, tanto meno si incide attraverso qualcosa. Il fatto che la sabbia sia una superficie più vaga, più ampia e più dispersiva di un foglio di carta (e chi l'ha detto, poi?) non comporta che si scriva in lei. Anzi: proprio perché è più vaga (???), ampia (??? La spiaggia, forse: non la sabbia) e dispersiva, se scrivo sulla sabbia significa che scrivo sul nulla. Fanciulli, le metafore si producono con una buona conoscenza del livello letterale di uno o più vocaboli, o di una locuzione. Non stirando a caso una proposizione articolata.
_________________ Benvenuti nel regno degli specchi!
Aridanghete... Non c'è peggior sordo di chi ha la sabbia nelle orecchie. Col maestrale (am-)maestrante.
Bentler ha scritto:
D'altronde, un testo è sempre ambiguo, per sua vocazione, e in questo non c'è nulla di male. Se un testo è ambiguo, la grammatica lo è un po' meno
Appunto. Anche un titolo può essere semplicemente evocativo/figurativo . Senza rifarsi ad una formula matematica sterile, come la grammatica non é. Lo ripeto: qui non c'è nessun errore da matita rossa. C'è qualcosa di suggerito: qualcuno potrebbe dire malino - non io - ma l'unico errore è continuare a dargli la caccia.
Bentler ha scritto:
Anzi: proprio perché è più vaga (???), ampia (??? La spiaggia, forse: non la sabbia) e dispersiva, se scrivo sulla sabbia significa che scrivo sul nulla
Ariappunto . Scrivere "sul nulla" non ti suggerisce un'idea fugace di inconsistenza, di indefinito - Vs le dimensioni di un foglio cartaceo, coi vari formati A4, A3 - di vaghezza, d'inafferabilità, di instabilità destinata a dissolversi Non ti suggerisce nulla di affine alla storia in questione Non mi sembra una metafora così spinta ...non ci vedo un Namib di sabbia a dilatare le distanze dalla comprensione.
Bentler ha scritto:
E se non si scrive in qualcosa, tanto meno si incide attraverso qualcosa. [...] Fanciulli, le metafore si producono con una buona conoscenza del livello letterale di uno o più vocaboli, o di una locuzione. Non stirando a caso una proposizione articolata.
Ecco invece dove Pascolano i veri fanciullini storni...per portare la preposizione che non ritorna . Anche loro soffriranno di disarticolaggio lessicale ogni tanto, ma il concetto mi pare ben chiaro e ben inamidato, senza passarci sopra le vaporosità di alcun ferro da stiro inutilmente critico, sull'asse delle proprie presunte competenze letterali (?!).
E per inciso....: nel meccanismo d'incisione si passa attraverso un corpo solido tramite un altro, trapassandolo. Scalpelliamo... qualche prossimo remoto?
ALOHA MAGO ZURLI' (i-scritto nell'etere)
p.s. Questi non so se piacciono a Manda e gli altri compari metallurgici:
Oggetto del messaggio: Re: #28/S - Scritti nella sabbia
Inviato: mer ott 08, 2014 10:04 pm
Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm Messaggi: 12588 Località: Verona
Letto solo oggi. Mi è piaciuto, è senz'altro la miglior prova di Di Gregorio per il nostro Indagatore dell'incubo. C'è qualche balloon di troppo, ma l'atmosfera è sospesa, sognante e malinconica e, nonostante la povertà della trama, la sceneggiatura regge molto bene. I personaggi sono credibili, autentici, delineati con raffinatezza; Dylan è un po' troppo scostante, ma è comunque riconoscibile. Un bell'albo, autenticamente "speciale" pur senza far gridare al miracolo. Magico Freghieri, assolutamente impareggiabile nel rendere l'atmosfera malinconica di quest'hotel in riva al mare. All'inizio di questo topic parlavo di come Freghieri sia imbattibile, per certi tipi di storia: ecco, ora che l'ho letta posso dire che questa è esattamente quel tipo di storia.
Bello.
_________________ È la mia opinione, e la condivido.
Oggetto del messaggio: Re: #28/S - Scritti nella sabbia
Inviato: gio ott 09, 2014 11:37 am
Iscritto il: gio ott 09, 2014 10:13 am Messaggi: 334
Ciao a tutti, volevo dire la mia su questo albo speciale ma mi sfuggono 2 cose, sapreste spiegarmele? La prima domanda riguarda l'ultima tavola a pagina 26, chi è l'uomo di spalle? Che cosa rappresenta invece il fumo nero che assale Hans e Dylan?
_________________ "Il vero nemico non è la discussione artistica. Il vero nemico è l'indifferenza." Già...ma in fondo, chissenefrega!
Oggetto del messaggio: Re: #28/S - Scritti nella sabbia
Inviato: gio ott 09, 2014 12:44 pm
Iscritto il: ven set 23, 2005 2:31 pm Messaggi: 3053 Località: Palermo
Io l'ho associata allo scrittore... Il fumo nero, invece, al morbo nazista... fortemente invadente e, per l'appunto, nero (come alcune divise delle SS, il corpo più crudele hitleriano). Morbo da cui lo stesso Hans scappava, in un certo senso...
_________________ "Sono gli anni, i mostri ... gli anni che passano ... "
Magico Freghieri, assolutamente impareggiabile nel rendere l'atmosfera malinconica di quest'hotel in riva al mare. All'inizio di questo topic parlavo di come Freghieri sia imbattibile, per certi tipi di storia: ecco, ora che l'ho letta posso dire che questa è esattamente quel tipo di storia.
Bello.
quotone! sembra davvero di essere lì su quella spiaggia non troppo scaldata dal sole, anzi spesso coperta dal grigiore delle nubi... e che figura triste quella del postino. votato Buono
_________________ "È un vero peccato che impariamo le lezioni della vita solo quando non ci servono più." Oscar Wilde http://www.youtube.com/user/MatoccTube
Oggetto del messaggio: Re: #28/S - Scritti nella sabbia
Inviato: gio ott 09, 2014 6:50 pm
Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm Messaggi: 12588 Località: Verona
tommaso ha scritto:
Urca, lo stavo saltando tranquillamente, ma l'endorsement di Rimatt (mai tenero con DiG) mi fa tentennare. Uhm.
Questa è una delle due o tre storie di GDG che mi è piaciuta, e tra quelle due o tre è senz'altro la migliore. Per darti un'idea del tipo di storia e dell'atmosfera che vi si respira, immagina che questo Speciale sia una versione espansa dell'undicesimo numero delle Storie, Il lungo inverno. Siamo da quelle parti, più o meno.
_________________ È la mia opinione, e la condivido.
Oggetto del messaggio: Re: #28/S - Scritti nella sabbia
Inviato: gio ott 16, 2014 10:23 pm
Iscritto il: lun ago 05, 2013 2:24 pm Messaggi: 2246
Altair ha scritto:
Eppure siamo in netta minoranza noi detrattori.
Così pare... Non me lo aspettavo, credevo che il senso di già visto avrebbe prevalso. Errore. Ma non è la prima volta che mi trovo in disaccordo con i più, come sai
_________________ Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.