Cravenroad7

Io ho letto Shining. Che sia meglio il libro o il film è questione senza senso per me.

Ottimi e diversi entrambi. Per certe cose meglio il libro, per altre il film.

Peraltro l'unica vera divergenza la sia ha sul finale. King non ha mai amato il personaggio Jack Torrence nella versione di Jack Nicholson, troppo piscopatico a suo dire, mentre all'inizio era una persona umana, con debolezze pregi.

Finalmente ho letto Carrie!
Si vede moltissimo che si tratta di un King giovane, poca verbosità, cattiveria a fiumi e interessanti intermezzi di cronaca.

Bello bello!

P.s.: ho abbandonato Dr Sleep a metà. Lo riprenderò, forse, più avanti.

Ho letto da poco Misery... mamma che ansia!
Di king non ho letto molto, ho letto Cujo, apprezzato, l'ombra dello scorpione versione integrale che se ci ripenso non so come ho fatto , Stagioni Diverse (solo Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank, bellissimo) e ora Misery.
Per il prossimo avevo pensato a The Dome.

per le vacanze ti consiglio IT dato che è bello lungo... ma dà soddisfazione!

Qualcuno ha letto Duma Key, cosa ne pensate?

--- e fu così che trovai un topic su King dopo averne parlato ampiamente in altri lidi

Mah....King a livello di cinema ha gusti abbastanza americanoidi, che mal si sposano con il cinema alto di Kubrick.
Se qlc ha visto la versione di Shining per la tivù, sa che intendo dire.

Il discorso è errato nel suo nascere.
Kubrick non avrebbe mai potuto "fare un film da un libro", ma come nel caso di Lolita, lo ha plasmato a sua immagine.
Se nell'opera di Nobokov egli fu più fedele al romanzo, in Shining, Kubrick estrasse le presenze malvagie dell'Overlook Hotel, per trasformarle in un film simile al dantesco viaggio negli inferi della follia umana.
Vedendo Shining di Kubrick, infatti, pare di entrare in un gorgo, di scendere nelle bolge dell'abisso infernale, e che ogni giro di vite ci conduca nella pazzia più profonda e nascosta nel centro del cervello umano.
Le allegorie, i rimandi, i corridoi, sono arte filmica allo stato puro, lontani dalla barbosità verbale del romanzo.
Shining non è un film horror...è IL film horror, poiché arriva alla radice del terrore, dell'ansia, della paura, sconfinando in spazi aperti, perduti, in suoni pulsanti come un cuore enorme, come se la creatura demonica non fosse presente nel hotel, ma fosse esso stesso il gigante mostruoso che fagocita la sanità mentale di Torrence.
Chi critica l'interpretazione di Nicholson, e King lo fa anche nel pessimo " Doctor Sleep " fa un esercizio di voluta provocazione, magari atta a far pensare chissà che di un seguito da dimenticare, oppure concepisce l'horror come le estenuanti giravolte mancate di "Brivido".

E' proprio così. Kubrick parte sempre o quasi (adesso non ricordo se è così anche per Paura e desiderio e Il bacio dell'assassino) da un romanzo, ma questo costituisce solo la base per la realizzazione di un'opera completamente sua, spesso arrivando a stravolgerlo. Lolita sembra più fedele perché del romanzo prende la trama (in realtà non certo la parte essenziale), ma tutto il resto è opera sua, anche i dialoghi, visto che della sceneggiatura dello stesso Nabokov rimase ben poco (ma lo scrittore russo apprezzò ugualmente la pellicola) e diede molto più rilievo al personaggio di Peter Sellers, lasciando all'attore anche una certa libertà d'improvvisazione. Stessa cosa con Doppio sogno di Schnitzler, dove la novella gli serve come traccia per un film arricchito di molti particolari, caso raro in cui il tempo della visione supera quello della lettura del racconto. Un caso eclatante è quello di Barry Lyndon dove cambia completamente la prospettiva del romanzo di Thackeray, in prima persona con un protagonista negativo che chiama continuamente il lettore a simpatizzare con lui dando giustificazioni improbabili, ma sua è la visuale del narrato, Kubrick si fa invece narratore onniscente (com'era d'uso spesso proprio nell'Ottocento di Thackeray), inserisce la voce in terza persona e guarda il protagonista e gli altri personaggi dall'alto (da qui l'accusa spesso mossagli di freddezza), come pretesto per ricostruire attraverso di loro un intero secolo.

Alla fine ho iniziato The Tommyknockers (Le creature del buio).

Arrivato a pagina 300 di IT, posso solo dire una cosa: rimpiango di non averlo letto a 13/14 anni. Avrebbe avuto tutto un altro sapore. All'epoca pensavo che dietro qualsiasi cosa ci fosse un mistero, soprattutto dietro al paese in cui vivo ... mi avrebbe sicuramente imprssionato!
Comunque mi sta appassionando lo stesso, è che, nel dedalo di vicende e personaggi ho sempre paura di dimenticare qualcosa.

Valido, molto. Consigliato.

Per quanto riguarda invece King e il cinema, ho sempre pensato questo: se piace a King, molto probabilmente sarà una merda Grandissimo scrittore, ma sul cinema proprio no.
Per questo sono felicissimo che il progetto cinematografico della Torre Nera sia naufragato, perché al di là dei nomi coinvolti (da brividi), King si diceva intrigato dal progetto e che secondo lui stavano lavorando bene, quindi si va sul sicuro nell'affermare che stava venendo un disastro pacchiano.

Ho quasi raggiunto pagina 1000 con IT.
Veramente bello, forse sulla distanza stanca leggermente perchè le apparizioni del mostro e dei bulli si fanno un po' ripetitive... Ma comunque impressionanti

Sto leggendo Blaze, romanzo scritto nei primi anni '70 con lo pseudonimo Bachanan ma uscito solo nel 2007 dopo revisione. Non male per ora.

Bello Blaze, come un po' tutti quelli scritti come Bachman.
Consiglio anche La lunga marcia.

Bellissimo, mi è piaciuto un sacco. Di King adoro la genialità e l'originalità. Si rinnova sempre, a volte capita di leggere sempre lo stesso libro. Con lui mai.