Cravenroad7

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#335 - Il calvario
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Buono (7-8) 41%  41%  [ 43 ]
Ottimo (9-10 18%  18%  [ 19 ]
Voti totali : 106
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: ven ago 01, 2014 7:27 pm 
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Iscritto il: lun ago 15, 2011 10:01 am
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abbastanza bruttino questo albo


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: ven ago 01, 2014 8:29 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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Avevo dimenticato, forse volontariamente, il mio voto ai disegni. Sono da 8, senza dubbio. Sebbene concordi con chi dice che l'uso degli scuri è a volte troppo marcato, il tratto, le espressioni dei personaggi, le differenti inquadrature delle vignette sono un lavoro molto buono.

Detto ciò, anch'io preferivo "La Bomba" se non altro per il lavoro di collegamento e costruzione di tutti i fili pendenti rimasti da "Ti Ho Visto Morire".
Però, concordo con The Imp, qui si toccano vertici di grande emozione, senza ricorrere quasi mai alla eccessiva melensaggine.
La morte di Johnny, placida e serena, senza dialogo ( forse scelta del RRobe ) è una potente botta allo stomaco di chiunque.

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" Il locale è triste e sta sempre qua ! "

" Dylan Dog è arrivato allo scontrino fiscale "

Oriana Fallaci ti amo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: ven ago 01, 2014 9:42 pm 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
Messaggi: 2543
Località: Noland
La Bomba! è di un altro livello. Questa storia ha di molto toccante il rapporto col figlio, bisognerebbe proprio essere insensibili per non rimanerne emozionati, però tra l'inizio con la ragazza del giorno e cosa le succede, citazioni messe lì perché fanno dylancultura e soprattutto un finale che si arrampica sugli specchi - spoiler - tirando in ballo Vita, mi fanno apprezzare meno tutto l'insieme.


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: sab ago 02, 2014 5:44 am 
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Iscritto il: gio set 01, 2005 1:05 pm
Messaggi: 190
Siccome mi pare scortese venire qui solo per fare domande a Rrobe, ho deciso di iniziare a dire la mia sulle nuove uscite (e magari riparto a recensire tutti i numeri dal numero 1).
Dunque, Il Calvario.
La copertina non mi è molto piaciuta. Mi sembra davvero poco ispirata. Le linee orizzontali nel cielo non capisco proprio cosa siano. Sembrano quelle che vengono nelle stampe quando la stampante inizia a finire l'inchiostro. Mi è piaciuto invece il miniDylan (sbaglio o è il più piccolo Dylan mai apparso in copertina?) che cammina verso la città in lontananza. A pensarci bene, forse, avrei preferito la copertina senza il teschione sullo sfondo.
Ma passiamo alla storia.
Inanzitutto faccio una considerazione. Sbaglio o il palato dei lettori (almeno di questo forum) si è già sensibilmente raffinato?
Dico questo perchè, secondo me, se questa storia fosse uscita un paio d'anni fa, avrebbe "spiccato" molto di più e forse sarebbe stata meno criticata (meglio così eh. Se i lettori già iniziano ad avere aspettative più alte, può solo che fare bene).
Comunque, non mi è dispiaciuta (ho votato ACCETTABILE).
Mi è piaciuto vedere Dylan in questa nuova veste.
Non mi trovo per niente d'accordo con chi dice che le sue "uscite" sul vegetarianesimo e sui fast food non siano in linea con il personaggio. Per quanto mi riguarda, Dylan è questo. Pesante come le lumache a colazione e moralista all'eccesso. L'importante è che non sia LA STORIA ad essere pesante e moralista.
Mi spiego: qui non c'è nessuna situazione che dia man forte alle sparate di Dylan, per comunicare al lettore che il "messaggio" della storia corrisponda al suo parere (in questo caso sui fast-food) ma vengono lasciate come sua opinione personale. Altre volte traspare come messaggio dello sceneggiatore (penso già al numero 1, alla retorica-fiume che fa xabaras in un paio di vignette mentre parla con Dylan, Groucho e Sibyl nella villa). E secondo me Dylan è così. Un gran spaccapalle su taluni argomenti, da farselo dire in continuazione dalle persone "normali" che lo circondano (anche se in questo caso, non c'è nessuno a dirglielo).
Passando alla vicenda,
SPOILER

non sono riuscito proprio a empatizzare con il bambino morente. Questo perchè è ovvio già dall'inizio che non può essere realmente suo figlio e che, alla fine della storia, tutto ritornerà allo status quo delle cose. Quel bambino non l'ho mai sentito "vero" (per motivi che ancora non potevo sapere ma sapevo che era così), quindi non mi ha poi importato più di tanto il suo destino. Più interessante (e più toccante), invece, il tormento della donna.
Devo dire che la tipa delle prime pagine, non mi è dispiaciuta.
Forse avrebbe funzionato meglio, se non fossimo così avidi di anteprime su trame e tavole :-)
Senza sapere nulla della trama: classica scena dove Dylan rimorchia la pulzella di turno, la porta a casa, stanno per fare le zozzerie e... BAM! Dylan ha un figlio e lei scappa. A me ha divertito. Poi, sul perchè ci viene fatto vedere che la tipa esce, viene investita e successivamente massacrata dall'automobilista, non so dare risposta ma è un nonsense che, tutto sommato, non mi dispiace.
Concordo invece sull'inutilità del vecchio all'ospedale.
Poi, poi, poi... Ah si.
La creatura del Dottor Hicks nei sotteranei dell'ospedale. Ecco, queste sono le cose che mi fanno incazzare.
Partendo dal presupposto che faccio parte di quelli che godono quando vedono riferimenti a personaggi e situazioni visti in precedenza (anche se palesemente autoreferenziali e sostanzialmente inutili ai fini della storia), qua si va oltre ogni limite. Non c'è davvero nessun motivo per cui debba fare una comparsata il mostro di Hicks. Aggiungo a sto punto che, forse, la pubblicazione dell'anteprima, sulla pagina Facebook di Dylan, della vignetta raffigurante proprio il suddetto mostrillo, è stata una pubblicità ingannevole. Poi, per carità, fossi io il curatore della testata probabilmente avrei fatto uguale (ottima scelta per catalizzare l'attenzione dei vecchi lettori che hanno mollato e che ora tentennano sul da farsi) però, una volta arrivato alla sequenza dei sotterranei, devo dire che ci sono rimasto un pò male.
Riguardo la sequenza in chiesa, mi trovo completamente d'accordo con Piccatto.
Non mi sembrano ci siano dubbi sul fatto che la scena sia costruita in modo da far credere al lettore che Dylan stia per rivolgersi al cristo, ma poi (come è ovvio che sia) si rivolge invece a Madonna Morte (come viene chiamata nella filastrocca di non ricordo quale numero), l'unica dalla quale può sperare di ottenere qualcosa o, comunque, dalla quale può essere abbastanza sicuro di ottenere una risposta (di qualsiasi tipo).
Per quanto riguarda la questione paradiso-inferno, sono sempre d'accordo con Piccatto.
Credo che "per buono" possiamo prendere che, quando crepi, finisci in un inferno a caso. Punto.
Poi negli anni, quando è servito ai fini delle storie, sono stati aggiunti qua e là angeli e riferimenti al paradiso ma ho sempre considerato questi elementi come parentesi che nascono e finiscono nel giro di una storia e da non considerare pensando all'universo "ufficiale" di Dylan (se considerassimo tutti gli elementi introdotti in quasi 30 anni di testata tipo Morte, Vita, i vari funzionari dell'aldilà, le varie "entità" come Giustizia, Pace, La Morte dell'Amore, Number, la morte di terza classe di "Tre Per Zero", i vari demoni delle più svariate classi, la biblioteca di Babele, Azazelo e Dio, rappresentato da un ciccione multitetta e deforme, ci rendiamo conto di come sia IMPOSSIBILE conciliare tutto questo con un senso).
Passiamo al finale: BASTA.
Felice di aver rivisto Vita ma ho la nausea del finale dove la Morte (qua è Vita ma sinceramente la ritengo una variante insignificante) spiega che per noia ha fatto questo e quest'altro. Davvero troppo facile.
Posso giustificare un finale così una volta ogni tot ma ultimamente questo stratagemma per spiegare l'inspiegabile è stato usato troppo spesso.

A: "Pensa che figa una storia che faccia vedere come si comporterebbe Dylan come padre"
B: "Eh ma non possiamo. A meno che non lo facciamo ritrovare in una situazione dove deve accudire un bambino che per qualche motivo è stato abbandonato o "apparso dal nulla" o qualcosa del genere."
A: "No, no. Voglio proprio che il figlio sia suo perchè poi lo faccio morire e voglio che Dylan soffra come padre,
non come tutore che conosce il bambino da pochissimo tempo."
B: "Mmm... Morte?"
A: "Fai Vita, và."

Si scherza eh! :-)
I disegni mi sono piaciuti tantissimo.
La sofferenza nei volti (di Dylan, della mamma di "Johnny" e di Johnny stesso) esce dalle tavole. Complimenti a Martinello.


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: sab ago 02, 2014 3:06 pm 
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Iscritto il: mer feb 12, 2014 7:51 pm
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Località: Nowhere
Per me è tra i migliori di Giovanni Gualdoni. Ammetto di non averle lette tutte , proprio perchè quando so che la storia è scritta da lui, non sono molto invogliato a spendere i soldi. Ma questo mese c'era martinello ....
C'è una cosa che non capisco: la ragazza di dylan a inizio albo che viene uccisa e sparisce dalla storia come se non fosse mai esistita. mah...
Inoltre il finale è un po' troppo forzato e "già-visto", ma comunque mi è piaciuto molto vedere un dylan padre.
7 pieno.

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Sappiate che la morte vi sorveglia
gioir nei prati o fra i muri di calce,
come crescere il gran guarda il villano
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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: sab ago 02, 2014 5:08 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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Località: Napoli
Cita:
Non mi trovo per niente d'accordo con chi dice che le sue "uscite" sul vegetarianesimo e sui fast food non siano in linea con il personaggio. Per quanto mi riguarda, Dylan è questo. Pesante come le lumache a colazione e moralista all'eccesso. L'importante è che non sia LA STORIA ad essere pesante e moralista.
Mi spiego: qui non c'è nessuna situazione che dia man forte alle sparate di Dylan, per comunicare al lettore che il "messaggio" della storia corrisponda al suo parere (in questo caso sui fast-food) ma vengono lasciate come sua opinione personale. Altre volte traspare come messaggio dello sceneggiatore (penso già al numero 1, alla retorica-fiume che fa xabaras in un paio di vignette mentre parla con Dylan, Groucho e Sibyl nella villa). E secondo me Dylan è così. Un gran spaccapalle su taluni argomenti, da farselo dire in continuazione dalle persone "normali" che lo circondano (anche se in questo caso, non c'è nessuno a dirglielo).


su alcuni temi, dylan può essere moralista, ma sull'essere vegetariano, io lo ricordo più imbarazzato quando va a casa d'altri e deve spiegare di essere vegetariano, che non intento a convincere gli altri a diventarlo a loro volta.
Poi magari un figlio è diverso, visto che sente la responsabilità di doverlo educare.

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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: dom ago 03, 2014 11:00 am 
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Iscritto il: dom ago 03, 2014 10:54 am
Messaggi: 1
Non il massimo ma mi è piaciuto il fatto che si sia rivolto alla controparte della morte, non mi pare l'abbiano mai fatto ma probabilmente mi sbaglio.


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: dom ago 03, 2014 11:01 am 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Ok, ma la si è usata alla stessa stregua di come si sarebbe usata la Morte.

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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: dom ago 03, 2014 11:10 am 
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Iscritto il: lun ago 05, 2013 2:24 pm
Messaggi: 2246
crondom ha scritto:
Non il massimo ma mi è piaciuto il fatto che si sia rivolto alla controparte della morte, non mi pare l'abbiano mai fatto ma probabilmente mi sbaglio.

Infatti. #161.

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: dom ago 03, 2014 1:02 pm 
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Iscritto il: sab giu 24, 2006 2:34 pm
Messaggi: 512
Kowalsky ha scritto:
foxett1 ha scritto:
leonearmato ha scritto:
L'albo. Posso sbilanciarmi e dire che è ottimo?

Posso sbilanciarmi anch'io e dire che è il Capolavoro di Gualdoni?
Il quarto ottimo è il mio :wink:


Per quanto mi sia piaciuto (il mio voto è 7) La Bomba mi sembra molto ma molto meglio riuscito del Calvario. Forse è proprio perchè lo Speaciale ha più spazio per sviluppare, ma nel Calvario mi sembra che ci siano una serie di spunti che vengono lasciati penzolare nel vuoto: la malattia, il mostro di Tra la Vita e la Morte, Bloch che arriva giusto per fare un rimando al n. 200. Mi sembrano cose che potevano essere sviluppate e invece sono lasciate acerbe.

Sono d'accordissimo con quello che dici, ma La Bomba l'ho trovato anche troppo sviluppato (nel senso di noiosetto), questo invece con tutti i suoi difetti è riuscito ad intrigarmi ed emozionarmi di più.
Sarà anche che sono rimasto abbagliato dalle tavole di Martinello? Può darsi :P





SPOILER

dogamy ha scritto:
Ok, ma la si è usata alla stessa stregua di come si sarebbe usata la Morte.

Bè cambia l'atteggiamento.


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MessaggioInviato: dom ago 03, 2014 4:13 pm 
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Iscritto il: dom ago 03, 2014 4:07 pm
Messaggi: 4
Prima di tutto ciao a tutti,sono nuovo del Forum

Per quanto riguarda l'albo,i disegni mi sono piaciuti parecchio...la storia , diciamo ,prevedibile.
Comunque ho dato un Sufficiente.


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: dom ago 03, 2014 5:28 pm 
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Iscritto il: mer lug 17, 2013 6:01 pm
Messaggi: 277
Località: Rovigo
Ieri l'ho riletto e ammetto di dover rivedere alcune mie opinioni...
Spoiler!
Dopo la prima lettura ho avuto l'impressione che ci fosse troppa carne sul fuoco, che la storia quindi fosse troppo dispersiva, ma con la seconda lettura ho avuto modo di sistemare, diciamo così le tessere del puzzle...Avevo trovatoad esempio ingombranti e inutili le infermiere scorbutiche, ma dopo ho avuto modo di vedere che un loro ruolo ce l'hanno...Tutto sommato è una buona storia molto emozionante e toccante nonostante riperchi atmosfere di altri albi come Johnny Freak e Mater Morbi...Per quanto mi riguarda 8...

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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: lun ago 04, 2014 12:00 am 
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Iscritto il: gio set 01, 2005 1:05 pm
Messaggi: 190
the Imp ha scritto:
su alcuni temi, dylan può essere moralista, ma sull'essere vegetariano, io lo ricordo più imbarazzato quando va a casa d'altri e deve spiegare di essere vegetariano, che non intento a convincere gli altri a diventarlo a loro volta.
Poi magari un figlio è diverso, visto che sente la responsabilità di doverlo educare.


Si, hai ragione. Effettivamente non ha mai spiegato neanche le motivazioni per cui è vegetariano.


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: lun ago 04, 2014 8:24 am 
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Iscritto il: mar gen 31, 2012 9:11 am
Messaggi: 98
Letto letteralmente d'un fiato sotto l'ombrellone e infatti ora sono ancora sotto il sole sperando di non beccarmi un'ustione mentre lo recensisco (oppure il caldo mi darà alla testa e voteró insufficiente?)
Albo buono nel complesso,ho apprezzato la copertina molto ansiogena.
Il soggetto della storia mi ha lasciato davvero spiazzato nel finale,anche se francamente non immaginavo una cosa così triste,ma nel complesso va bene,non è scontato e mi ha stupito.
I disegni sono ottimi nel rendere l'atmosfera dell'ospedale ancora più squallida e sofferente (soprattutto nella vignetta in cui Dylan dice che stanno perdendo contro la malattia a pag.36)
Votato buono


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 Oggetto del messaggio: Re: #335 - Il calvario
MessaggioInviato: lun ago 04, 2014 8:15 pm 
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Iscritto il: lun gen 11, 2010 11:19 pm
Messaggi: 4046
Località: Milano
Che brutta questa storia: salvo i disegni di Martinello e la scena splatter della pazza che ha fatto scempio del marito.

Come sarebbe andata a finire era chiara sin dall'inizio...Nel mentre piattezza totale. Poco pathos e zero trama.

Forse salvo anche il richiamo al mostro de "Tra la vita e la morte".

Il bambino Johnny ha lo stesso taglio di capelli di Recchioni qualche anno fa.

Tra le cose curate male la spasimante di Dylan che scappa subito,
Spoiler!
viene investita, muore
e nessuno più se la fila. Mah.

Solita gualdoniata, storia bocciata. Voto 5. Peccato che la biblioteca era chiusa e l'ho comprato. Titolo azzeccatissimo.

Ovviamente il calvario è tutto del lettore.

Dai, che tra qualche giorno c'è il Color Fest!

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Chi sa, fa, chi non sa, insegna, chi non sa insegnare, critica. E chi non sa neppure criticare, scrive recensioni sui forum.


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