Cravenroad7

Potrebbero esserci spoiler.

Premetto che non ho letto tutte le quindici pagine di recensioni e commenti all'albo, mi sono fermato alla quarta.

Groucho travestito da Crystal... Non saprei, dato che alla fine sono insieme nella stessa scena, ma potrebbe non essere una prova. Secondo me è il tipo mascherato della tavola 20 anche se ho dubitato anche dello stesso diecidita dato che nella vignetta in basso a sinistra della tavola 50 si intravede un cappello simile a quello del freak in scena. Comunque anche questo è difficile da sostenere in quanto diecidita è parecchio grosso. Però si può spiegare con la famosa polvere. Comunque propendo per il tizio col becco, dato che Dylan non entra spedito, ma esita guardandolo. Comunque tutte speculazioni, dato che il si va in scena, nessuno ti guarderà la messa in piega, potrebbe benissimo essere metaforico, anche se non ne sono convinto. Per me è proprio il tizio col becco.

Tralasciando che ho sfogliato mille volte l'albo cercando Groucho, tutto sommato mi è piaciuto. Le cose da sommare sono:

1. Disegni fatti in modo superbo, che creano l'atmosfera adatta. Io preferisco disegni più lineari, ma non conta nel voto all'albo, sicuramente uno dei migliori ultimamente.

2. Storia confusa, a mio parere, non contorta, ma confusa, come già detto da qualcuno. Il finale è un po' moscio, dopo la parte con Groucho, ma notevole l'uso del meta-fumetto, se esiste questa parola.

3. Avrei preferito vedere Dylan più "freddo" nel cercare di risolvere il mistero del circo. Ok che era tuo amico, sei arrabbiato, ma per prima cosa dopo due anni, se pensi ci sia qualcosa sotto, cerchi di ragionare un po' di più.

4. Io sono il popolo dell'autunno... Non so, queste cose mi lasciano perplesso.

La copertina mi è piaciuta per il sorrisetto di Dylan come a dire "vediamo se ci capisci qualcosa", ma il blu stona. Però in fondo deve o no essere orrendo? Vale la pena (3,20€!?) anche solo per la qualità dei disegni. Se provano a farmi pagare 3,20€ il prossimo albo e fa schifo...

curioso
no, perchè in casi del genere (in cui ci sono molte pagine da leggere) se proprio non ho voglia di leggerle tutte, tendenzialmente mi leggo quelle più recenti (così almeno vedo come si è evoluta la discussione)
ehi, vedo che sei nuovo

Hai ragione, ma che ci vuoi fare, mi ero proposto di leggerle tutte e poi... In quanto alla novità sì e no, dato che leggo da molto il forum e solo dal numero scorso ho pensato di iniziare a scrivere, avendo nel frattempo "macinato" qualche albo in più.

dicevo più che altro perchè così non hai letto il mio (imperdibile) commento alla storia (che sta a pagina 11)
naturalmente il mio era un intervento del tutto disinteressato



(si scherza, eh )

Beh nonno, non potevo non leggere il tuo commento e su come i disegni dominino sulla storia credo di essere d'accordo con te. Inoltre sono arrivato quasi alla fine dicendo: ecco, adesso si svolge l'azione... Mentre si è risolta più rapidamente del previsto, "diluendo" troppo la parte iniziale, anche se questa è solo un'impressione. Siamo tra i pochi ad apprezzare la copertina, sembra... Anche il naso rosso a me è piaciuto, quasi a prendere in giro un po' anche la storia stessa, con Dylan che non sopporta, in realtà i nasi rossi. Mi pare che dica qualcosa sulla storia oltre ad introdurla. Ma forse voglio vederci più di quello che c'è.

Celoni su Facebook:

Inizio a scrivere queste righe alle 23.59, è ancora giovedì 26 giugno e sono a Praga. O in chissà quale altro posto.
Righe che hanno l'unico scopo di ringraziare tutti coloro che hanno apprezzato, letto, parlato, discusso, criticato "i Raminghi dell'autunno".
In vita mia non ricordo di aver mai ricevuto una simile mole di complimenti, per nessun altro lavoro, e dico questo senza alcun intento sbruffonesco: è solo una stupita constatazione, al netto delle centinaia e centinaia di messaggi pubblici e privati, sul web e fuori, che tanti di voi hanno voluto regalarmi. I complimenti fanno sempre piacere, ma personalmente acquistano un senso solo quando ti suggeriscono che forse hai fatto qualcosa di buono, che la tua fatica ha avuto un senso per qualcuno, gli ha donato qualcosa. Soprattutto per uno pieno di dubbi come il sottoscritto.
Ecco, leggere o sentire che in tanti sono stati toccati da certe atmosfere o suggestioni, da qualcosa che -anche se non sono riusciti a spiegarsi fino in fondo- li ha emozionati, è per me la cosa più bella che potesse accadere. E mi dice che forse un senso quella fatica, protratta in un momento della mia vita così difficile e particolare, l'ha avuto davvero.
Sentire poi che a tantissimi questa storia ha ricordato quelle dei primi cento numeri di Dylan, o addirittura alcune di Tiziano Sclavi, va ben oltre ogni mia aspettativa e mi frastorna un po'.
Non voglio dare spiegazioni sulla storia, che ha suscitato tante domande, tante interpretazioni. Non per ora, almeno. La multilettura era parte del gioco, in ogni caso, in una storia che per me ha comunque un senso, anche quando è, o appare, come un non-senso. Rimane il mio, e non è detto che sia più giusto di quello che percepirà ciascun lettore nel proprio cuore. Questo periodo mi ha insegnato, o meglio ricordato, che non sempre si può avere il controllo, e che talvolta ci si trasforma nostro malgrado in foglie nel vento d'autunno, sballonzolati tra corpo e anima senza riuscire a poggiare i piedi per terra, a trovare la risposta, la "verità" secondo logica, desiderio o rabbia. Per quanto protestiamo, continuamente ci sfugge. Forse non la possiamo intravedere nelle stagioni, ma nel loro scorrere.
Bene, era ancora giovedì 26 quando ho iniziato a scrivere e ora si è fatto venerdì 27, giorno di uscita del nuovo numero di Dylan. Il tempo passa o si arrotola, e i raminghi si allontanano dalle edicole per far posto al nuovo arrivato, dopo un inchino di benvenuto.
Ovunque stiano andando, li saluto e li ringrazio per quanto mi hanno insegnato, rimettendomi in viaggio anch'io. Sono stato con loro a visitare circhi neri, oscuri, che fanno paura, ma che nascondono da qualche parte un'uscita, se riusciamo a venir fuori dal labirinto di specchi.
Olio le ruote del carro e parto.

Angosciante, oscuro, pesante come un macigno, e soprattutto fa realmente paura.
Quello che dovrebbe essere DYD.
Stupendi disegni che accompagnano una storia che forse si incastra troppo nella volontà dell'interpretazione complessa ma che alla fine ti fa ricordare i motivi per cui amavi così tanto questo personaggio e il suo Universo.

Un' opera d'arte degna di nota. Un capolavoro, perfetto in ogni dettaglio.

A mio parere l'unico albo, insieme a Mater Morbi di Recchioni, negli ultimi 5-6 anni degno dell'appellativo di "capolavoro". Ce ne sarebbero in verità altri due-tre, forse quattro, che si avvicinano a esserlo nello stesso lasso di tempo ma forse non arrivano compiutamente alla valenza di questo albo e del 280.

Quali sono? Perchè io ho skippato quasi completamente quel periodo a parte per Mater Morbi, L'incendiario e I segni della Fine

Diciamo sicuramente la seconda occasione e di quelli dopo il 300 La dea madre, il giudizio del corvo, una nuova vita li considero notevoli

Non potrei che concordare in toto.

È vero il pensiero non era mio, faccio pubblica ammenda ma semplicemente concordavo in tutto e non sapevo come dirlo se non queste stesse parole. D'altronde io non sono così appassionato di fumetti come altri qui dentro quindi un certo occhio e giudizio non ce l'ho o non lo sò esprimere compiutamente.

Però resta il fatto che ho spacciato un commento altrui come mio, è una cosa fastidiosa perchè è successo anche a me (ma con i fotomontaggi fatti da me per la pagina FB utilizzati da altre pagine senza citarmi, perciò non mi nascondo e mi rimetto alle decisioni dei moderatori, ovviamente ripromettendo di non farlo più in futuro.

Vabbè dai, a parte che tecnicamente non hai commesso nulla perchè la netiquette non dice che non si possono copiare contenuti non protetti da copyright, comunque hai chiarito e fatto ammenda e Dies (da quello che ho capito il "plagiato") è un utente intelligente, quindi sei assolto.

Lucignolo è un utente sagace e attento; sono lusingato dalla citazione (immeritata, manco fossi wolkoff o dogares..) ma attendo altri suoi commenti che magari potremo commentare tutti assieme. Il piacere dell'esposizione è dovuto dal contrasto di opinioni. E nel ribattere in merito al tema, all'argomento.