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Al 2013 - La cara mamma
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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Al 2013 - La cara mamma
MessaggioInviato: gio feb 27, 2014 11:36 pm 
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wolkoff ha scritto:
A me non sembra tanto un problema generazionale, legato al singolo autore, o al multiglobalismo di questi tempi... che non sa più "de-scrivere" la provincia. :roll: .

Basti vedere lo stesso Mignacco citato sopra: nella storia dei nazi-vampiri di Settembre riporta un villaggio patetico degno della peggior fiction per ottantenni esangui.
Mentre 25 anni fa sapeva dipingere la provincia oscura in piena brughiera con Una voce dal nulla
Colpa dell'esterofilia o della teledipendenza edulcorata?

Hai ragione, probabilmente è una questione più generale che non generazionale, anche se allargherei il discorso un po' a tutta la cultura odierna italiana e non solo alle scelte redazionali della Bonelli.

wolkoff ha scritto:
Il nuovo corso recchioniano sembra puntare molto in una ri-concettualizzazione più attuale della capitale.

Ecco, questa è una delle novità annunciate di cui non sentivo alcun bisogno come lettore, mi sembra la soluzione di un falso problema.


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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2013 - La cara mamma
MessaggioInviato: sab mar 01, 2014 11:47 am 
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tommaso ha scritto:
wolkoff ha scritto:
Il nuovo corso recchioniano sembra puntare molto in una ri-concettualizzazione più attuale della capitale.

Ecco, questa è una delle novità annunciate di cui non sentivo alcun bisogno come lettore, mi sembra la soluzione di un falso problema.

Beh falso problema fino a un certo punto. Dare spessore all'ambientazione è in qualche modo ridare spessore alle storie. In questi ultimi anni fin troppo spesso Londra è stata dimenticata da sceneggiatori e disegnatori e l'impressione che io ne ho ricavato è sempre stata negativa, da questo punto di vista. Ai bei tempi Londra sarà pure stata immaginaria, ma funzionava: soprattutto perché si vedeva spesso. Un fumetto con un'ambientazione così vaga perde molto. Pensa se l'Uomo Ragno o Devil si spostassero in una città senza personalità: proveresti lo stesso gusto nel leggerli?

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2013 - La cara mamma
MessaggioInviato: sab mar 01, 2014 3:48 pm 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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Piccatto ha scritto:
tommaso ha scritto:
Beh falso problema fino a un certo punto. Dare spessore all'ambientazione è in qualche modo ridare spessore alle storie. In questi ultimi anni fin troppo spesso Londra è stata dimenticata da sceneggiatori e disegnatori e l'impressione che io ne ho ricavato è sempre stata negativa, da questo punto di vista. Ai bei tempi Londra sarà pure stata immaginaria, ma funzionava: soprattutto perché si vedeva spesso. Un fumetto con un'ambientazione così vaga perde molto. Pensa se l'Uomo Ragno o Devil si spostassero in una città senza personalità: proveresti lo stesso gusto nel leggerli?


Ma sono d'accordissimo.
E' evidente che uno dei problemi della serie è lo smortume inanimato delle ambientazioni. Ma secondo me è più una questione di atmosfere che di realismo, quindi a mio modo di vedere il falso problema è quello che si debba ritrarre una Londra "up to date".

In fondo cosa aveva di realistico la Londra del Dylan degli anni 80/primi 90? Niente. Era un pò la Londra dei film Hammer, un po' metropoli da telefilm americano, c'era - appunto - tantissima provincia italiana e soprattutto era un luogo onirico, dove poteva accadere di tutto. Mi ricordo di una vignetta che all'epoca mi colpì molto, credo per altro in una storia di Chiaverotti e non di Sclavi: ad un certo punto si vedevano degli zombi che camminavano per strada come normali passanti, non c'entravano niente con la storia dell'albo, erano solo degli zombi che passavano di lì. Ecco per me la priorità dovrebbe essere tornare a quel clima surreale, mentre invece che la Londra di Dylan non assomigli affatto ad un ruolo reale lo vedo come l'ultimo dei problemi.

Poi è un'ambizione di Recchioni & Co che non vedo certo come un difetto, ma come un qualcosa in più che potrà avere anche dei risvolti interessanti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2013 - La cara mamma
MessaggioInviato: sab mar 01, 2014 3:58 pm 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
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L'ambientazione è solo uno dei problemi, sebbene sia particolarmente importante.
Ma assolutamente vitale, per me, resta quello che concerne la dimensione e lo spessore dei personaggi comprimari.
Quelli che, oltre a Dylan, Groucho e Bloch, "fanno" la storia.
Il compito del team di RRobe, sarà anche quello di rendere storie inerenti al nuovo corso, con elementi secondari capaci di catturare interesse, emozione, repulsione, stima, odio...
Non semplici comparse che recitano una parte nei balloons.
Già ne "Il Giudizio del Corvo", qualsiasi giudizio se ne possa trarre, emergevano figure interessanti, cui piacerebbe sapere qlc anche del dopo, e non fantasmi che svaniscono non appena si chiude l'albo del mese.

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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2013 - La cara mamma
MessaggioInviato: dom mar 02, 2014 12:00 am 
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femosenamedia ha scritto:
Effettivamente, quel regista ciccione con quella faccia un po' cosí, Psycho poteva proprio risparmiarselo...

... Così come Marzano poteva senz'altro risparmiarsi di citare per l'ennesima volta Psycho su DYD. Plus, il fatto che Hitchcock fece un film su uno psicopatico che si credeva sua madre, non significa che ci siano sì tanti mammoni e/o psicopatici in Gran Bretagna.

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 Oggetto del messaggio: Re: Al 2013 - La cara mamma
MessaggioInviato: dom mar 02, 2014 12:33 pm 
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Piccatto ha scritto:
non significa che ci siano sì tanti mammoni e/o psicopatici in Gran Bretagna.


E questo dove lo mettiamo, con l'aggravante che probabilmente li compra lui i cappellini a mammà... da vero maniaco :tc: :lol: :

Spoiler!
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