"L'eliminazione" è una storia "Fuori tempo massimo". Citando lo splendido racconto breve dello Roberto Recchioni, vado a fare le pulci a una storia che mi ha deluso. Il messaggio è stantio. Il capolavoro "Canale 666" (omaggiato nella storia) già alla fine degli anni '80 aveva annientato la retorica falsa del piccolo schermo con grande efficacia. Dove riuscì Sclavi, falliscono oggi Recchioni e Uzzeo. Quest'ultimo è pure autore televisivo: da lui un'immagine così stereotipata del mondo televisivo non me la aspettavo di certo. Ci sono i Reality Show. Ma anche qui aveva fatto molto meglio Michele Medda con il suo speciale "Reality Show".
Le incongruenze sono quelle che già diversi lettori hanno notato
I disegni di Brindisi sono un po' al di sotto della sua media. Con il sangue e le stragi si trova bene, ma è approssimativo nei volti. Tiffany a pag 94 sembra una donna matura e nella seguente una bambina.
Resta l'amaro in bocca. Nel 2012 vedere un autore televisivo prendersela con l'ottusità del pubblico risulta incongruente. Restano l'ottima copertina (e la Morte ci sta tutta) e un omaggio alla sincero ad Anna Rice, scrittrice "leggera" divorata da tanti lettori amanti anche della tv e delle serie (o saghe) horror-rosa.