Cravenroad7

Ma hai usato il plurale, Skeletor è un tipo sensibile!

Quali sarebbero queste banalità? Sono curioso.

Che per la colorazione digitale non vengano usate le mani/testa/gusto/talento (come se il computer diventasse HAL e facesse tutto da solo) e che sia nella resa aprioristicamente inferiore alle tecniche tradizionali.

Fatemi un Gioconda colorata al pc che valga Leonardo e ne parliamo.

E pensare che cominciavano a piacermi i post che scrivevi, e invece hai rovinato tutto.

Ma dai che scherzo. E' chiaro che da pittrice modestissima, apprezzo maggiormente la colorazione manuale, ma stiamo parlando di due cose completamente diverse. Ci sono colorazioni eccelse anche a livello dgt, lo so bene.

No, ormai il danno è fatto!



Comunque un dipinto e una scultura sono due cose completamente diverse.
Le varie tecniche di pittura invece fanno parte dello stesso modello espressivo.

dog, guarda che a boy non piace nulla e nessuno.

Banalità o meno, stà di fatto che il colore alla bonelli è l'eccezione, un surplus (ok, per alcuni non lo è), se lo si gestisce in modo così banale e piatto, è inutile. Poi, personalmente nella colorazione computerizzata non ci vedo nulla di artistico.

Dear Boy: non dirmi che alcune copertine di Stano non ti hanno dato l'impressione di essere un collage d'immagini, e che alcuni degli effetti utilizzati dall'autore non ti sono sembrati posticci (come per esempio in Seppelliti Vivi, numero 273 o in La strage dei Graham, numero 272).

Sarebbe più corretto scrivere che non si vede nulla di artistico nella colorazione computerizzata usata in Bonelli.

Quanto a Stano, mai stato tenero nei suoi confronti.
Ho sempre sostenuto che è un mediocre digital painter e che abusa di scorciatoie a dir poco dozzinali.
Ogni volta che sfoglio quello scempio di Videokiller provo vergogna per lui.
Ma la dà mai un'occhiata almeno ai lavori dei colleghi vicini?
http://sketchesnatched.blogspot.it/

In seppelliti vivi, certo. Sembrava un effetto da photoshop da principiante.
La Strage dei Graham meglio, ma di poco. Cmq a parte i gusti personali, anch'io non trovo nulla di artistico nella colorazione computerizzata. Certo gli effetti che si vedono nel numero doppio del ventennale sono molto buoni, ma credo che tu abbia centrato il problema: nella Bonelli i colori sono un plus ( è la natura stessa delle pubblicazione, a differenza della Marvel ad esempio....) e che il solo vedere dei colori sia sinonimo di epica maestosità.
Non è così. Tra l'altro anni fa uscì una pubblicazione intitolata ( mi pare ma Rimatt potrebbe esser più esaustivo...) Batman b/n che magnificava i tratti e le atmosfere black and white. E non si tratta solo del personaggio. Anche DD ha un fascino ineguagliabile in b/n ( il sangue denso e nero mi eccita...) e se dev'esser colorato deve esserlo al meglio.
Il disegno è forza creativa. Il colore lo rende vivo, armonico, dinamico ma può anche sminuirne le maestosità e la grandezza. Il numero 100 ( da quasi tutti definito: colorato malissimo ) è un esempio in tal senso. Era molto meglio se fosse uscito in un formato speciale, magari bussorato, ma in b/n.

Pensare che la Bonelli abbia mai avuto intenzione di offrire prodotti di grande spessore artistico è un equivoco grossolano.
L'intrattenimento prima di tutto.

Ok, certo. Però penso che per certe uscite, tipo ogni cento numeri, oppure particolari edizioni ( numero 120, ventennale, ecc...ecc...) si sarebbe potuto fare di meglio.
Rammento ancor oggi con terrore la colorazione dei Lanciostory dei miei tempi..Era meglio il b/n in quei casi.

Seguo i lavori di Carnevale nel suo blog. Quando però ho sentito che usava una colorazione non manuale, mi è calato un pò l'impatto con i disegni (non l'artista in sé). Rimangono delle ottime rappresentazioni comunque.

Come volevasi dimostrare.

Fra l'altro stai affermando che Carnevale non usa le mani per colorare. Ne sarebbe davvero lusingato. Figo.