skeletor ha scritto:
gas odia letteralmente mignacco.
Nello studio dove lavoro non si abbuona alcuna imperfezione a quello che produciamo, talvolta restiamo oltre l'orario di lavoro per correggere i nostri errori o quelli dei colleghi che notiamo... Mi chiedo perché in Bonelli (che è un'azienda privata) tengano a lavorare individui come Mignacco, la cui discontinuità qualitativa, la cui inadeguatezza a un format narrativo come Dampyr, resta da troppi anni impunita a danno del lettore (che spende per un prodotto di qualità incompleta), con conseguente rischio di danno anche per l'azienda, in termini di abbandono di una serie da parte dei lettori scocciati.
Sarà anche un professionista del fumetto e io non sono nessuno per giudicare il suo modo di lavorare (anche se credo che chi acquisti un prodotto abbia diritto di critica sul medesimo), ma questo individuo si fregia della stessa qualifica professionale di un Boselli, di uno Sclavi, di un Vietti, di un Castelli, di un Nolitta, quando da decenni non propone un proprio personaggio seriale originale, per Dampyr non firma altro che albi di collegamento o riempitivi, limitandosi a storie apocrife che appiattiscono lo spessore dei protagonisti... e in redazione lasciano correre tutte le storie che propone! Una cosa del genere, nel mio lavoro, dopo la prima/seconda volta, equivarrebbe a: "Quella è la porta! Raccogli le tue cose e vai via!"