Capellon ha scritto:
Mah, una storia sufficiente, senza infamia e senza lode, tutto tranne che un capolavoro. Una doppia che da la sensazione più di vedere un episodio di Scooby Doo che di leggere un albo di Dylan Dog. Questo per me non è il vero "Indagatore dell'Incubo" e se la storia uscisse oggi, tutti la snobberebbero. Sono sicuramente d'accordo sulla scorrevolezza piacevole della sceneggiatura, ma sull'originalità del soggetto ho dei seri dubbi. Questa doppia è un giallino in cui ci sarebbe potuto stare benissimo Hercule Poirot al posto di Dylan. Purtroppo questa è una verve che si ripeterà spesso nella serie, con altri giallini piacevoli ma non memorabili, dove i "mostri", l'"incubo" sono semplici assassini, cosa fin troppo scontata e "razionale".
Montanari e Grassani assolutamente sopravvalutati: la loro prova qui è solo sufficiente, tutt'altro che eccelsa.
Lo sai che rischi la lapidazione?
Io non lapido, ma trovo che la tua critica sia concentrata solo sul genere della storia, e non sulla qualità con cui la storia è stata scritta. Il fatto che la soluzione di tutto sia razionale e ricada nel genere puramente giallo è una cosa che trovo insignificante nella valutazione dell'albo, la sceneggiatura non è semplicemente 'scorrevole', è decisamente brillante ed ispirata, la gestione dei personaggi è geniale, probabilmente una delle migliori da questo punto di vista (anche grazie al maggiore spazio offerto dalla storia doppia), e nonostante il finale razionale, la storia crea atmosfera e brividi in maniera che storia con personaggi più soprannatuarali si sognano la notte... tipo un mondo sconosciuto, per dirne una.