Cravenroad7

io sono di parte!!!! ahhhhh i licantropi!!!!

Ahhhhh i lupi!!!!
Quirky sempre più mitica

Allora per la gioia di tutti quelli che come me considerano questa storia una pietra miliare posto la scansione di tre vignette tratte dalla tavola originale della mia collezione, dovrebbero vedersi bene le sfumature di china e la maestria degli autori che purtroppo si perdono con l'asettica stampa







Se fossi un appassionato lettore che sta decidendo di acquistare almeno una tavola da conservare deciderei di prenderla da questo numero, meditate gente, meditate.

Naturalmente se tra tutti i forumisti che possiedono un castello ce ne fosse uno interessato potrei accordarmi con lui per organizzare nelle segrete oppure in un'ala abbastanza capiente (ho molte opere come potete vedere dai miei post) una benedetta mostra con il mio materiale.
Che soddisfazione sarebbe visto che le istituzioni dovendo fare tagli ai conti pubblici non possono permettersi di farmela organizzare nella mia città per il momento, è solo arte questa

Fantastiche queste tavole...
mi sono sempre chiesto (dato che io e il disegno siamo su due sistemi solari diversi) le grandezze delle tavole sono le stesse dell'albo come le leggiamo noi?

Ma no, no, il formato dei fumetti è un A5 che è circa un 16x21 cm.
Gli autori usano formati diversi ma decisamente più grandi, dai Fabriano4 dim. 33x24 cm di Daniele Bigliardo a quelli un po' più grossi di Giampiero Casertano, altri utilizzavano formati più grossi, ho delle tavole di Piero Dall'Agnol di cm. 50,5x36,50, così anche Gustavo Trigo o gli stessi Montanari e Grassani. Alcuni autori poi nell'arco della propria carriera hanno variato le dimensioni dei cartoncini da disegno su cui fare le proprie tavole comunque gli autori Dylaniani non utilizzano il formato che vediamo noi negli albi che escono in edicola ed è questo il bello delle tavole originali, essendo più grandi oltre a vedere le sfumature di china o di altre tecniche utilizzate, permettono di vedere meglio i dettagli.
Non mi stancherò mai di ripetere che un vero appassionato lettore di Dylan dovrebbe portarsi a casa almeno una tavola originale, è tutta un'altra cosa.

Corte, le tavole che stai postando sono talmente belle che mi dispiace sinceramente di non possedere un castello per ospitare la tua mostra.
Eppure mi sembra così strano che non si riesca a trovare nessuno disposto ad organizzare un' esposizione di questo livello.

grazie della delucidazione Corte...e appena avrಠqualche soldino in più cercherò anch'io qualche tavola da acquistare

Naturalmente la mia è una provocazione mi accontenterei di qualcosa anche al di sotto di un castello, a dire la verità  io personalmente non mi sono mosso, ho lasciato fare ad una persona per me dentro un'associazione a me cara, ed è stato questo amico che interpellando chi di dovere nelle alte sfere non ha ancora cavato un ragno dal buco e mi ha detto di avere ancora pazienza!
La mia idea era un palazzo settecentesco adibito usualmente a mostre, è di proprietà comunale quindi non dovrebbero esserci particolari problemi, mah! Quindi questo palazzo come bella cornice per le mie opere, un paio di persone come custodi per il tempo della mostra, un'assicurazione che si chiama da chiodo a chiodo e magari chiamare dei ragazzi che suonano il violino come sottofondo (ricordo che Cremona è famosa nel mondo per i violini), l'ingresso lo vorrei gratuito, magari stampare un bel catalogo con parte dei miei disegni per lo più inediti e questo l'unico a pagamento per il rientro delle spese, non mi sembra un programma malvagio, voi che ne dite?

I disegni di Montanari e Grassani non mi piacciono: sembrano il Magnus dei poveri e il loro stile è inadatto alla serie. Non riescono a rendere un'atmosfera morbosa o macabra, non sanno usare le ombre, sono piatti. I visi dei personaggi a volte vanno per i cavoli loro, i corpi sembrano su un altro piano rispetto all'ambiente.
In questo numero però non mi sono dispiaciuti affatto, ricordo che l'irritazione nei loro confronti è nata con "Killer".
La storia me la ricordo poco, ricordo solo che la faccenda dei lupi mannari è legata alle streghe. Il soggetto non brilla per originalità e la sceneggiatura non è delle migliori. Tra i primi 10 numeri forse il più deboluccio, ma comunque sufficiente.

I miei 100 momenti topici di Dylan Dog: posizione n°38



Torna a casa Lessie in Le notti della luna piena n°3.

A quest' albo sono alquanto legato per la sua capacità di rendermi nostalgico ogni volta che lo sfoglio.
Primo esempio di trasferta Dylan - Groucho (perfettamente eseguito e poche volte ripetuto con questi livelli di affiatamento della coppia -vedi La zona del Crepuscolo e la doppia 64/65), riuscita cara vecchia confortante tradizionale atmosfera horror, disegni ottimi.
Per quanto ben sceneggiato, il soggetto è di per sè piuttosto derivativo; ma sono storie come questa che mi hanno fatto innamorare del personaggio di Dylan, per brillantezza e ironia.

Dopo zombie e serial killer, ovviamente ... i lupi mannari! Questo albo consacra già definitivamente Dylan nell' olimpo dei più grandi fumetti di tutti i tempi mi piacque tantissimo quando la lessi 25 anni fa e apprezzai ancor di più le bellissime tavole di montanari e grassani che, a parer mio, sono i migliori disegnatori che dylan abbia avuto ..M. e G. purtroppo è già da un po' di tempo che non sono più gli stessi... bravi comunque! Li ho sempre amati . Le atmosfere qui presenti non le rivedremo mai più su dylan, situazioni che ogni volta che rileggo mi lasciano sempre voglioso di abbracciare gli autori di questo albo che mi ha fatto amare definitivamente e con certezza il personaggio di Dylan Dog.

Voto: 9/10

Bella analisi. Storia davvero bellissima dal mio punto di vista, un classico.

C'è un oculista nel forum?

voto 9

Su Montanari & Grassani la verità sta nel mezzo. Sono stati indubbiamente i disegnatori più amati nel primo quinquennio di vita dell'indagatore, periodo in cui hanno realizzato i loro migliori lavori. Il loro tratto era adatto al personaggio, a loro agio in particolare nelle storie più leggere, ironiche e splatterose. Però ci sono almeno una decina, tra i disegnatori che fanno o hanno fatto parte dello staff, che stanno loro davanti a livello qualitativo imho.

In questa terza avventura dell'indagatore dell'incubo, e loro esordio nella serie, ci regalano una delle prove più riuscite (spiccano la trasformazione da lupo a uomo e le esplosioni delle streghe).
Sclavi questa volta mischia battute e nomi di brooksiana memoria (l'ombra di Frankenstein Junior aleggia più volte) ancora con citazioni argentiane: il collegio nella foresta nera e le streghe rimandano a Suspiria con un piccolo cenno alle "Madri" che si troverebbero anche a Roma, NewYork, ecc.. e infatti avremo modo di incontrare la 3° Frau Blucher qualche albo più avanti. Da questo substrato derivato e da una figura classica, ma non abusata, dell'horror Sclavi riesce comunque a tirare fuori una variazione sul tema dell'uomo lupo, nel complesso solo buona pensando anche a come i nostri eroi salvano la pelle. Dylan più vittima degli eventi che eroe, mentre Groucho assoluto mattatore tra barzellette e interventi decisivi in zona Cesarini; quanto manca oggi un Groucho così, praticamente inutilizzato ormai come personaggio "agente".
Il finale lascia spiragli per un seguito che a distanza di anni non mancherà. Copertina di Villa nella norma con un'inedita camicia bianca.

Curiosità: prima trasferta "continentale" per Dylan di cui scopriamo il terrore dell'aereo. Seconda birra consecutiva trangugiata (potrebbe sempre essere analcolica ) e pomiciata con una delle ragazze più giovani della sua carriera. Niente sesso (siamo inglesi ) stavolta ma si arricchisce la collezione di bocce.

Classifica albi 1986: (che casualmente segue l'ordine cronologico)

1) L'alba dei morti viventi (Sclavi & Stano)
2) Jack lo squartatore (Sclavi & Trigo)
3) Le notti della luna piena (Sclavi & M&G)

Legenda: rosso=ottimo, verde=buono