dogares ha scritto:
Non giudico la qualità spesso ottima del prodotto, ma la loro impaginazione, il loro disegno non mi hanno mai presa.
Pensa che secondo me nella costruzione della tavola e nello
storytelling gli autori nipponici - quelli buoni, intendo - sono i migliori del mondo. Lo
storytelling, in particolare, è il vero punto di forza degli autori giapponesi: europei e statunitensi sono letteralmente surclassati.
Però questo è un OT.
Tornando al discorso "politiche commerciali bonelliane", ho letto da qualche parte che se l'albo bonelliano medio costa così poco è stato per... Un equivoco di fondo. Il primo albo in formato "gigante" (corrispondente all'albo bonelliano classico, che era gigante se confrontato agli albetti a striscia) a uscire in edicola fu la ristampa di Tex, e il prezzo venne tenuto molto basso appunto perché si trattava di una ristampa e non di un prodotto inedito. La collana ebbe però molto successo, dopo le ristampe inizio a pubblicare avventure inedite e, dato che il formato era rimasto lo stesso (le 114 pagine che Tex ha ancora oggi), anche il prezzo rimase immutato, fino a divenire lo standard per tutti i prodotti bonelliani.
Ma non ne parliamo, delle 244 pagine in formato bonelliano di
Hit Moll pubblicate dalle Edizioni BD a 16 euro? Dove sono quelli che spstengono che le GN Bonelli costano troppo?