Cravenroad7

A me il 600 è piaciuto ma penso non ci siano dubbi che da 30 anni a sta parte le storie di Tex si svolgono in 300 e passa pagine, spazio nel quale gli intrecci e lo sviluppo della storia è cadenzato in un modo che ha fatto la storia del personaggio. La 600 sarebbe stata una storia bellissima, ridotta cosi ne viene fuori una buona storia... Ma che aspettano a fare il TEX color fest?!? Un bel malloppone di 250 pagine tutte a colori...

E intanto UBC recensisce il 600 assegnandogli una valutazione complessiva di 80/100, con la quale concordo.

http://www.ubcfumetti.com/tex/?IT-TX-600?21762

concordo con rimatt, il 200 è stato sino ad oggi notoriamente il migliore albo a colori di Tex. Il 600 può essergli da concorrente e imboccatore di polvere.

la recensione ubc è molto generosa, sono sempre altalenanti (ricordo una scellerata valutazione negativa per Boselli/Bianchini, orrore!!!).

Pare che sia in arrivo una nuova collana... però non dovrebbe essere la versione texiana del color fest.
Spero solo non sia banalmente lo speciale di 160 pagine, l'unica delle collane bonelli a non avere il corrispettivo texiano.

Non lo sapevo, anche se IMO fare uno speciale di 160 pagine di un fumetto mediamente lungo più di 200 pagine non avrebbe proprio senso, quindi non credo proprio (senza considerare il fatto che lo speciale di tex già  esiste )
Io mi chiedo: perché non creare un connubio fra il fumetto più venduto e il nuovo formato delle miniserie? Ovvero,perché non creare una miniserie di Tex, magari che parlasse di un periodo del suo passato poco raccontato..!?

Dipende dal recensore: tendenzialmente, Vincenzo Oliva (a noi noto come Juan Galvez) è alquanto severo, mentre Giorgio Loi è più di manica larga. Quando entrambi si trovano d'accordo su una storia, significa di solito che la storia in questione è davvero ottima (Patagonia) o pessima (Nizzi). Purtroppo, da un po' di tempo Juan ha smesso di collaborare con UBC, quindi ci si dovrà limitare all'opinione del solo Loi (che è comunque molto bravo).

Un ottimo albo, ben scritto, dal ritmo indiavolato che ti tiene inchiodato fino all'ultima pagina, e divinamente illustrato e colorato.
Se questa storia fosse stata scritta e pubblicata come un Texone, probabilmente ne sarebbe venuto fuori un nuovo capolavoro sui livelli di "Patagonia"...peccato per l'occasione persa, però resta comunque un superbo albo celebrativo!

il maxi di tex?non lo ha letto nessuno?
a me è piaciuto molto,anche se in al cune tavole i persanaggi erano jarry drake!!!!!

Il Maxi di Faraci è divertente e molto ben scritto, si fa leggere volentieri pur non essendo niente di trascendentale. Pura avventura, veloce e priva del tono epico che caratterizza le storie del miglior Boselli. Diso, che ai Texiani non piace molto, mi è sembrato in buonissima forma nonostante l'età non più verde.

per leggersi si legge con grande facilità, il Tex di Faraci. Mi sono però convinto, soprattutto dopo queste sue due storie del 2010, che Faraci non abbia idee troppo brillanti nei riguardi del Ranger. "Evasione" e "Lo sceriffo indiano" erano frizzanti. In quest'ultime la gestione mi sembra molto simile a quella del suo Dylan Dog. Sostanzialmente scialba. Il maxi, sarà  colpa mia, ma mi ha sostanzialmente annoiato pur leggendolo con facilità (aspetto quest'ultimo che va sempre sottolineato ). In soldoni il maxi l'ho comprato e letto solo per Diso. E dire c'è gente che ancora nel 2010 quasi 2011 lo sottovaluta. Contenti loro scontenti gli altri

Per gli amanti delle statistiche, l'altro ieri su un quotidiano locale c'erano i dati di vendita di 4 pubblicazioni di Tex:

Tex inedito: 220.000 copie
Tex 3 stelle: 18.000 copie
Tuttotex: 30.000 copie
Collezione storica a colori: 70.000 copie

Purtroppo mancava il dato della Nuova Ristampa.

Ed è una collana settimanale! Ci credo che non la chiudono...

693.000 di ricavi settimanali non sono male

Posto anche la copertina della seconda parte della Boselli&Mastantuono. Il perché? Giudicate voi.
Altro capolavoro.





Qualcuno che ha letto la prima parte ci dice qualcosa in merito?

Per me uno dei migliori albi di Boselli, sono stato incollato dalla prima all'ultima pagina.