Cravenroad7

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by basil</i>
<br />bigliardo riesce a rendere leggibili anche le storie più brutte

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Golconda,un posto normale...O quasi... MOLTO quasi

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Ti piace così tanto Bigliardo[?]

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? La lotta alla mafia dev'essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. ?

legenda
non ti azzardare a buttare via i soldi per questa robaccia!
puoi farne a meno
compralo pure
cosa fai ancora li? corri a comprarlo! è un ordine!

Storia forse non originalissima, ma ben sceneggiata.
Scorre che è un piacere.
SPOILER
Il personaggio del maggiordomo è sublime, caratterizzato benissimo, molto chiuso nella sua rigidità professionale e sempre composto, perfino quando si tratta di sbarazzarsi dei cadaveri. La sua voce narrante dà un vero tocco di classe.
Fine SPOILER
Un pò di splatter dà quel tocco di macabro necessario, per una storia dai toni cupi e bui.
Bigliardo eccezionale come sempre, qualsiasi storia da lui disegnata prende vita e mi dona emozioni. Per lui sempre il massimo.
Un gran bell'albo, ricco di incubo classico.

Voto finale: 8

si è vero interessante la figura del maggiordomo,ma è l'
unica nota positiva dell' albo neanche molto originale
d' accordo con la grafica di skeletor possiamo farne a meno.



storia 5.5
disegni 6
copertina 5

Prevedibilissima dall'inizio alla fine...Dylan noiosissimo!

Non ricordo se ho terminato la lettura o se mi sono fermato a metà .

storia molto interessante che ho voglia di premiare. Se non altro Ruju non va fuori dal seminato, la storia è puramente dylaniana e onestamente minimalista. Se devo trovare una pecca clamorosa è nel finale, la spiegazione (anche dal punto di vista visivo) della fusione tra vari fantasmi o anime come si mescolerebbe una minestra sembra uscita dalla peggiore chiaverottiata e francamente leggendo i commenti pensavo fosse piaciuta. Personalmente non mi piace e fa scadere l'intera vicenda. Forse a darmi fastidio è proprio la proiezione dell'assassino, questa presunta sua parte "buona", piuttosto che la jacktorrenziale entrata in scena dello stesso e le spiegazioni già  spiattellate a metà  albo. Quest'ultime sono scelte narrative di tipo minimalista che personalmente invece non mi turbano. L'autore ha scelto così, volare basso, ha creato un'atmosfera retrò veramente notevole, una location spettacolare, una drammaticità di fondo esemplare e soprattutto quello che mi pare a detta di tutti l'elemento più brillante che è il maggiordomo e le sue smanie. Le prime 40-50 pagine dell'albo sono a mio parere tra le migliori cose scritte da Pasquale Ruju per Dylan Dog. Poi con l'approssimarsi del finale l'autore deve necessariamente tirare le fila e sceglie quindi di far ammazzare come un cane l'interessante personaggio. Ineccepibile, forse troppo caricaturale la spiegazione (preferisce salvare una collega). Quando la presentazione era stata veramente folgorante, c'è quell'ambiguità che pervade ogni gesto, ogni didascalia, si lascia credere che il maggiordomo possa persino essere complice, con i suoi inquietanti propositi nei confronti della cameriera. Bravo Ruju, comunque. E bravo Bigliardo che in questa rilettura ho però trovato meno incisivo che nella precedente prova di RESURREZIONE dove aveva addirittura salvato baracca. Decisamente riusciti però lo splatter degli ectoplasmi. Fu un periodo che Ruju non ne sbagliava una.

D'accordissimo con Kramer.

Questa storia è un gioiellino per atmosfera e personaggi (il maggiordomo in primis). Trama esile ma sceneggiatura scorrevolissima, e finale che a me non è dispiaciuto poi così tanto (anzi ho visto la fusione ectoplasmatica in linea con tutta la storia, e necessaria: una specie di ricongiunzione dei fantasmi con il "Signorino Walt" per raggiungere la pace eterna).

Piccola nota: continuando a leggere le storie di Ruju (e ancora me ne mancano), mi rendo conto che forse è stato bistrattato un pò troppo. Ha scritto ciofeche, siamo d'accordo, ma anche molte buone storie come, ad esempio, questa. E poi credo che sia uno dei pochi a ricordare in alcune storie (vedi "Morte a domicilio", "Macchie solari" o "Il vicino di casa" tanto per ricordarne alcune) un ironia di sottofondo, tipicamente sclaviana. Ad oggi sono veramente poche le sue storie che boccio completamente.

I miei 100 momenti topici di Dylan Dog: posizione n°85



Lezioni d'igiene da Edgar in La casa dei fantasmi n°211.

Un buon ruju accompagnato da un ottimo bigliardo, storia interssante, carina, sicuramente una delle migliori dell'autore; scene interessanti e quella del maggiordomo riportata de kramer, io l'avrei messa più in alto nella classifica.
Voto. 7

non ricordo NULLA di questa storia

questo fa capire quanto mi abbia colpito

lo stile vintage di questo albo è da encomiare.

Me lo ricordo come un albo scritto più che dignitosamente ma di una lentezza disarmante...

Qualità e difetto che alla fine si pareggiano...voto accettabile

Albo dalla storia prevedibile e a tratti un pò noioso ma non da buttare...assolutamente. La figura del maggiordomo, poi, è assolutamente centrale e ben caratterizzata.

CONTIENE SPOILER

Un numero ampiamente accettabile.
Il soggetto è ultra-classico e non prevede colpi di scena (il mistero praticamente si svela a metà), anzi il finale è decisamente l' unica parte non convincente (l' "alter ego" buono -un fantasma, in quanto metaforicamente ucciso dalla sua controparte cattiva- si ricongiunge all' assassino proprio quando il medesimo sta per ammazzare Dylan ), ma l' atmosfera horror è godibile e il clima di violenza, seppure mai mostrata esplicitamente, è abbastanza palpabile grazie agli ottimi disegni di Rinaldi e ai suoi fantasmi.
La figura del maggiordomo è volutamente uno stereotipo, ben inserito con lo scopo di narrare larghi tratti di storia dal suo punto di vista.
Anche gli altri personaggi sono decisamente stereotipati, ma di nuovo si tratta di una scelta cosciente dovuta alla natura della storia, che si propone come una classica vicenda horror di intrattenimento.
In altre parole, non credo che avrebbe giovato all' equilibrio un personaggio immotivatamente sopra le righe.
Un albo non originale fatto di pezzi non originali, ma incastrati tra loro con una padronanza sufficiente perchè la lettura risulti abbondantemente godibile.