Robrob ha scritto:
Concordo con mistake89. Sta cosa di digitalizzare tutto mi spaventa. Tra pochi anni avremo una sorta di palmare che conterrà tutta la nostra collezione di fumetti, di libri e di musica.
Io voglio il piacere di sfogliare un albo a fumetti, sentire l'odore della stampa, toccarlo, conservarlo cercando di preservarne l'invecchiamento. Non voglio un freddo monitor...idem per la musica.
Cosa resterà poi della nostra società ai nostri discendenti? Nulla.
Da un certo punto di vista vi comprendo ed anzi condivido appieno la vostra posizione: anch'io sono attaccato al cartaceo ed il piacere di sfogliare uno dei miei fumetti non lo sostituirei col dubbio gusto di fare un clic su una tastiera o di utilizzare le dita su un touch screen. Restano però due osservazioni da fare imo doverose:
1)Il nostro punto di vista esula da quello di un imprenditore, che invece ha il dovere di fare il possibile per mantenersi aggiornato e tecnologicamente all'avanguardia per offrire un prodotto al passo coi tempi. In america una cosa simile già è comune, in Italia la Aurea è la prima e questo è un merito perché mostra una dirigenza non restia a valutare percorsi differenti da quelli a cui sono abituati. Tenendo conto che i due boss sono due (arzilli e simpaticissimi) settantenni, ciò è un merito ancora più grande perché si parla di tecnologie per loro immagino piuttosto ostiche.
2)Noi siamo i lettori del passato. Nathan Never ci dice che nel futuro gli amanti del cartaceo saranno una rarità e io credo francamente che Medda, Serra e Vigna ci abbiano azzeccato. Tutti elogiavano il vinile nei tempi del cd ed avevano in parte ragione: la pulizia del suono fatta sulle rimasterizzazioni dei cd ha tolto effetti sonori di sottofondo, ha depauperato la pienezza del suono a fronte di un'indubbia maggior pulizia. Ciò non toglie che ora i vinili vengono prodotti in quali proporzioni? E i cd? Hanno avuto un boom colossale 10-15 anni fa, ora che è subentrata la tecnologia .mp3 c'è una crisi discografica senza precedenti: Eminem è stato in testa alle classifiche inglesi per 6 settimane di fila, l'anno scorso una ragazzina è stata 12 settimane in testa alla classifica americana, ma se confrontiamo le copie vendute con quelle di Supernatural di Santana (anch'egli in testa 12 settimane, a cavallo tra il 1999 ed il 2000) scopriremo tutte le differenze...
Il futuro non credo proprio che sarà il cartaceo. A noi può dispiacere, ma siamo nati col cartaceo. Se i giovani nasceranno in un mondo di i-pod non sapranno neanche cosa sia un libro, salvo rari casi.
E' una previsione, ma non credo di allontanarmi più di tanto dalla realtà .