Cravenroad7

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by simone</i>
<br />http://www.lospaziobianco.it/5596
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Il recensore definisce "Tueentoun" un giallo surreale. Vada per il giallo, ma parlare di surrealtà mi sembra proprio fuori luogo. [xx(]
Surreale al limite potrebbe essere "Il vecchio che legge", ma a proposito della storia di Celoni sempre lo stesso recensore qualifica come "credibile" lo svolgimento della narrazione. Mah...

Diciamo che alcune persone usano certi termini con leggerezza e in modo vago, desemantizzandoli.

La classifica dei termini impropri è:

1) <i>scalviano</i>
2) <i>surreale</i>
3) <i>visionario</i>

Io "scalviano" non l'ho mai sentito [:D]

Come non l'hai mai sentito? L'aggettivo viene dal nome del famoso sceneggiatore Scalvi! [:D]

Tre posizioni successive in classifica:

4) <i>detrattore</i>
5) <i>dicotomie manichee</i>
6) <i>controfinale chiaverottiano</i>

FINE OT [;)]

ahahahaahaha... ma tanto è tutto un sogno di cagliostro, perche stiamo qui a preoccuparci di quisquilie? [:D]

Me lo chiedo anch'io, e giusto per dare una parvenza di essere in-topic dico che non comprendo bene le recensioni de "Lo Spazio Bianco": in realtà non è che recensiscano granché, sembra facciano un breve sunto della storia in questione e poi qua e là facciano qualche commento poco approfondito, più o meno come un qualsiasi post su questo forum della storia in uscita di turno.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by V.M.</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by simone</i>
<br />http://www.lospaziobianco.it/5596
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Il recensore definisce "Tueentoun" un giallo surreale. Vada per il giallo, ma parlare di surrealtà mi sembra proprio fuori luogo. [xx(]
Surreale al limite potrebbe essere "Il vecchio che legge", ma a proposito della storia di Celoni sempre lo stesso recensore qualifica come "credibile" lo svolgimento della narrazione. Mah...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Perfettamente d'accordo [;)]
Uno spazio confuso [:D]

La recensione di Ubc:

http://www.ubcfumetti.com/dylandog/?19384

che non mi trova assolutamente d'accordo con il giudizio su "Blatte"

Ma questa recensione fa schifo! :O

Sono un po' meno drastico di Dario, ma anche secondo me la recensione lascia parecchio a desiderare.

Ma come si fa a fare un'affermazione del genere? Gualdoni fino ad ora ha scritto appena cinque storie - quattro delle quali hanno meno di 94 pagine - e il "finale chiaverottiano" lo ha inserito solo in due casi ("Le morti bianche" e, appunto, "Blatte"): un po' poco per parlare di "patologia", no?

Ma che è 'sta storia che mo' il controfinale a effetto lo può fare solo Chiaverotti e chiunque altro ci provi (magari con risultato eccellente come in "Blatte") viene accusato di essere uno stupido emulo di quest' ultimo?
Voglio dire, che ci sia un controfinale non è di per sè una cosa negativa; dipende dalla sua credibilità. Invece adesso c' è questa moda di dire a prescindere da tutto: "Ah, guarda questo qui: ha messo un controfinale alla Chiaverotti! Che schifo!". Sì, vabbè, però magari potrebbero anche spiegarci perché il controfinale di "Blatte" dovrebbe essere così brutto come sostengono.

perplesso (molto) dalla recensione di Vincenzo Oliva (che stimo molto, tra l'altro)... Blatte è fresca, ironica, forse è la migliore storia scritta da Gualdoni... ammesso e non concesso che l'ultima tavola non sia piaciuta, come si può mettere 1 al soggetto e alla sceneggiatura per una sola tavola? E il resto? Juan G., se ci leggi, illuminaci P

I LOVE CONTROFINALI CHIAVEROTTIANI

Nella recensione non si dice che solo Chiaverotti può fare i controfinali ma bensì di peggio: "su uno di quei controfinali desolanti marchio di fabbrica dal peggior Chiaverotti".

Critiche gratuite a Gualdoni ed ennesima occasione per screditare Chiaverotti ?

Intendevo lamentare il fatto che se uno mette un controfinale per forza devono mettere in mezzo Chiaverotti. Sarebbe più utile valutare la storia in sè e non ogni volta mettere in mezzo Chiaverotti solo perché c' è un controfinale e fare di questa sola sterile associazione una valutazione della storia.

Poi hai perfettamente ragione quando affermi che il messaggio della recensione è ancora più grave nel momento in cui etichetta il controfinale chiaverottiano come desolante marchio di fabbrica di questo autore.
Esprimo il mio secco dissenso da questa orrida espressione assolutamente antidylaniana quotando la tua frase di apertura.

I LOVE CONTROFINALI CHIAVEROTTIANI

Ma ,sono pèrecchio turbato da ciò che dice il recensore.. .secondo me Gualdoni gli sta sulle balle, .
Come dice dottore come puoi dare 1 al soggetto e 1 alla sceneggiatura quando di persè sono oggettivamente perlomeno sufficienti.
Inoltre vorrei chiedergli al nostro signor Oliva(e spero non si tratti di Chicco) di darsi una letta al piccolo principe,prima di parlare di onirica poesia.E soprattutto....Dall'agnol non è una giovane promessa ,bensi un talento affermato...