Ho votato BUONO.
Marzano ha scritto una bella storia, godibile, dove Dylan Dog é presente con tutti i suoi canoni.
L'impressione é che Marzano scriva le cose migliori quando fa riferimento al "Classico" (vedi anche "L'assedio a Sand Manor" del Dylandogone del 2007).
Storia semplice ma efficace con una sceneggiatura molto ma molto ben costruita.
Davvero una buona lettura, scorrevole, che appassiona e dove molto merito lo ha l'assenza dell'effetto stupefacente.
Soprattutto é una storia dove Dylan Dog é ben centrato, non fa pistolotti nè moralismi e come già scritto da qualcuno non diventa ridicolo alle prese con riti magici.
Un Dylan Dog assolutamente credibile e soprattutto ironico là dove deve essere ironico ossia nelle scene di "transito" od in quelle "più sovranaturali".
Simpatiche ed apprezzate le apparizioni di Wells e della Trelkowsky.
Credo che Marzano debba seguire questa strada e non imbattersi in storie come "Il custode", perché credo che le tematiche classiche rientrino più nelle sue corda.
Marzano deve trattare "di Diavoli" ... é la sua specialità.
Un Roi molto bravo e molto in sintonia nella storia; un paio di passaggi (quelle splatterose) veramente eccezionali.
Rimane sempre il RE delle atmosfere cupe.
@ Caronte: ti faccio contento io ... il nostro vecchio Solomon