Cravenroad7

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by anja</i>
<br />Questa storia mi ha appagata, parecchio...per i motivi che alcuni di voi stanno sostenendo da 14 pagine...il tema "vivisezione" mi appaga perchè la denuncia, mi appaga perchè mi fa di nuovo vedere lo schifo e l'orrore in cui viviamo, mi appaga perchè mi rendo conto che devo continuare, in modo sempre più convinto a combattere per far si che non ci siano più queste stronzate...scusate il termine...ma da un'alnimalista convinta non potete pretendere più di tanto!!!!
e poi, mi fa piacere, nonostante, sia argomento usato svariate volte, che Dylan tocchi ancora queste ideologie...che sia così partecipe come lo è stato e come spero continuerà ad esserlo
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Il problema è che certi argomenti cominciano a essere trattati troppo spesso e troppo superficialmente. Questo mese ne abbiamo avute altre 2 sul Color Fest.
Ho l'impressione che gli sceneggiatori di DyD ormai vedano le "storie d'impegno" come una panacea per la carenza d'idee. L'equivalente dylaniano delle "storie-da-non-scrivere-mai-perchè-indizio-di-idee-esaurite" di cui parla Alfredo Castelli.

Per la cronaca, le storie da non scrivere MAI secondo Castelli sono:
1. storie in cui appare un sosia malvagio del protagonista
2. storie in cui il protagonista viene dato per morto nelle prima pagine (e naturalmente torna alla fine)
3. storie sulla macchina del tempo e i suoi paradossi
4. storie su civiltà perdute tipo Atlantide (Martin Mystére è naturalmente un'eccezione [:D])

Ecco, in DyD ormai esiste una quinta categoria: le "storie impegnate" che puntano tutto sul messaggio (chiamiamolo così) e che per quanto riguarda la forma narrativa se la cavano con un po' di mestiere.
Mi immagino le conversazioni redazionali...

- Senti, devo scrivere una storia di Dylan e non ho uno straccio d'idea. Mi suggeriresti qualcosa?
- Fai una storia di denuncia. Quelle tirano sempre.
- Bene, ma cosa denuncio?
- Boh... le pellicce?
- Già fatto il mese scorso.
- Allora il buco dell'ozono?
- Già fatto due mesi prima.
- Fai così: scrivi degli argomenti su fogliettini, buttali in un cappello e pesca a caso.
- Geniale!

[:o)][:o)][:o)]

Mmmm...ehm...se ragioniamo così tutte le storie d' impegno e non, sono indice di assenza di idee, perchè? perchè questo ragionamento funziona da subito e per qualsiasi cosa, insomma basta scrivere una storia sull' argomento " pellicce" ( per esempio)ed è fatta, tutti si ricorderanno che è stata già scritta e diranno che è una storia trita e ritrita...idem con ogni storia, gli zombie,i freak ecc...insomma non credo che sia tanto il cosa ma il come viene scritta una storia, nulla ( o quasi) è "originale" insomma è difficile scrivere una cosa che non si è mai letta, tanto che, se leggessimo solo i soggetti delle storie probabilmente ci sembrerebbero tutti uguali, ma è il come viene sviluppata, come viene sceneggiata che, scusate la frase banale, fa la differenza.
Non credo che lo scegliere una storia impegnata sia una sorta di salvagente perchè poi ci sono tanti altri ingredienti,compreso lo stato di coinvolgimento che si riesce a suscitare nel lettore, da usare per far si che la storia abbia successo, comunque ci devono essere idee che, quantomeno provino ad essere innovative alla base del "tema proposto"
Sinceramente io il tuo "dialogo" a fine post lo applicherei ad altre storie che il "tema" di base, anzi la "storia" di base non ce l'hanno per niente!!!!!!

Sono d'accordo con Anja, quando dice che conta COME viene scritta la storia di denuncia. Se è scritta bene e ha un senso va benissimo...ma non mi sembra questo il caso.
La storia dovrebbe essere uno specchio di quello che si vuole denunciare e il messaggio di denuncia dovrebbe apparire appena accennato, non esplicitamente declamato in versi con frasi ad effetto. Sintetizzare un messaggio di denuncia in una frase come

SPOILER
...di quegli esseri che si dicono "umani".
FINE SPOILER

mi sembra troppo facile e con molto poco stile.

SPOILER
Anche l'episodio del sogno non mi è piaciuto. Ho apprezzato il cambiamento cromatico del bordo delle pagine, ma l'inversione dei ruoli è una tecnica abusata in situazioni come questa. Come anche la vendetta dei "conigli zombi" che si vendicano su chi li ha torturati in passato. Il momento in cui i conigli "intrappolano" gli umani è una sorta di cotrappasso e anche lì torniamo indietro di parecchi secoli, come tecnica per trasportare un messaggio.
FINE SPOILER

In sostanza non è la presenza o meno del messaggio nell'albo che me l'ha fatto bocciare, ma il modo in cui il messaggio viene presentato. L'autore mi sembra poco ispirato in questa storia. Frasi ad effetto, espedienti narrativi di livello basso...mi sembra il tema di un ragazzo di quinto superiore, non certo di un professionista.

Nel suo sito Medda ritorna sull'argomento vivisezione:

http://xoomer.alice.it/michele_medda/conigli.html

Ho letto l'articolo di Medda sul suo sito...innanzitutto sono felicissima di sapere che l'albo ha riscosso "successo"almeno per il tema vivisezione e poi, mi piacciono le suo opinioni!!

P.S.Approfitto anche io, come ha fatto Medda e vi segnalo il sito della LAV, associazione animalista attivissima, davvero molto seria e perseverante
http://www.infolav.org/ ( firmate le campagne...ne abbiamo bisogno...)

Non ho purtroppo tempo di leggere i commenti precedenti al mio, comunque ho votato buono.
SPOILER
Medda costruisce un soggetto forse troppo prevedibile, si capisce il disegno dei conigli già parecchio tempo prima della fine. Con l'immancabile morale che pur trovandomi d'accordo nei contenuti, mi sembra un pò abusata. Sulla sceneggiatura niente da dire, nessun appunto da muovergli: ritmo incalzante, citazioni a go-go... Insomma, il solito buon Medda. Mari si conferma grande disegnatore.

Mah... ACCETTABILE (ero indeciso se dare Mediocre, ma per una volta sono stato buono [:D]).

La tematica dell'albo è sicuramente encomiabile (molto ma molto meglio che le crociate contro i nerds), anche se è già la seconda storia di Dylan sulla vivisezione, dopo la celeberrima Goblin, ma forse questa ha il pregio di trattare l'argomento con un po' meno retorica (pagina finale a parte).

L'impalcatura horror funziona abbastanza discretamente, soprattutto nella prima parte. Il grande limite della storia, però, è che i conigli mannari sono invero piuttosto ridicoli e l'assedio finale -preso di peso da quello de Gli uccelli- sinceramente fa un po' sorridere.

Albo mediocre purtroppo.

ho votato mediocre, Medda mi ha deluso per la terza volta consecutiva...eppure era uno degli autori che più mi piaceva.
storia prevedibile, per niente esaltante, una morale finale interessante e costruttiva non basta per salvare un albo davvero scialbo.
belli come sempre i disegni di Mari.

ciao tutti, sono nuovo e mi son appena appena presentato nel forum.
io ho votato buono perché la storia, anche se non è il massimo dell'originalità e sebbene sia troppo sul moralista per i miei gusti, è secondo me ben fatta soprattutto in ciò che non spiega.
ovvero, a parte il ritorno di un Groucho non isolato dal contesto (e non sono d'accordo con le critiche sulla mancanza di battute: gli mancano solo nella scena in cui dylan ha la febbre, come del resto ha pianto in "i vampiri" e s'è depresso guardando "il commissario koster" mentre l'ispettore bloch languiva in ospedale; quanto alla scena di pagina 88, quella di groucho è per l'appunto una battuta), ho apprezzato che
1) il coniglio winston secondo me non è scappato per poi tornare. era semplicemente fuggito il più lontano possibile, poi è stato adottato da quella famiglia, poi ha ascoltato le voci dei suoi compagni di sventura e ha deciso di aiutarli nella vendetta. perché non subito? perché
2) i conigli zombie erano sepolti sotto la calce e non potevano uscire da soli. evidentemente ha passato i primi tempi a tirarne fuori alcuni che nel frattempo usciti lo aiutavano a tirare fuori gli altri e così via fino a che tutti i conigli son stati estratti (questo spiega l'apertura delle buche nel corso della storia). a quel punto poteva iniziare la vera vendetta. prima, invece, gli zombie dovevano aspettare che _tutti_ potessero vendicarsi, pertanto si passavano il tempo nutrendosi come potevano: da zombie e non da conigli, quindi cibandosi di animali e non di verdura.
3) uno dei conigli rimane assurdamente in casa anziché andar via. perché appositamente per mordere dylan e passargli non il virus (non trasmissibile da coniglio a uomo) ma la memoria.
4) il canto che si sentiva da anni ma che ultimamente s'è fatto più forte è quello dei conigli zombie: prima erano incastrati sotto la calce e il suono era fioco, poi man mano che si liberavano s'è sentito sempre più chiaramente.
5) come già fatto notare da qualcuno, la comunità è troppo piccola perché qualcuno ci abbia installato ripetitori per cellulari.
6) i conigli zombie (che, per inciso, non sono tutti batuffoli bianchi) scompaiono. ma dove vanno? un sospetto c'è...

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Waits</i>
<br />Nel suo sito Medda ritorna sull'argomento vivisezione:

http://xoomer.alice.it/michele_medda/conigli.html
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

<i>"Scrivo questa serie perché condivido i valori di fondo del personaggio"</i>, dice Medda. Chissà quanti degli attuali sceneggiatori di Dylan possono affermare la stessa cosa. [B)]

Non oserei neppure pormi la domanda. Ma...

CURIOSA COINCIDENZA: sul numero della settimana scorsa di "LANCIOSTORY" è stata pubblicata una storia breve dal titolo "La collina dei conigli", in cui una famigliola si perde nella campagna (inglese o americana, non si sa) e viene attaccata da conigli "zombi", mutati da una casa farmaceutica, che però, a differenza dei coniglietti di Medda, sono in grado di contaminare col loro morso anche gli esseri umani.

[:0]...dovrei recuperare il numero...io però di solito "non credo alle coincidenze"....

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by votarxy</i>
1) il coniglio winston secondo me non è scappato per poi tornare. era semplicemente fuggito il più lontano possibile, poi è stato adottato da quella famiglia, poi ha ascoltato le voci dei suoi compagni di sventura e ha deciso di aiutarli nella vendetta. perché non subito? perché
2) i conigli zombie erano sepolti sotto la calce e non potevano uscire da soli. evidentemente ha passato i primi tempi a tirarne fuori alcuni che nel frattempo usciti lo aiutavano a tirare fuori gli altri e così via fino a che tutti i conigli son stati estratti (questo spiega l'apertura delle buche nel corso della storia). a quel punto poteva iniziare la vera vendetta. prima, invece, gli zombie dovevano aspettare che _tutti_ potessero vendicarsi, pertanto si passavano il tempo nutrendosi come potevano: da zombie e non da conigli, quindi cibandosi di animali e non di verdura.
3) uno dei conigli rimane assurdamente in casa anziché andar via. perché appositamente per mordere dylan e passargli non il virus (non trasmissibile da coniglio a uomo) ma la memoria.
4) il canto che si sentiva da anni ma che ultimamente s'è fatto più forte è quello dei conigli zombie: prima erano incastrati sotto la calce e il suono era fioco, poi man mano che si liberavano s'è sentito sempre più chiaramente.
5) come già fatto notare da qualcuno, la comunità è troppo piccola perché qualcuno ci abbia installato ripetitori per cellulari.
6) i conigli zombie (che, per inciso, non sono tutti batuffoli bianchi) scompaiono. ma dove vanno? un sospetto c'è...
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Davvero complimenti, alcune osservazioni sono molto acute. [;)]
Riguardo il punto 6, qual'è il sospetto?[|)]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<i>"Scrivo questa serie perché condivido i valori di fondo del personaggio"</i>, dice Medda. Chissà quanti degli attuali sceneggiatori di Dylan possono affermare la stessa cosa. [B)]
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Io certe domande è meglio che non me le pongo neanche, già ho voglia di piantare lì tutta la serie quasi ogni mese.