Cravenroad7

Dimentichi la maestra di scuola elementare, ex-fiamma di Rod Taylor e nemica/amica di Tippy Hedren...

mmm...interessante e giusto a ben pensarci, ma non condivido.

Secondo me Gli Uccelli sono un'immagine, pura immagine, di conflittualità: sin dal cromatismo, gabbiani e corvi, bianco e nero, semplicissimo (contrapposizione che verrà ripresa in tutto il film, per esempio anche attraverso la fisionomia delle due rivali in amore); conflittualità fra uomo e natura; fra uomo e donna (o anche fra due concezioni diverse di essere donna); fra la dimensione cittadina della protagonista e quella provinciale del protagonista e degli altri personaggi, fra l'inquietudine di lei e l'assennatezza di lui....and so on.

Come quando due correnti contrapposte di venti si incontrano e generano un ciclone, appunto Gli Uccelli.

<font color="black">----------------------------------
Dagli occhi vermigli grondano oramai
lacrime sanguigne, per tetri calamai.

"Sei sul limite."
"Io sono il limite."
"Quello che vuoi veramente, solo io lo posso dare."
"Non puoi darlo e non lo puoi comprare, perché tu...non lo possiedi."</font id="black">

Avrei voluto rispondere io, ma l'ha già fatto per me Andrea. Per quanto mi riguarda, comunque, <i>L'alba dei morti viventi</i> vale molto più di questo <i>Morte di un pittore</i>, e le mie perplessità sulla caratterizzazione del personaggio Jan Dix (bellezza della storia di cui è protagonista a parte) rimangono tutte. L'abbiamo visto ubriaco, d'accordo (e questo è un inizio abbastanza sorprendente), ma poi? Che ruolo ha avuto nello svolgimento della vicenda? Piuttosto defilato, direi, e assai poco risolutivo. Poi, magari, avrò tutto il tempo per ricredermi.

Ciao

Teo

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br />Dimentichi la maestra di scuola elementare, ex-fiamma di Rod Taylor e nemica/amica di Tippy Hedren...

mmm...interessante e giusto a ben pensarci, ma non condivido.

Secondo me Gli Uccelli sono un'immagine, pura immagine, di conflittualità: sin dal cromatismo, gabbiani e corvi, bianco e nero, semplicissimo (contrapposizione che verrà ripresa in tutto il film, per esempio anche attraverso la fisionomia delle due rivali in amore); conflittualità fra uomo e natura; fra uomo e donna (o anche fra due concezioni diverse di essere donna); fra la dimensione cittadina della protagonista e quella provinciale del protagonista e degli altri personaggi, fra l'inquietudine di lei e l'assennatezza di lui....and so on.

Come quando due correnti contrapposte di venti si incontrano e generano un ciclone, appunto Gli Uccelli.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Assolutamente sì.
Sono d'accordissimo.
Io ho proposto altre due eventuali interpretazioni comunuque minori.

A.

_______
http://dallacantina.blogspot.com

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br />Dimentichi la maestra di scuola elementare, ex-fiamma di Rod Taylor e nemica/amica di Tippy Hedren...

mmm...interessante e giusto a ben pensarci, ma non condivido.

Secondo me Gli Uccelli sono un'immagine, pura immagine, di conflittualità: sin dal cromatismo, gabbiani e corvi, bianco e nero, semplicissimo (contrapposizione che verrà ripresa in tutto il film, per esempio anche attraverso la fisionomia delle due rivali in amore); conflittualità fra uomo e natura; fra uomo e donna (o anche fra due concezioni diverse di essere donna); fra la dimensione cittadina della protagonista e quella provinciale del protagonista e degli altri personaggi, fra l'inquietudine di lei e l'assennatezza di lui....and so on.

Come quando due correnti contrapposte di venti si incontrano e generano un ciclone, appunto Gli Uccelli.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Assolutamente sì.
Sono d'accordissimo.
Io ho proposto altre due eventuali interpretazioni comunuque minori.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Dopo la nostra discussione ho rivisto il film ed effettivamente hai proprio ragione! Anzi, Edipo è addirittura citato da Annie, la maestrina, in una discussione con Melania.

FINE OT

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Dagli occhi vermigli grondano oramai
lacrime sanguigne, per tetri calamai.

"Sei sul limite."
"Io sono il limite."
"Quello che vuoi veramente, solo io lo posso dare."
"Non puoi darlo e non lo puoi comprare, perché tu...non lo possiedi."</font id="black">

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />Avendo da poco riletto il primo numero di <i>Mister No</i>, ho ben presente cosa tu voglia dire: in quel caso, anche se la storia non è niente di che, il personaggio esce letteralmente dalla pagina: un carisma che Jan Dix se lo sogna. Ma anche il primo <i>Dylan Dog</i>, sotto questo punto di vista (e non solo), è impeccabile.

Ciao

Teo
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">


quanto è durato mister no? non è certo una mini serie [;)]

"fletto i muscoli e sono nel vuoto"

Ok, ma questo centra qualcosa? Non credo che avere a disposizione solo 14 numeri possa autorizzare a caratterizzare i personaggi in modo approssimativo. Se leggi il bellissimo <i>Volto nascosto</i>, poi, di personaggi caratterizzati splendidamente ne troverai più d'uno, a partire dal primo numero.

Ciao

Teo

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Non credo che avere a disposizione solo 14 numeri possa autorizzare a caratterizzare i personaggi in modo approssimativo.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Semmai bisogna sbrigarsi a farlo, visto che il tempo scade![;)][:)]

<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
Il Mio Blog: http://trascorsi.splinder.com/

Davvero un un'ottima partenza.
L'albo mi è piaciuto molto poiché è ben sceneggiato (scorre molto bene) e ottimamente disegnato. L'incipit onirico l'ho apprezzato in modo particolare.
Grande ritorno di Ambrosini.

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BenVenutI iN GolConDa!

Albo che non mi deluso per niente, grande Ambrosini sia come sceneggiatura sia come disegni con alcune tavole spettacolari!!
Indubbiamente non è impossibile dimenticarsi di Napoleone e che sono figli dello stesso artista si vede.
Dove in Napoleone certe considerazioni erano lasciate agli abitanti del mondo oltre...qui sono i co-protagonisti ad assumere questo difficile ruolo. Secondo me un notevole passo avanti nella maestria di Ambrosini nel gestire le storie.
Se è vero che Jan (ormai lo chiamo per nome[:D]) è poco caratterizzato e lascia ancora molto da scoprire(forse troppo) è altrettanto vero secondo me che i personaggi di contorno sono la vera forza di questo primo numero.

SPOILER

Fondamentale la parte onirica (ma guarda un po') con Jan con si confronta con se stesso allo specchio, molto significativo.
Splendida la figura del giudice(uff non ricordo il nome) pronto ad analizzare le menti altrui e contemporaneamente molto con i piedi per terra, non a caso lo incontriamo prima a tavola che cucina e poi che pensa al vino piuttosto che ad altre cose.
Infine gli uccelli che vengono spiegati non da una spalla principale di Dix, ma un "matto", dove quello che ci dice ci riporta alla scena dello specchio ed alle paure del protagonista.

FINE SPOILER

Sicuramente a meno di grandi cambiamenti in negativo,a cui non credo,continuerò a seguire la serie sperando che sia più lunga di 14 numeri.[;)]

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Niente panico!

Non mi è dispiaciuto, questo no, ma è altresì vero che non mi ha particolarmente entusiasmato. Malgrado concordi sul fatto che è presto per imbastire delle analisi, ho trovato la costruzione dei personaggi accademica fino alla maniera: essa è avara di sorprese, è precisamente quello che ci si aspetterebbe leggendo la sinossi. E poi, non so davvero come, magari sarò pazzo, mi ha ricordato l'incedere statico e freddo che è proprio dei telefilm tedeschi.

In ultima battuta un albo che, tolti tutti i difetti, è privo di difetti.

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Stanotte ho sognato che sognavo di te (T.Waits)

Buonanotte... e buona fortuna...

Abbiamo finalmente appurato che dio esiste, ora non rimane che trovarlo e gonfiarlo di botte (T.Sclavi)

Io direi che prima di dare un giudizio c'è ancora da aspettare.
Questa miniserie è partita un pò in sordina, sta ancora in fase di carburazione... i presupposti perchè ne esca qualcosa di buono ci sono, ma credo bisogna avere ancora un pò di pazienza, per vedere dove si va a parare.
Tecnicamente è un ottimo lavoro, a livello di sceneggiatura e di disegni (la sequenza iniziale in particolare è spettacolare)
I personaggi effettivamente ancora non sono caratterizzati... apprezzo che Ambrosini abbia voluto evitare le scorciatoie tipiche del fumetto bonelli, che ormai stanno diventando un pò abusate, in favore di un approccio più realistico, che però ha bisogno di più tempo per delineare al 100% i protagonisti, che hanno tratti troppo sfumati per essere inquadrati in un solo numero, per cui difettano un pò alla prima impressione.
In particolare, noto una cosa che manca rispetto alle altre miniserie: la giustificazione del fatto che Dix è un uomo d'azione, nonostante in teoria dovrebbe essere un tranquillo critico d'arte.
Brad era stato nell'esercito. Demian veniva dalla Fraternitè. Ugo si è allenato a lungo da tiratore.
Invece Dix, nonostante vada in giro armato, e sembri trovarsi a suo agio in certe situazioni, non ha un background che giustifichi la cosa... poco male per ora, ma alla lunga non vorrei che il suo coinvolgimento nei vari casi diventi troppo forzato.
Venendo alla storia del mese, il soggetto è molto semplice, tutto sommato, ma interessante e ben sceneggiato. Credo che più che altro serva da paradigma per le prossime vicende, ma già qui ci sono spunti di valore, interessante la tecnica di usare più personaggi per esporre più punti di vista su una determinata questione.

Personaggio del mese: Il barone Stemaria... davvero notevole!

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[url="http://shadowgallery7.spaces.live.com/"]Il ladrone in croce:"Dimmi, Gesù, quanto è grande il tuo regno?" "Così"[/url]

Anch'io l'ho trovato un personaggio decisamente degno di nota, Ing! [;)] Senz'altro quello che più mi ha colpito.

Ciao,
Lady Fedy
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Il se peut dire, avec apparence, qu'il y a ignorance abécédaire, qui va devant la science; une autre, doctarale, qui vient après la science: ignorance que la science fait et engendre, tout ainsi comme elle défait et détruit la première.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />Ok, ma questo centra qualcosa? Non credo che avere a disposizione solo 14 numeri possa autorizzare a caratterizzare i personaggi in modo approssimativo. Se leggi il bellissimo <i>Volto nascosto</i>, poi, di personaggi caratterizzati splendidamente ne troverai più d'uno, a partire dal primo numero.

Ciao

Teo
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

leggo volto nascosto ed effettivamente i personaggi sono molto, molto caratterizzati.
penso solo che una storia così densa come il primo numero di jan dix non lasciasse molto spazio alla caratterizzazione capillare, senza perdere un po' di azione, intrigo, citazioni ecc.
tutto qui [;)]
per una volta, almeno io, nella mia (quasi) umilissima persona, trovo che non mi importa della scarsa caratterizzazione se la storia è da appluso (e per me questa lo è)


"fletto i muscoli e sono nel vuoto"

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Non credo che avere a disposizione solo 14 numeri possa autorizzare a caratterizzare i personaggi in modo approssimativo.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Semmai bisogna sbrigarsi a farlo, visto che il tempo scade![;)][:)]


<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

ecco appunto, il tempo scade e io mi ritrovo 12/18 albi di biografia del personaggio che non mi interessa per niente.
se non si fosse capito([:D]) io voglio STORIE, voglio viaggiare con la mente, seguire l'azione, aspettare i colpi di scena [:0]!




"fletto i muscoli e sono nel vuoto"

<i>Volto nascosto</i> dimostra che si possono avere entrambe le cose: molta azione e personaggi ben caratterizzati (fin da subito). [;)]
Fermo restando l'apprezzamento per il primo <i>Jan Dix</i>, che ho trovato buono ma non perfetto.

Ciao

Teo