<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Fabio Celoni</i>
<br />AXL84: <blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Scusate perchè non ci lamentiamo invece quando glia autori più talentuosi vengono mandati via?
Secondo me qst crea veramente confusione.. Un Andrea Venturi, Un Marco Soldi.. Farebbero veramente comodo a Dylan Dog.. <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Credo che con due miniserie e altre novità in arrivo la Bonelli non possa certo essere accusata di immobilismo. E, credimi, nessuno è stato "mandato via" da Dylan, i disegnatori che citi hanno semplicemente desiderato provare altre strade, per loro volontà e voglia di sperimentare. Non è escluso che tornino (Soldi di sicuro) se vorranno farlo.
EDGE85: <blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">quando disegni (disegnate) Londra vi attenete il più possibile alla realtà dei luoghi o alle volte ci mettete del vostro?? cioè a parte i luoghi mitici e più famosi di Londra, ti è mai dovuto capitare di aggiungere alcuni elementi inventati a fianco di quelli reali?? usate foto di Londra vere per riprodurle??ci sei stato a Londra? vabbè forse chiedo un po' troppo.
Ah, () stesso discorso vale per lo studio e la casa di Dylan...a parte alcuni particolari obbligatori, puoi arricchire la sua casa a tuo piacimento?<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Tiro il fiato e ti rispondo! Grazie per i complimenti, innanzitutto. Per quanto riguarda Londra ti posso rispondere "un pò e un pò". Nel senso che lo stile architettonico dev'essere naturalmente quello, non deve sembrare una periferia italiana, per dirne una. Ma può allo stesso tempo essere una Londra filtrata dalla sensibilità dell'autore, qualche "licenza poetica" ci può - e ci deve, a mio avviso - stare. Personalmente non posso fare a meno di pensare ai disegni di Dino Battaglia quando disegno le strade di Londra...
Naturalmente va da sè che quando è specificatamente richiesto dalla sceneggiatura che compaia un luogo determinato, dev'essere quello, non si scappa. Ad esempio nella mia prima storia, "i quattro elementi", c'erano diverse zone "reali" di Londra, non potevo certo inventarmele. Ho dovuto documentarmi attentamente con foto e film (e farmi pure un ennesimo viaggio, rispondendo con questo a un'altra tua domanda).
Anche durante la lavorazione del "tocco del diavolo" (anzi, appena prima di iniziare) sono stato a Londra un paio di giorni. Ricordo che il personaggio di Ash l'ho disegnato su un taccuino a Covent Garden.
Stesso discorso vale per la casa di Dylan. Ci sono elementi imprescindibili, lo scrittoio, il poster di The Rocky Horror Picture Show, le sedie, che devono essere quelli. Poi per il resto è concesso un certo margine di libertà, per quanto riguarda arredamento e disposizioni varie. Anche il corridoio dei mostri è sempre diverso, a seconda di come lo vede il disegnatore.
Ciao, a presto
Fabio
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grazie per le puntuali e dettagliate risposte [;)]
Ragazzi...l'ozio è vita!
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