Se volete dei disegni esaltanti, siete sul canale giusto
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Se volete delle storie un minimo interessanti, meglio lanciare il telecomando
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Ampia dimostrazione di come se l'occhio vuole la sua parte, è spesso per spegnere il cervello. Certo, esistono tele di maestri al Louvre, al Guggenheim, al Gulbenkian, che oltre alla caratura pittorica riescono ad evocare sconfinate suggestioni di pensieri e narrazioni multiple... ma non è questo il caso, nonostante la levatura pittorica di due storie su tre. Ma forse nella sperimentazione rientra anche il non aver un razzo da dire...
Di mostri, incubi, e ragazzeDisegni
8 Testi
np (ad esser buoni sarebbe 4)Una serie di (bellissime, chapeau pour Baggi, mon dieu!) cartoline formato tavola-da-firmare-in-fiera con Dylan al centro. Ok, e poi? Meta-diario del solito Old Boy che si racconta sparando massime di massima, alcune al limite dell'aforisma Perugina - tipo p.11: "l
a morte è come un giardino senza fiori; continuammo a mentirci..."
In pratica il vuoto cosmico, ma ben decorato. Salvo solo la scenetta del frigo-piranhato per l'ironia di fondo. Ma di fenomeni, balbettii, e gnocche, preferisco consumarne altrove o in altra maniera.
Spazio sotto sfrattoDisegni
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6Qui almeno il vuoto cosmico c'entra con la storia. Vago omaggio agli universi paralleli, alterazioni spaziotemporali, buchi neri, gente che scompare, e relativismi fisici con Dylan che va a zonzo (facendosi domande sciocche da lavandaja) per Londra e perde la bussola...perché la bussola stessa è stata risucchiata da una supernova morente. A livello di coordinate, mi ero confuso anche io sull'autore, tale Casal
e, che non c'entra nulla col promettente Casal
i di
Sul fondo. Simpatica la trovata del lavandino, ma forse per essere più dissacranti andava impiegato un cesso
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Titolo un po' ingannevole, dati i presupposti da continuity - Dylan ormai è proprietario di casa, e qui Groucho pare già dotato di cellulare - e l'impossibilità di uno sfratto... ma di un trasloco no.
Più canonica nei disegni e nella colorazione, fa il suo dovere senza nessun colpo in particolare. Il Dylan di Acciarino somiglia molto a quello del primo Ambrosini. Mentre Casale, come molte nuove leve, anche in 30pp non può esimersi dal citare un vecchio albo storico per creare un pretesto di collegamento, del tutto superfluo tra l'altro. Speriamo che negli abissi dello spaziotempo non si perda pure lui...risucchiato dalla grigia mediocrità di fondo
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L'isola dei MortiDisegni
9 Testi
5Vabbeh, dal punto di vista grafico siamo alle soglie del capolavoro, non c'è neanche bisogno di dirlo
Forse, a trovare qualche peluria nell'uovo sodo di maestria, direi che la Trelko me pare un po' troppo ringiovanita, ed il quadro di Böcklin non fa la parte del leone come mi sarei aspettato. Le epifanie dell'isola (p.58) e di Lillie (p.68, ancora un cameo! ebbastasù...) sono abbacinanti, a dir poco. Certo che i riferimenti ad Uber, al Mojito, etc. spezzano un po' la magia di questo incubo trasognato a metà tra Klimt, pre-raffaeliti e Tim Burton, ma tant'è...il prezzo da pagare agli strani giorni nostri. Il tizio col becco deve essere mediamente famoso, ma non ricordo dove l'ho già visto,
mumble. Quella strafiga popputa di Diana, la nipote della Trelko (nantro cameo, semo assuefatti!), meritava qualcosa di più sensuale di un semplice abbraccio geometrizzato
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Si poteva imbastire un qualcosa legata al quadro (ricordo un
Martin Mystère in proposito, e uno
Speciale del Gualdo, tale
Viaggio senza Speranza), al mito di Orfeo&Euridice ("
nun ve voltate"), ma alla fine la storia vivacchia della solita anima da trafugare dall'ennesimo aldilà concepito su misura per l'occasione - saremo al settandecesimo, ognuno in contraddizione con l'altro, ma questo il burocrate bifronte lo saprà...che laggiù non tutto quadra, come disse il cerchio alla botte. Alle fine il cuore di tutta la storia è un banale inseguimento cartoonistico, e tanto basti. Non capisco se il senso di colpa finale per un peccato/crimine impunito (per ora) contro la Morte serva a collegarsi a futuri sviluppi - v. Dylan destinato a crepare prima di Madame T. - ma la cosa m'interessa fino ad un certo punto
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Copertina in scala con la qualità elevata dei disegni, anche se andrebbe girata di 60°.
ALOHA
"La paranoia è solo la realtà su una scala più sottile".
(visto che si citava
Strange Days...
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