Keanu Coen ha scritto:
rasoio che si vede in copertina viene usata come arma nell'albo?
No, non compare nessun rasojo. Ma siccome quello in copertina è argentato, come il logo, potrà sempre tornare utile a far la barba eterna a qualche hipster mannaro che ti sta sulle palle...
Intanto... visto che i barbieri sono chiusi, e con le lame c'è il rischio di tagliarsi le vene dato l'andamento attuale, facciamo il pelo un po' a questa storia che tira meno di un pelo di zanzara...
SPOILER §§§ SPOILER §§§ SPOILER
Si parte con la ridicola ansia di "
ridefinire il percorso esistenziale" del povero Dylan nei redazionali che come sempre sembrano metter la mani avanti per giustificare con paroloni enfatici intriganti fessate pseudo-rivoluzionarie quali:
Dylan birromane
Bloch patrigno
Rania ex-moglie
Gnaghi riciclato da Boffalora
Groucho probabile maniaco
etc ..iù, te fossino mannà er virus per display
Davvero un gran percorso, una gimcana molto interessante che si morde la coda intorno al buco del (para)culo, per non cambiare nulla a conti fatti... quando si deve dimostrare l'incapacità di scrivere una storia decente senza questi orpelli di facciata per raffazzonare 94pp di sceneggiatura sulla Via Sacra dell'Illuminato
.
Per me sinceramente le ammiccate ai cccciovani (v.
ok boomer), o i refusi sulle mani impugna-bisturi, non creano particolari disagi se poi la storia avesse una sua dignità. Invece qui, a parte queste sparacchiate meta-referenziali, tra una citazione e l'altra, come ormai capita quasi sempre, l'albo si rivela un tentativo di confezionare paccottiglia in modo poco convincente ma molto compiaciuto. Peggio dei due precedenti numeri dove almeno c'era un po' d'atmosfera per Xabaras e la Scozia. Sembra scritto da un tredicenne per un target di dodicenni in attesa del loro telefilm pomeridiano, a livello di complessità e cura, senza parlare dei contenuti perché sarebbe troppo
.
Il titolo più che suggerire richiami l'horror, evoca commedie sul pecoreccio tipo
questa o
quest'altraIn pratica abbiamo un pastrocchiaccio bruttobrutto
d'auteur che mescola sul groppone tre sequenze ricucite alla meno peggio in presunto remake del
#2,
#3 e
#4, senza che nessuna di queste c'entri qualcosa con la precedente... così, tanto ppe gradì .
A cornice di tutto, l'eclatante
fil-rouge dell'assassino barzellettaro/comico depresso... con forzosi sospetti verso il "Groucho" trasognato di questa dimensione distorta. Mentre il cardine (origginalo e genialo
) dell'albo è invece la vicenda collaterale dell'Orco, che dire scadente è poco, sia per le premesse, i risvolti, e anche il modo in cui viene risolta con un twist davvero da pezzenti
.
Non nascondo di esser curioso di sapere quale sia il contributo effettivo di
Marcheselli a tutto ciò...
La sequenza di Jack consuma quasi 15 pagine senza dire nulla. Più che un remake sembra un re-take della stessa troupe che non aveva di meglio da fare quella sera che rigirare la scena con la ricrescita della barba.
Mari ci sta bene, ma sui blob di cera sciolta avrei preferito un Freghieri, più simile al Trigo d'epoca tra l'altro.
Quella della strega licantrofila sbuca come incubo, ma oltre ad esser buttata col sapore di pretestuoso riempitivo per proseguire nella numer-actione cronologica, scade nel patetico con la solita boutade da scambio ad effetto a basi di colpi magici stile recital dell'asilo.
Forse solo la scena finale con Anna Never ha un suo valore, in quanto
trait d'union col prossimo albo... ma
Gerasi ( chiappone a parte
) la nostra attrice svitata non sa proprio disegnarla.
BarbaDylan come sempre vive solo di stucchevoli frasi fatte(male), s'intimorisce addirittura delle ramanzine bofonchiate da Gnaghi (p.33), e continua schizofrenicamente a fare ora lo spaccone trendy ora l'afflitto esistenzialista, a seconda dello scazzo - tremendo il sermone sull'orrore della realtà a p.61
. Raramente ho visto un personaggio altrettanto insopportabile, messo così dichiaratamente per urtare il lettore e per compiacersi di avere la lama del rasojo dalla parte del manico, a livello autoriale. Ma non tutte le barbe escono dai pori giusti...
Come già detto prima, del tutto ignobile (a livello concettuale) l'intero balletto imbellettato di buone intenzioni attorno all'Orco, che si scopre educatore sociale a suon di ragazzine rapite, dopo si autodenuncia presso Dylan per dargli un buon feedback investigativo, con l'Old Boy che infine prende tanto a cuore le sue menate da chieder a papi Bloch di non arrestarlo. E poi
i mostri saremmo
noi (p.84)
Un tale coacervo di minchiate in così poche pagine, per l'unica sottotrama inedita dell'albo, mi sembra non averle mai viste: ognuno c'ha i suoi record. E spero che papi Sclavi sia consapevole del fatto che se un fumetto del genere fosse uscito 30 anni fa, a quest'ora avrebbe dovuto cambiare mestiere, scordandosi le royalties per la pensione
Come dice Anna, sarà anche sexy da eccitare qualcuno questo DD666, ma di sicuro è stupido.
E la cosa non mi stupisce
.
ALOHA IL BELLO, IL BRUTTO, IL CRETINO