Beh, che Sclavi si sia qui dato ad un découpage tirato via e ricicloide non mi pare così velato né scandaloso. Il problema è che nell'insieme tutto suona abbastanza inerte, smorto, e senza punti a sostegno, nell'impianto di narrazione. Pura e sbrodolante (nel senso di faticosamente diluita) illustrazione spassionata di una tesina vecchia già di oltre 20anni sullo stesso Dylan
.
A questo proposito...
ARISPOILERalemans123 ha scritto:
Nomen-omen ti dice niente
Nemo (
alias Nessuno, dal latino) è una fattispecie di alter-ego rejetto del famoso omonimo personaggio
featuring nel
#43 -
albo che si apriva con un barbone in una cripta quasi identico a questo, tra l'altro... e Stano non fa nulla per nasconderlo. Solo che quel Nessuno creava (e disfaceva) universi fino a perdersi le cervella in stato zombesco. Questo qui invece riesce a presentire la chiusura di un numero compiuto di singoli Universi, legati a singole vite, che più o meno si spegneranno in modo accidentale o cruento, come Madama Morte gradisce più. Perlomeno in zona Londra, in un dato momento: infatti Nemo stesso dice di possedere un potere limitato nel tempo e nello spazio (p.75).
Questo per la teoria (v.
DylanIncontra
Martin#2) secondo cui quando si spegne una vita, muore tutto un universo relativo costruito attorno a quella vita, e le percezioni a lei legate. In questo ruolo Nemo può avere non solo una valenza effettiva di annunciatore di (InfinitesimeMaInfinite)Apocalissi, ma anche di simbolico rimando alla generica precarietà della vita che ci circonda - un "nessuno" trasparente ad altri buttato sul marciapiedi - e di quel poco che serve a preservarla: basta prendere le scale al posto dell'ascensore, arrivare in ritardo da un cliente, scegliere la corsa dopo della metro. Il gioco dei destini, in cui spesso Dylan s'intreccia per varie coincidenze, essendo un "essere eccezionale", quello che sguazza nei "segni" fuori dalla norma, come la monetina rimasta in piedi. E questo mette in subbuglio il Nostro, che sembra l'unico in grado di cogliere questi consigli, queste profezie intraviste da Nemo su altre Apocalissi-personalizzate che avranno luogo attorno a lui, ma contro cui non può opporre nessun rimedio
.
Da qui il senso di impotenza ed inutilità. Perché alla fine, all'ora giusta, tutti sono soli davanti alla Morte, e neanche un generoso colpo di Bodeo alla spalle può farti rinviare la resa dei conti, se è stata programmata per il fatidico 22 Marzo.
Poi, come ho scritto in chiusura al mio precedente commento, non vorrei che questo esaurirsi entropico di energia, meta-alluda ad altre chiusure, di altri universi(creativi?), verso radiazioni sempre più difficili da captare per certe persone. E forse Papercop non converrà...
ALOHA PRENOTO UNA MORTE PER IL 31 FEBBRAJO
(GIUSTO CLAUDIONE?
)