Volete investire bene 8,9€ sonanti?
Allora non acquistateci questo volume annuale di sorda trascurabilità.
A parte l'effetto vintage del concept "Almanacco" che fa molta tenerezza - comunque provino a ribattezzarlo - siamo ad un livello mediamente peggio che mediocre sia per le rubriche che per le storie. L'anno scorso almeno quella di
Sicchio&Roi sul cuoco mitologico si distingueva in positivo lampante, quest'anno buio al pesto di ricottame peggio che scaduto (in disgrazia). Le prime pagine sugli aggiornamenti di film, serie, libri, etc sono un coacervo senza senso che sembra scritto dall'ultimo dei fanzinari denavorta. Salvabili (parzialmente) solo il dossier sui licantropi, per l'erudizione, e quello sugli zombie, perché abbastanza dettagliato e lucidamente critico verso certo cinema.
Ma
il peggio ovviamente è il fil rouge della retorica iper-buonista sensibilerrima PPP (ProPubblicitàProgresso) che soffoca fino allo spasmo due storie su tre - e pure la prima non ne è completamente esente - roba da nausea a livelli comatosi, che
Johnny Freak gli saranno ricresciute le gambe nella tomba per lo sdegno, o per il senso di colpa d'esser stato lo starter involontario di certe derivazioni aberranti
.
OVVI SPOILER
Testi
6 -Disegni
6+Chiave ai minimi storici dell'essenziale sindacale. Sembra una storia scritta col pilota automatico, anche per i disegni a loro modo robotici, in cui
Dall'Agnol sarà responsabile solo delle bozze, penso. Male la dipartita - tramite spinta? - del "potenziale" villain; non si capisce perché non abbiano disegnato costui diverso dall'agente immobiliare che sembra suo fratello. Nonostante questo l'atmosfera c'è, Dylan bada all'essenziale come 'navorta, ed è la storia meno peggio del trio
Testi
5 - Disegni
5 +Non mi aspettavo in sole 32pp un papocchio simile da parte di
Enna Nonostante i disegni pucciosi iper-teen (Rachel sembra minorenne infatti), si mescolano in modo indigesto influencer di creepypasta, turismo dell'orrore, cacce folk all'uomo(peloso), mad doc genetisti e soprattutto un insopportabile Dylan che già dalla seconda pagina si disinteressa di tutto tranne che del cagnetto di turno che diventa il suo idolo magnetico di moine e premure ansiogene. Animalismo da operetta moralizzato per recite scolastiche e poco altro, per il resto.
Forse l'unico spunto (indiretto) è il far pensare come certe razze canine nella realtà genetica siano state progettate per ledere l'uomo, ferocemente
https://www.youtube.com/watch?v=6wKtp3LDTlcTesti
3 Disegni
7 Come da titolo: un DD che si trascina così ormai è il cadavere vivente di sé, che protrae l'encefalogramma piatto per cannibalizzare se stesso e certi suoi trascorsi. Siamo addirittura andati a ripescare i postumi immediati del #1 per questa deambulazione zo(m)ppicante de fessate. 20pp inutili di supercazzola pseudoscientifica per l'autopsia di una qualunque non-morta, per poi veder irrompere il paladino DD in carne e giacca onde farci la morale a ritornello secondo cui "
anche i morti soffrono", e quindi chiunque si presta alla loro mortisezione è un fanatico, malato, criminale, immorale, etc.
A parte un
Furnò che sa usare come pochi le mezzetinte, un terrificante pistolotto continuo a sfondo socio-impegnato all'insegna del peggior politically correct... che ormai sfocia in ogni categoria dell'intoccabile "diverso" da difendere secondo la
cancel culture che vige attualmente.
Zuffa finale e rapido congedo di Dylan in linea col resto:
♫ era meglio morire da piccoli, con i peli del... ♫