Rasputin ha scritto:
Soavi non ha tradito il soggetto di partenza e ha, a mio avviso, colto lo spirito del racconto. Lo stesso Sclavi ha dichiarato di aver molto apprezzato il film. La sequenza finale (non presente nel romanzo) con la fuga da Buffalora è magnifica!
Per me c'è anche molto cattivo gusto televisivo (la Falchi con la sua voce da paperina, due canotti come labbra e le tette di gomma - una bambola gonfiabile del genere dovrebbe rappresentare la "donna ideale"? ma mi facciano il piacere - Masciarelli e i suoi modi da film dei Vanzina), una colonna sonora atroce, la fotografia che appena si esce dal cimitero sembra di essere sui set dei "Ragazzi della terza C" e il doppiaggio in puro stile fiction di Canile 5. Anche la regia di Soavi a tratti sboroneggia senza senso, tipo nella strage in paese con la nona di Beethoven filtrata di "Arancia Meccanica" (che banalità)... basta confrontare come viene resa la stessa scena nella sua trasposizione fumettistica in "Orrore nero" per notare l'abisso di stile e di gusto. Più in generale rispetto alla pagina scritta si perdono quintalate di atmosfera e di sottintesi metaforici.
Poi per carità, è un buon filmaccio di serie B, con due protagonisti affascinati e molti buoni momenti (il finale, appunto), ma se ne poteva ricavare ben di meglio. Magari non Italia e non in quegli anni forse.
Con tutti i suoi difetti, confesso di ricordare con più piacere la trasposizione di "Nero.", non un gran film neanche quello, ma decisamente meglio recitato e confezionato con più classe.