Cravenroad7

La prosa di Sclavi è molto cinematografica: sincopata, sintetica, procede per accumulo di dettagli e dialoghi fulminanti.
Soavi non ha tradito il soggetto di partenza e ha, a mio avviso, colto lo spirito del racconto. Lo stesso Sclavi ha dichiarato di aver molto apprezzato il film. La sequenza finale (non presente nel romanzo) con la fuga da Buffalora è magnifica!

Per me c'è anche molto cattivo gusto televisivo (la Falchi con la sua voce da paperina, due canotti come labbra e le tette di gomma - una bambola gonfiabile del genere dovrebbe rappresentare la "donna ideale"? ma mi facciano il piacere - Masciarelli e i suoi modi da film dei Vanzina), una colonna sonora atroce, la fotografia che appena si esce dal cimitero sembra di essere sui set dei "Ragazzi della terza C" e il doppiaggio in puro stile fiction di Canile 5. Anche la regia di Soavi a tratti sboroneggia senza senso, tipo nella strage in paese con la nona di Beethoven filtrata di "Arancia Meccanica" (che banalità)... basta confrontare come viene resa la stessa scena nella sua trasposizione fumettistica in "Orrore nero" per notare l'abisso di stile e di gusto. Più in generale rispetto alla pagina scritta si perdono quintalate di atmosfera e di sottintesi metaforici.

Poi per carità, è un buon filmaccio di serie B, con due protagonisti affascinati e molti buoni momenti (il finale, appunto), ma se ne poteva ricavare ben di meglio. Magari non Italia e non in quegli anni forse.

Con tutti i suoi difetti, confesso di ricordare con più piacere la trasposizione di "Nero.", non un gran film neanche quello, ma decisamente meglio recitato e confezionato con più classe.

Certamente! La premessa implicita è che si tratta di un film dall'estetica a basso costo che spesso rasenta il il kitsch. Il tutto è salvato, a mio avviso, da una certa dose di autoironia.

Del romanzo si perde la finezza dell'analisi (critica) alla vita di provincia, troppo grossolana nel film, e alcuni passi memorabili come quello dei due nobili vetusti che vivono in collina.

Non ho ancora visto il film tratto da Nero. Il racconto mi è piaciuto, il film (con, tra l'altro, Castellitto, la Caselli e pure Hugo Pratt) mi incuriosisce.

"Dellamorte Dellamore" (film) l'ho apprezzato tantissimo, tanto che recentemente ho ricomprato il dvd. Il film è dichiaratamente sopra le righe e lo trovo riuscitissimo nel suo intento. In fondo, più che tratto dal romanzo, è tratto dalla riduzione che Sclavi ne fece in "Orrore nero".

"Nero" (il film) è di sicuro meno conosciuto, ma è comunque interessante e importante per uno sclaviano di ferro!

Trovarsi in una landa triste e desolata ed essere appunto triste e desolata...o meglio sconsolata, trovare un pc a caso e guardare Dellamorte Dellamore, l'unica cosa che mi lega a me al momento, è piuttosto commovente :')

Sono riuscito a leggiucchiare il saggio di Bertusi in biblioteca (l'edizione Cadmo del 2000). Interessante e meritevole come tutto ciò che analizza e diffonde la letteratura sclaviana extra fumettistica. In appendice è riportata una chiacchierata con Scalvi in cui il nostro ricorda con affetto il rapporto professionale con Carlo Fruttero che è stato suo editor alla Mondadori ai tempi di Non è successo niente. Da grande appassionato di quel romanzo, ho molto apprezzato questa nota storica.

Il mio primo fu "Dellamorte Dellamore". Nel 2003, quando per la prima volta entrai a casa della mia (ex) fidanzata di Parma, vidi che aveva su una mensola "Le etichette delle camicie". Non potevo crederci. Il giorno seguente trovammo su una bancarella davanti alla stazione dei treni "La circolazione del sangue" (non potevo crederci) e me lo regalò. (O forse era il 2002 e me lo regalò la mia [ex] fidanzata di Lodi il giorno in cui conoscemmo la mia [ex] fidanzata di Parma). Comunque dopo averlo letto Sclavi diventò a tutti gli effetti il mio Dio. Lo prestai tempo dopo ad un amico (trattasi del fu Vace) durante una buia fase del suo esistere, ancora sto aspettando me lo restituisca. Lui mi prestò invece "Non è successo niente", naturalmente glielo resi. Ho anche letto (e riletto recentemente) "Il tornado di valle scuropasso". Ho cominciato ieri "Mostri", tutto il resto mi manca. Quanto Sclavi su Dylan Dog...

Ho trovato "Non è successo niente" con una dedica autografa di Sclavi °_________________°

Bene... a quanto me lo vendi?

Almeno fammelo leggere prima

Va bene, ma fai in fretta! Tanto in 'sto libro non è successo niente!

Ne cerco disperatamente uno, uno qualunque (possibilmente "La circolazione del sangue"), ho girato mercatini su mercatini, ma non trovo una mazza.

Io ce l'ho (tra l'altro non l'ho ancora letto)! Se passi per napoli te lo presto!
In effetti ho anche Nero, il tornado di valle scuropasso, mostri.

Io pure ce l'ho! Anche se dopo averlo prestato a un certo Vace mi è tornato indietro messo peggio di un libro di 172 anni fa... tra l'altro ho dovuto giurargli che glielo ripresto fino a data da destinarsi...