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 Oggetto del messaggio: Arthur Machen
MessaggioInviato: mar mar 03, 2015 9:14 pm 
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Apro un topic su uno dei miei scrittori preferiti (che in realtà ho scoperto solo un anno fa), Arthur Machen. Viene ricordato principalmente per i suoi racconti horror, ma scrisse anche opere a metà fra il fantastico e il meraviglioso. Inoltre fu uno degli autori che più influenzarono H. P. Lovecraft, che nel saggio "L'orrore soprannaturale in letteratura" ne parla come di un maestro della letteratura fantastica.

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Prima di tutto, ecco una breve biografia:

Arthur Llewelyn Jones nacque nel 1863 a Caerleon, un villaggio nel sud-est del Galles. Figlio di un pastore anglicano (il quale assunse legalmente il cognome della moglie, Machen, per questioni ereditarie), ricevette una solida educazione classica, coltivando al contempo una passione per le letture più particolari, da "Le mille e una notte" a "Don Chisciotte", fino a testi di occultismo e alchimia. Fin da giovanissimo Machen mostrò una naturale inclinazione per la scrittura (a diciassette anni pubblicò un poemetto intitolato "Eleusinia"); lasciò quindi le amate colline gallesi per trasferirsi nella caotica Londra, dove sperava di far fortuna come scrittore. In realtà per tirare avanti dovette cimentarsi in vari mestieri: giornalista, impiegato di una casa editrice, insegnante privato. Nel frattempo, vagando senza meta per le vie di Londra, imparò ad amare la grande metropoli, che ai suoi occhi nascondeva misteri e meraviglie dietro ogni angolo. Solo alla fine dell'Ottocento ebbe i primi veri successi con il racconto lungo "Il gran dio Pan" e il romanzo "I tre impostori", opere dal sapore decisamente decadente che, sebbene fortemente influenzate dallo stile sagace ed elegante di Louis Stevenson, autore allora molto in voga, mostrano chiaramente l'abilità di Machen nel campo del fantastico e del gotico. Nel 1899 entrò in contatto con l'Ordine Ermetico della Golden Dawn, la società iniziatica di cui fecero parte, tra gli altri, il poeta William Butler Yeats e l'occultista Aleister Crowley. Machen, già convinto che la realtà di tutti i giorni celasse ben altre meraviglie, fu fortemente influenzato dalle teorie esoteriche della Golden Dawn. Ciò nonostante, si allontanò abbastanza rapidamente dall'associazione. Nei primi anni del Novecento recitò in una compagnia itinerante e pubblicò vari saggi, romanzi e racconti con fortune alterne. Durante la Grande Guerra lavorò come giornalista per l'Evening News, sulle cui pagine fu pubblicato nel 1914 il racconto "Gli arcieri" , che ebbe grandissimo successo e diede origine alla leggenda degli Angeli di Mons. Nello stesso periodo vide la luce anche il romanzo "Il Terrore", forse la sua opera più famosa. Negli anni Venti, visto il buon successo del romanzo "Il segreto del Graal" e dell'autobiografia di Machen "Far Off Things", molte opere dello scrittore gallese furono ristampate. Anche se per la maggior parte della sua vita visse in povertà, Machen passò felicemente gli anni della vecchiaia grazie a una piccola rendita per meriti letterari. Morì a 84 anni nel 1847.

Negli ultimi anni Arthur Machen è stato a mio parere ingiustamente dimenticato dall'editoria italiana, ed è con grande fatica (e con un dispendio economico non indifferente) che sono riuscito a recuperare gran parte delle sue opere pubblicate in italiano. Lo reputo un grande autore per la sua capacità di instillare a poco a poco il terrore nel lettore, a volte per allusioni, a volte in maniera palese ma non meno evocativa. Inoltre amo le pagine quasi poetiche in cui Machen descrive i meravigliosi paesaggi della sua terra natia, il Galles, con le sue verdi colline, i boschi silenziosi, i ruscelli gorgoglianti, e Londra, città che si trasfigura in un luogo etereo quando, al crepuscolo, le ultime luci del giorno si confondono con i riverberi dei lampioni a gas.
E leggendo racconti come "La storia del sigillo nero" o "Il gran dio Pan" ci si accorge della fortissima influenza che Machen ha avuto su Lovecraft.

Per finire, ecco una lista delle migliori (secondo me) opere di Machen, di cui accenno brevemente le trame:

Il gran dio Pan: una ragazza sottoposta ad una strana operazione chirurgica impazzisce. Molti anni dopo a Londra vari nobiluomini, dopo aver avuto rapporti di vario tipo con una donna misteriosa, si suicidano, gettando nel panico la città. Un'inquietante entità, personificata nel dio greco Pan, lega questi avvenimenti.
La storia del sigillo nero (contenuto nel romanzo "I tre impostori"): un professore di etnologia, collegando alcune sparizioni di persone al ritrovamento di una pietra con strane incisioni antica di 4000 anni, indaga sulla leggenda del Piccolo Popolo, arrivando a conclusioni sconcertanti.
Il Terrore: durante la Prima Guerra Mondiale, in una regione isolata del Galles molte persone sono trovate morte nelle situazioni più inspiegabili. Il pericolo però non viene dai temuti Tedeschi, ma da una fonte insospettabile.
Il grande ritorno: in un villaggio del Galles accadono fatti inspiegabili e miracolosi. Un giornalista indaga sugli incredibili avvenimenti.
Il popolo bianco: viene ritrovato il diario di una bambina che è stata iniziata dalla balia alle arti della stregoneria.

Se avete già letto qualcosa di Arthur Machen, sarei felice di scambiare qualche parere con voi. Se invece non lo conoscete, spero che questa mia piccola (e indegna) presentazione abbia suscitato in voi la voglia di scoprire e apprezzare questo grande autore della letteratura fantastica.

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"Si può dire allora che la storia possiede un'architettura, Hinton? È un'ipotesi grandiosa e terribile."


Ultima modifica di julius94 il mar mag 26, 2015 4:25 pm, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Arthur Machen
MessaggioInviato: mar mar 03, 2015 11:06 pm 
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Iscritto il: lun mar 07, 2011 5:16 pm
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Non l'ho mai letto, in realtà non lo conoscevo proprio, però mi hai incuriosito, soprattutto perchè sono molto affezionato a Lovecraft. :)

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Vai, allora, ci sono altri mondi oltre a questo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Arthur Machen
MessaggioInviato: ven mar 27, 2015 10:58 pm 
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Iscritto il: lun lug 26, 2010 6:24 pm
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Ho letto giusto pochi giorni fa "Il gran Dio Pan", è sicuramente precursore di certe opere di HPL.
Devastante…mi ha inquietato parecchio.

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Sette terribili porte sono nascoste nella terra e nel mare.


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 Oggetto del messaggio: Re: Arthur Machen
MessaggioInviato: ven apr 03, 2015 12:40 pm 
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Vi linko un video su Machen che ho caricato su Youtube qualche mese fa. È una puntata di una trasmissione radio in cui si parla dello scrittore gallese. C'è anche un'interessante intervista a Giuseppe Lippi (il direttore di Urania) che negli anni '80 ha curato una bella raccolta di Machen.

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 Oggetto del messaggio: Re: Arthur Machen
MessaggioInviato: lun ago 31, 2015 12:28 pm 
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Continuo la mia sterile opera di proselitismo ( :P ) pubblicando una poesia di argomento iniziatico scritta da Arthur Machen nel 1898:

A fragment of Life

I wish to paint the ardent grace
That shines upon my Mary's face,
And speak of that within her eyes
That sings to me of Paradise.

She came to me from a distant shore
She came to me through a Secret Door;
And when she walks, I know how They
Must dance in a secret land alway.

Her locks are scented with spices rare,
Her Secret is one that no mortals share;
For she goes ever in a light
That shines upon no earthly wight.

O Mary, bend to me your eyes,
Instructing me in mysteries,
Where in all joys are found, that I
Unto this dying life may die;
And live for ever wrapt in Thee
O present immortality.



Un frammento di Vita

Vorrei dipingere l'ardente grazia
Splendente in viso alla mia Maria,
Parlar di quel che nei suoi occhi
Canta a me del Paradiso

Lei venne a me da una spiaggia lontana
Lei venne a me da una Porta Segreta;
Quando lei cammina, so come Essi
Devono danzare, sempre in lande segrete.

I suoi riccioli profumano di spezie rare,
Il suo segreto è tale che nessun mortale saprà;
Perch'ella va sempre in una luce
Che giammai risplenderà sulla Terra.

O Maria, volgi a me i tuoi occhi,
Illuminami sui Misteri,
Ove si fondan tutte le gioie, affinché
Io possa finire questa morente vita;
Vivendo per sempre immenso in Te,
O presente immortalità.



Durante la sua lunga vita, Machen ebbe alcune esperienze mistiche (almeno secondo lui) che nel 1899 lo portarono in contatto con l'Ordine Ermetico della Golden Dawn. Egli, che era anche un convinto credente, nel tempo si costruì un concetto di fede del tutto personale, conciliando i rituali dell'anglicanesimo ortodosso con il misticismo e il cristianesimo celtico. La poesia "A fragment of Life" mostra chiaramente le due anime dello scrittore gallese: da una parte quella misterica* e mistica, dall'altra quella più tradizionalmente religiosa.

*Nel 1881 Machen pubblicò un poemetto di argomento misterico e iniziatico intitloato Eleusinia.

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 Oggetto del messaggio: Re: Arthur Machen
MessaggioInviato: sab nov 11, 2017 8:31 pm 
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Iscritto il: mar set 05, 2017 7:19 pm
Messaggi: 103
a me è piaciuta soprattutto "le creature bianche"che ricrea una vera atmosfera sinistra e soprannaturale, mentre "il sigillo nero"pur bello delude nel finale, è un autore che avrebbe potuto dare di più non lo trovo compiuto come Lovecraft. comunque ha influenzato molto dampyr e tutte le storie "celtiche" di quel fumetto


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