tommaso ha scritto:
Non l'ha pubblicizzata abbastanza? 'Sti cazzi direi, visto che... ribadisco... l'ha pubblicata per la bellezza di 16 anni.
Pubblicizzare non è lo stesso che pubblicare.
Quanto risalto ha avuto, tra Giornale Bonelli online e pubblicità di copertina, la saga della Luna Nera, giusto per fare un esempio? Confrontiamola con la visibilità offerta dall'editore a pubblicazioni tipo "Dylan Dog Color Fest", "Color Tex", "Dragonero", "Lukas"... E' stata addirittura ignorata la lunga guerra dei mondi su Nathan Never, frutto di anni di lavoro tra scrittura delle storie e realizzazione, per dare visibilità al solito ranger che sembra fatto di adamantio per quanto, nel Far West, non si becchi mai una pallottola dove dico io, al solito indagatore dell'incubo alle prese con casi privi di continuity che di certo non entreranno nella storia del fumetto italiano, ecc...
Okay, anche Brendon è indistruttibile, anche Brendon con le sue avventure raccontate non entra nella storia del fumetto italiano, però l'editore non lo ha mai sponsorizzato a dovere, non ha mai cercato di addurgli nuovi lettori...
Da quando seguo la Bonelli, con l'arrivo di Dampyr (aprile 2000) ho maturato l'idea che l'editore avesse dei malcelati privilegi verso i propri prodotti, complice forse uno staff di addetti al marketing poco attenti o poco impegnati a fare il proprio dovere. E ogni volta qualcuno dice che esagero, che non è dal Giornale Bonelli o dalle pubblicità in copertina che si convince un nuovo lettore... Intanto i beneficiari di tali vantaggi sono in pieno vigore e rinnovamento, chi è rimasto fuori non ha nemmeno avuto l'onore di un n° 100 a colori. E lo dico contro il mio interesse, visto che Roi a colori perde molto rispetto al Roi in bianco e nero, tuttavia sentirmi tradito in questa maniera supera i confini del rispetto dovuto.
"Cari amici..." campeggia ogni tanto in seconda di copertina o all'inizio del Giornale, ma cari amici che? Amici perché continuiamo a farli campare nonostante i progressivi aumenti del prezzo di copertina? Ah, per la cronaca quest'anno Storie da Altrove costa 30 centesimi più dell'anno scorso... e ha meno pagine...
tommaso ha scritto:
Ed è stata portata avanti nonostante si sapesse da anni che era in perdita, in modo da giungere al suo naturale compimento col 100esimo numero
Oh, finalmente qualcuno tra le righe ammette che Jonathan Steele è stato chiuso dall'editore 36 albi prima del tempo...