Cravenroad7

Sput!.

da aggiungere almeno

Il Pozzo degli Antichi n. 66 (collegata a tutto il ciclo lovecraftiano)
La Montagna degli Specchi n. 73 (stand-alone)
e poi dovrei andare a controllare quali sono i numeri che vanno a completare la storia di Hogan

Questo! O anche: il meglio delle serie storiche Bonelli.
E anche i numeri dal 100 al 110 di Zagor sono stupendi! Non li lasciate fuori dalle vostre classifiche

Alcune considerazioni: più che prendere singole storie, per alcune serie si può ragionare su cicli di storie. Per Zagor e Tex, per esempio, si parla a ragione di "periodi d'oro", ovvero di annate in cui la qualità media della collana era così alta che tutte le storie del periodo meritano la lettura. Il mio consiglio sarebbe quindi quello di provare a leggere le prime storie dei suddetti "periodi d'oro" e poi, se piacciono, di proseguire a oltranza.

Per Tex, si può parlare di "periodo d'oro" tra il numero 97 e il 182.

Per Zagor, tra il numero 85 e il 182 (ma limitatamente alle sole storie di Nolitta, che comunque sono la stragrande maggioranza).

Per Mister No, tra il numero 3 e il 161 (anche qui, dipende dall'autore: le storie di Missaglia, pur essendo quasi tutte dal discreto in su, sono evitabili, mentre quelle di Nolitta/Castelli/Sclavi/Mignacco vanno lette).

Per Martin Mystère il discorso è più complesso, perché fin da quasi subito sono apparsi autori "minori" (Prosperi e Pennacchioli, che pure non erano male), ma in compenso le storie di Castelli sono quasi tutte buone fino a dopo il 200; inoltre, le storie di Morales sono tra le cose migliori mandate in edicola dalla Bonelli negli ultimi vent'anni, quindi non bisogna lasciarsele sfuggire.

Poi ci sono anche quelle serie che vanno lette in toto, dal primo all'ultimo numero: Storia del West (caratterizzata da una continuity ben definita) e Ken Parker (idem, anche se la questione continuity è meno importante).

Boh per meil miglior albo Bonelli di sempre è Patagonia, texone di qualche anno fa. Perfetto. Maestoso. Commovente. Bonelli.

Dampyr: "I lupi mannari" (n° 27)
Mister No: "C'era una volta a New York" (Maxi n° 2)
Nathan Never: "Gli occhi di uno sconosciuto" (n° 9)

Come serie non vi sono dubbi... Ken Parker a partire dalle pubblicazioni di Ken Parker magazine fino al termine della saga...

cioè vuoi dire che la prima serie di 59 numeri non ti piace

a proposito, penso tu abbia visto la doppia puntata di fumettology su KP, trasmessa nelle domeniche scorse

NAPOLEONE anche se farei fatica a suggerire qualche numero in particolare. Forse forse "L'occhio di vetro", "il cavaliere senza nome", "storia di Allegra", "la profezia del merlo"....ah, per me tutti!

Di Napoleone, come di MV, si fa prima a dire quelle da non leggere.

Ma sono albi leggibili anche al di fuori della continuity o sono strettamente legati alla conoscenza del personaggio?

Prendi pure un numero qualsiasi a caso e goditelo. Ci sono ovviamente dei comprimari fissi e, a volte, rimandi ad albi precedenti (come in ogni Bonelli credo) ma resta una miniserie divenuta poi regolare e interrotta davvero troppo precocemente!
Direi però di focalizzarti magari sui primi 15/20 numeri giusto perchè, da un certo punto in poi, le trame si standardizzano un pò e non sorprendono più quanto prima. Si tratta comunque al 90% di buoni se non ottimi numeri tutti!


dannatamente vero. Aggiungo che pure le storie sceneggiate e disegnate dal solo Bacilieri non sfigurano affatto a fianco di quelle di Ambrosini, e che parco disegnatori!

numeri 3 4 5 di mister no sui cangaceiros

E anche 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13... Dei primi 160 numeri di Mister No, un terzo contengono storie-capolavoro.

Pensare che da ragazzo, quand'ero nelle superiori, lessi il primo numero di Napoleone e Storia di Allegra e li trovai noiosi, così non proseguii (mentre leggevo Dylan Dog, Tex, Martin Mystère - forse il mio preferito tra i Bonelli in quel periodo - e tanti Disney), solo qualche anno dopo ne comprai di nuovo un numero trovandolo sublime e continuai recuperando o cercando di farlo, i precedenti. Ancora oggi ce ne sono un due-tre che non ho mai letto. La continuity è blanda, riguarda gli scontri con il Cardinale o il passato di Napoleone. Gli albi meno originali sono comunque sopra la sufficienza e ci si affeziona a personaggi, atmosfere, situazioni, luoghi. Cosa che con Jan Dix, pure un buon fumetto che leggevo molto volentieri, non mi succedeva (anche per il minor carisma del protagonista probabilmente, ma non solo).

Per Dampyr consiglio la saga transilvana e quella napoletana.